Giovanni Petruzzi. già Sindaco di Anzi, Presidente Associazione Culturale “L’Alternativa”, in una nota commenta l’esito disastroso per il PD alle ultime elezioni politiche. “Non basta cambiare il segretario, ci vuole un partito nuovo”.
Di seguito la nota integrale.
L’amalgama mal riuscito, né carne né pesce, è giunto al capolinea. È insufficiente l’ennesimo cambio di segretario, che consenta all’oligarchia che lo ha devastato di tirare a campare.
Occorre avviare una fase costituente aperta a tutte le persone di buona volontà che hanno una sensibilità democratica e progressista.
Ovviamente non bisogna disperdere il patrimonio umano e politico, che domenica scorsa ha messo la croce sul simbolo del Pd (il 19% degli italiani).
Al termine della fase costituente dovrà celebrarsi un congresso vero e partecipato con discussione dal basso, non il deleterio votificio delle primarie in cui spesso i passanti, i transumanti e i tifosi dell’Inter hanno deciso l’allenatore della Juventus.
Un congresso, preferibilmente, fondativo di un nuovo soggetto politico, che si caratterizzi per un’identità programmatica netta e limpidamente incentrata su un’agenda popolare, che fornisca risposte concrete alle aspettative ed ai bisogni dei cittadini, soprattutto di quelli che più soffrono situazioni di disagio e di crisi e che quotidianamente vedono peggiorare le proprie condizioni materiali di vita.
Un partito nuovo che rovesci la piramide e che renda davvero protagonista ciascuno/a singolo/a aderente, con la selezione dal basso della classe dirigente e con aspiranti rappresentanti istituzionali che si candidino nei territori dove vivono.
Se così sarà in Italia e in Basilicata, continuerò a fornire il mio umile contributo, altrimenti la mia quarantennale militanza a sinistra si ferma qui.