Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Basilicata condivide la presa di posizione dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia che in una dichiarazione pubblica hanno stigmatizzato le norme dei Decreti attuativi della Legge delega sulla Riforma del processo civile che prevedono l’entrata in vigore dal Giugno 2023 del “ Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie”.
Nell’istituzione di tale nuovo Organismo giudiziario infatti non si è tenuto conto dell’ingente mole di risorse umane e materiali necessarie per la sua concreta attuazione con la conseguente ingestibilità dell’applicazione delle nuove norme processuali.
Inoltre la carenza di un adeguato sistema informatico e la perdurante assenza del processo telematico renderanno la riforma di difficile attuazione in un momento in cui la tutela del Minore richiede sempre più maggiore attenzione in particolare quando questi è inserito in famiglie fortemente disfunzionali e in ragione di ciò gravemente traumatizzato.
Infine nessuno studio di fattibilità è stato espletato per verificare le condizioni concrete di realizzazione dei buoni propositi della Riforma che rischia di non tenere conto delle singole situazioni degli Uffici giudiziari per la carenza soprattutto di Personale amministrativo che caratterizza il comparto Minorile.
Per queste ragioni si auspica una correzione in sede Parlamentare dei Decreti attuativi suddetti per garantire una efficiente applicazione della stessa Riforma.