L’annuncio era stato dato nelle scorse settimane: il P.O.D. di Venosa si sarebbe dotato presto di una seconda sala operatoria per gli interventi di cataratta contribuendo così a ridurre ulteriormente i tempi di attesa per tale prestazione. Il Direttore Generale f.f. dell’Asp Basilicata, Luigi D’Angola, “in linea con gli indirizzi regionali tesi ad una progressiva strutturazione ed al potenziamento dell’offerta prestazionale presso la struttura venosina” rende noto che da lunedì 26 settembre è attiva anche la seconda sala operatoria di oculistica, grazie all’integrazione dell’equipe infermieristica ed alla dotazione di un secondo “facoemulsificatore”. Si tratta di uno strumento utilizzato per effettuare gli interventi di cataratta che, attraverso ultrasuoni ad altissima frequenza e mediante una sonda, consente la frantumazione e l’aspirazione del cristallino. Grazie a tale strumentazione, l’intervento avviene con la massima sicurezza e permette al paziente di avere una celere ripresa funzionale oculare. Per D’Angola “era fondamentale aprire la seconda sala operatoria a Venosa per consentire di operare in contemporanea su due tavoli diversi e potenziare l’offerta prestazionale con conseguente ulteriore abbattimento dei tempi di attesa che, ad oggi, sono a 115 giorni per gli interventi di cataratta”. Obiettivo è quello di ridurre a breve i tempi di attesa scendendo al di sotto dei 60 giorni e- aggiunge il Direttore Asp- “di strutturare il polo oculistico di Venosa come riferimento elettivo della chirurgia ambulatoriale oculistica al fine di una più efficace azione di contenimento delle dinamiche di mobilità passiva. Inoltre, si tende a conseguire anche una più compiuta ed organica strutturazione dell’offerta di prestazioni presso il POD venosino tanto che il prossimo obiettivo è il ripristino anche delle attività di Radiologia”. A tal proposito c’è già l’annuncio della Asp per cui dal prossimo primo ottobre riprenderanno le attività
radiologiche per esterni che, nella fase iniziale, saranno articolate nei pomeriggi del mercoledì e del venerdì dalle 14.30 alle 19.30.
Particolare soddisfazione viene espressa dall’Assessore alla Salute della Regione Basilicata, Francesco Fanelli per il quale “va riconosciuto il merito del personale operante presso la struttura della città oraziana, grazie al quale è possibile procedere senza inerzie sulla strada della progressiva ripresa delle attività del POD in linea con gli impegni assunti dalla Regione quando, a causa dell’emergenza COVID, le stesse avevano subito una battuta d’arresto”.
Novità anche relativamente alla copertura delle zone carenti per la Medicina Generale: la Basilicata è tra le regioni che hanno fatto ricorso alla procedura “SISAC” per l’attribuzione delle zone carenti residue. Per assicurare la presenza del Medico di Base in ogni Comune afferente alle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, l’ASP di Potenza in qualità di soggetto delegato dalla Regione Basilicata, ha pubblicato lo scorso 23 settembre sul sito www.sisac.info.it l’elenco delle zone carenti residue di assistenza primaria della Regione. Così come specificato dal Direttore D’Angola, “con tale pubblicazione effettuata peraltro in tempi brevissimi rispetto all’ultimazione della procedura ordinaria di assegnazione, l’Azienda pone in essere un ulteriore tentativo per riuscire a fronteggiare l’attuale situazione di emergenza riguardante la difficoltà di reperimento di medici disposti ad assumere incarichi nella medicina di base”.