Tre giorni carichi di emozioni, proposte, dibattiti, riflessioni quelli vissuti in occasione del 2° Congresso Nazionale della Uil Scuola Rua tenutosi presso l’Hotel Marriot dal 21 al 23 settembre scorso a Roma. Oltre 700 delegati ed ospiti che hanno contribuito a ridisegnare la Uil scuola del presente e dei prossimi anni che, in continuità con le scelte sin qui portate avanti, si proietta verso un futuro pieno di problematiche ed incertezze ma anche di speranze e buoni propositi. “Il tema da noi scelto per questo Congresso è rispetto – dice il neo segretario Giuseppe D’Aprile confermato all’unanimità -. Rispetto non è una semplice parola, perché sarebbe molto riduttivo. E’ per me, invece, un importante principio di vita; è un valore su cui si dovrebbe basare qualsiasi relazione umana. E’ un sentimento di stima, di riguardo; è un modo di relazionarsi in cui si dà valore alle persone, al loro pensiero, alle loro azioni. Rispetto implica fare attenzione a tutto ciò che ci circonda sia esso umano o materiale; è l’opposto di indifferenza”.
E sul tema del Rispetto che si è concentrato l’intervento della Segretaria Provinciale della Uil Scuola Matera Angela Maria Andrisani. “Rispetto è infatti dare valore” dice la Segretaria Andrisani “ad ogni singola persona anche a chi è indietro, non necessariamente perché abbia un handicap, ma solo perché non ha una conoscenza, ha bisogno di capire. Io per esempio, ho bisogno di conoscere, di capire, è un mondo nuovo, a volte anche molto difficile, eclettico, differente, e per questo a volte chiedere, voler partecipare, volerci essere, non deve essere inteso come una invasione di tempo, ma deve essere intesa come una volontà di crescere, di capire di aiutare anche meglio gli altri. E’il desiderio, a volte, dell’individuo di essere avvolto dal sapere degli altri, di chi sa di più.Rispetto è anche dare valore ad ogni pensiero” prosegue la Segretaria “ anche un pensiero diverso dal nostro, e invece a volte pensarla in un modo diverso significa essere esclusi, essere un po’ emarginati , e non sempre da tutti si può pretendere la forza di difendere un pensiero diverso, di portarlo avanti. Rispetto è anche dare valore alle azioni, spesso ci si mette in battaglie che non rientrano nelle nostre corde però poi esplorando, studiando si acquisisce una nuova competenza, una competenza trasversale perché non pensavamo di volerla acquisire, perché era una parte che non ci interessava, che non ci competeva.”
Andrisani, poi, si sofferma anche sul rispetto della Cultura e dice che “non solo dobbiamo lavorarci, la dobbiamo ricostruire. In queste mia esperienza sindacale ho trovato un nuovo significato negativo della cultura, perché chi ha i soldi è più titolato e quindi se non ho i Cfu non riesco a iscrivermi nelle gps, se non ho la laurea magistrale completa non posso iscrivermi nelle gps, e quindi si crea il nuovo business. Adesso la Cultura è diventata un business è la nuova tangente per lavorare perché devo acquistare i titoli, se no non posso partecipo al concorso e si cercano i soldi per comprarsi la cultura”.
Andrisani, riprendendo un aspetto dell’intervento del Prof. Nuccio Ordine, prosegue “dobbiamo anche dare rispetto al Tempo, alla volontà di riflettere, di pensare e invece spesso siamo dei Timer, abbiamo 24 Ore per rispondere ad una convocazione, 24 ore per assumere servizio e 1000 km di distanza per poi arrivare e poi capire che la nomina è stato rettificata perché l’algoritmo ha sbagliato, abbiamo 48ore per fare ricorso, una settimana per presentare la domanda. Tutto ciò qualsiasi cosa stia accadendo nella nostra vita, qualsiasi cosa stiamo facendo, dobbiamo esserci, dobbiamo rispondere perché altrimenti siamo depennati, cioè siamo buttati fuori da un meccanismo che semmai ci consente di lavorare”.
“Per questo” conclude la Segretaria Andrisani “dobbiamo sì perseguire gli obiettivi, ma dobbiamo credere molto di più nel Rispetto. Solo così riusciremo ad essere bravi sindacalisti”.