Il fattore tempo è cruciale, se la soluzione non arriva subito il disastro non potrà essere evitato
La task force sanitaria regionale, che ha come obiettivo quello di trovare in tempi rapidi una soluzione all’emergenza sanitaria che al momento ha portato alla cancellazione di 440.000 prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale che sarebbero dovute essere erogate dalle strutture sanitarie accreditate, ha convocato per martedì 27 settembre una seduta a cui è stata invitata anche l’Unità di Crisi che, finalmente, verrà ascoltata e potrà contribuire, come diretta interessata, alla soluzione dell’emergenza.
Ricordiamo che l’Unità di Crisi è un comitato che raggruppa le strutture sanitarie accreditate che, a causa di una delibera scritta male dall’ufficio pianificazione sanitaria della Regione Basilicata, si sono trovate all’improvviso nell’impossibilità di continuare ad erogare le prestazioni a carico del SSN, con l’ineluttabile conseguenza di dover annullare oltre 440.000 prestazioni già prenotate dai cittadini, oltre a non essere più remunerate per le prestazioni già erogate. Ciò avrebbe comportato un vero disastro, facendo letteralmente esplodere le già lunghe liste di attesa e mettendo in pericolo oltre 350 posti di lavoro.
L’Unità di Crisi si era così costituita per denunciare tale provvedimento e per far conoscere cosa stesse per accadere anche all’opinione pubblica. Dopo due mesi di lotte, con a fianco cittadini, sindaci dei territori più colpiti e sindacati, culminate il 16 settembre con un vigoroso sit-in di fronte al palazzo del consiglio regionale, l’Unità di Crisi è riuscita ad avere un’audizione durante il consiglio straordinario riunito appositamente per discutere dell’emergenza e che, dopo aver ascoltato i portavoce della manifestazione, ha deliberato all’unanimità un provvedimento per impegnare la giunta a prendere di petto e risolvere il problema, con l’ausilio di un’apposita task force entro 10 giorni.
“Accogliamo con soddisfazione questa convocazione”- ci fa sapere Michele Cataldi, portavoce dell’Unità di Crisi – “Riteniamo che si stia proseguendo correttamente sul percorso stabilito e diamo atto all’assessore che sta rispettando gli impegni presi. Inoltre ringraziamo tutti i consiglieri e i membri della Task Force per il lavoro svolto” – “Tuttavia” – prosegue Cataldi – “Ci rendiamo conto che il tempo stringe sempre di più e che la soluzione non può e non deve arrivare quando è troppo tardi. È come se una persona fosse colpita da un infarto, la rapidità di intervento è cruciale per salvare una vita. Se non si intervenisse in tempo, se la persona arrivasse in ospedale troppo tardi, a poco servirebbero le cure”.