Il risultato del PD alle ultime elezioni politiche in Basilicata ha certificato la crisi del Partito Democratico anche nella nostra regionale. Solo un deputato eletto, Enzo Amendola, peraltro campano. In una nota ill segretario del PD Matera Luigi Gravela risponde alle dichiarazioni rilasciate dopo l’esito del voto dal segretario regionale Raffaele La Regina. Di seguito la nota integrale di Luigi Gravela e a seguire quella del segretario regionale Raffaele La Regina.
Caro Segretario Raffaele,
Ho aspettato alcune ore prima di fare una dichiarazione pubblica.
L’ho fatto perché grande è il rammarico per tutto quello che è accaduto nell’ultimo mese di campagna elettorale.
E’ inutile girarci intorno noi questa volta abbiamo perso!
Non si riparte dalle sconfitte, ma si impara dagli errori.
Naturalmente ci saranno modi, tempi e luoghi per riprendere la discussione “numeri alla mano”.
Ma il dato inequivocabile è che i risultati elettorali ci consegnano un quadro nazionale e regionale di grande difficoltà per il Partito Democratico che ci impongono una riflessione profonda anche e soprattutto in vista del congresso nazionale annunciato da Enrico Letta.
In tale difficile contesto, il Pd di Matera e la coalizione di centro sinistra riescono a resistere nonostante le discutibili scelte fatte in ordine alle candidature che hanno rappresentato un grande limite al PD materano.
Solo l’abilità di Enzo Amendola e la nostra capacità di mobilitazione hanno evitato il completo disastro.
Ammettere quindi con coraggio e serietà la sconfitta è l’unica chiave per ripartire.
Non avrei mai voluto lasciare solo ai social le mie esternazioni.
E’ questo il partito che vorrei, un partito che discute con umiltà e guardandosi negli occhi.
E partendo dai propri iscritti e dai simpatizzanti cerca di trovare una via comune per un “ragionamento collettivo”.
Tuttavia ho letto il tuo post che appare la conclusione di una discussione che non è avvenuta.
Da giovane segretario del circolo di Matera sono del parere che sia sbagliato generare conflitti tra giovani e veterani.
Vantarsi di aver “sradicato sistemi” dopo aver lavorato per la propria candidatura è quantomeno ipocrita.
Il rapporto tra conservazione e innovazione di un partito non può coincidere con una semplice battaglia generazionale.
Nel corso della campagna elettorale è stato evidente a tutti che il ritiro della tua candidatura ha innescato uno psicodramma che si è concretizzato nella ricerca di ipotetici nemici della tua stessa candidatura che, come dici tu, Enrico Letta ti ha concesso e lui stesso ti ha ritirato.
Non si può vivere con la testa rivolta al passato.
Il nostro partito ha bisogno della partecipazione di tutti per costruire quella alternativa che forse la gente si aspettava.
Mi dispiace, non avrei mai voluto esternare questo disagio sui social, ci saremmo aspettati una profonda autocritica che purtroppo non è arrivata.
È il momento di prendersi le responsabilità di scelte forti, chiare e sincere fatte alla luce del sole, collettivamente.
W IL PD!
Esito elezioni politiche 2022, intervento Raffaele La Regina (segretario PD Basilicata)
La destra ha vinto le elezioni e governerà il Paese. È un dato inequivocabile, come quello di una astensione altissima, che ci consegna l’amarezza di una sconfitta che dovremo analizzare per poter ripartire. Credo che ci sia la necessità di una reazione politica reale, specialmente da sinistra. Ma adesso è il momento della riflessione.
Quello che si può dire con nettezza, con buona pace di Bardi, è che la destra lucana è la più scarsa d’Italia con il 36% al Senato ed il 38% alla Camera. Fratelli d’Italia raggiunge il dato peggiore d’Italia alla Camera ed uno dei peggiori, il terzultimo, al Senato. È il segno evidente che la maggioranza dei lucani è altrove e che questa legge elettorale è la peggiore di sempre. Nella città di Potenza il PD è il secondo partito alle spalle del M5S, mettendosi alle spalle Fratelli d’Italia e la Lega Nord al tracollo, partiti che con Forza Italia governano la città capoluogo. Molte analisi si possono fare su altri comuni governati dalle destre: Melfi, Avigliano o Montescaglioso per citarne alcune.
Se la destra in Basilicata è così bassa un motivo ci sarà e forse più d’uno: dal ruolo che da qualche mese sta svolgendo il PD, al pessimo lavoro di Bardi fino ad un certo trasversalismo con il centrismo che attinge voti persino dalla destra per sopperire ad una oggettiva debolezza, molto evidente per chi conosce la storia, la geografia e la matematica della scuola lucana.
Il PD in Basilicata è stato in grado di resistere a forze centrifughe e centripete che ne hanno provato a minarne l’agibilità, l’azione e il successo. Basti pensare che rispetto al 2018 il PD ha subito diverse scissioni verso il centro e che ha svolto una campagna elettorale praticamente a costo zero. Una resistenza messa in atto per ben due volte in un solo mese prima con la Provincia di Potenza e poi nelle elezioni politiche. In Basilicata il PD ha saputo, per quanto attiene alle dinamiche del proprio territorio, costruire alleanze strategiche con uno sguardo lungo verso i prossimi impegni.
Rispetto alle politiche, l’elezione di Enzo Amendola rappresenta un grande successo di comunità e territorio. Enzo ha saputo entrare fin da subito nel cuore dei nostri militanti e dei problemi che affliggono questa regione. Una vera comunità di destino figlia di uno straordinario lavoro di squadra con tutte le forze alleate: Art1, PSI, Verdi, Più Europa, Impegno Civico e Volt.
Vito De Filippo ha svolto una campagna elettorale straordinaria, comune per comune, ed il rammarico e la delusione per la non elezione è forte. A Vito mi lega un affetto umano prima che politico ed il lavoro che ha svolto in questi anni, sono sicuro, diventerà patrimonio comune e verrà messo a disposizione di tutte e tutti per continuare a guardare lontano.
Bisogna davvero ringraziare il coordinatore di questa campagna elettorale Marco Zampino, Maria Teresa Prestera, Beatrice Difesca, Rocco Pergola, Ignazio Petrone i dirigenti tutti, i segretari e le segretarie di circolo, gli amministratori e le amministratrici, le militanti e i militanti, i tantissimi lucani che hanno creduto in noi.
Ora è il momento di rimettersi tranquillamente in cammino, forti di aver scardinato un sistema, di aver resistito e di aver ben seminato per raccogliere i frutti nel 2024″.