Un ricco Tavolo dei Pani, tante differenti forme dai Comuni lucani proposti come racconti identitari delle comunità e simbolo della ricchezza della diversità, ha accolto più di seimila visitatori nello spazio Basilicata a Terra Madre, l’importante manifestazione internazionale di Slow Food ospitata dal 22 al 26 settembre al Parco Dora di Torino. Tutti pani da lievito madre che hanno introdotto il tema portante “Lieviti e fermenti: forze di rigenerazione” sviluppato nell’incalzante susseguirsi di appuntamenti che hanno animato lo stand lucano.
È stata Slow Food Basilicata a curare il programma della partecipazione promossa dalla Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata presente con una delegazione ditrentadue aziende e cinque presidi Slow Food (caciocavallo podolico, fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola, oliva infornata di Ferrandina, pera signora della valle del Sinni, pezzente della montagna materana) insieme al Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture, ai Comuni di Potenza e Matera, all’Ente Parco Regionale del Vulture e all’Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura.
Lieviti e fermenti come forze di cambiamento e trasformazione per sviluppare il tema dell’edizione 2022 di Terra Madre “Rigenerazione”: così partendo dal lievito madre, scrigno di biodiversità primigenia, e dal pane da grani antichi, approfondimenti e laboratori del gusto sono stati dedicati alle produzioni lucane, dalle tipiche specialità casearie da fermenti naturali, scoprendo anche la bontà dei formaggi a caglio vegetale, frutto della ricerca del Progetto Innoprolatte presentato dall’Alsia Basilicata con il CREA di Bella, ai vini Aglianico del Vulture Doc del Consorzio di Tutela presente con 12 aziende con masterclass guidate da autori della Guida Slow Wine, al mondo delle birre artigianali.
Laboratori di degustazione hanno visto protagonisti i prodotti Presidio, gli oli, con un omaggio alla Dop del Vulture, sottolineando il concetto di qualità tra cultivar e caratteristiche organolettiche e il valore degli oliveti come risorsa per il turismo sostenibile, presentando l’esperienza della Comunità degli Oliveti Ritrovati del Materano, i salumi evidenziandone le sfumature del gusto e raccontandone la lunga storia che parte dalla Lucanica che ha nel nome la denominazione d’origine, i prodotti espressione di biodiversità, dai legumi alla melanzana rossa di Rotonda Dop, dal peperone di Senise Igp al tartufo.
Le eccellenti produzioni lucane sono state fatte conoscere e degustare a circa duemila attenti ospiti nelle interpretazioni dei Cuochi dell’Alleanza Slow Food di Basilicata Flavia De Marco, Savino Di Noia, Antonio Labriola, Salvatore Ruggiero, con ricette in equilibrio tra tradizione e creatività che hanno riscosso grande successo, non trascurando la cucina del recupero come moderna necessità finalizzata alla sostenibilità.
I sapori dei territori hanno introdotto alla conoscenza di una regione capace di sorprendere per la varietà dei paesaggi naturali ed antropici, dove bello e buono trovano armonica concordanza e si traducono in percorsi da vivere e assaporare. Territori da valorizzare con sempre maggiore incisività promuovendone la crescita nel rispetto dell’ambiente con iniziative quale quella del Parco Naturale Regionale del Vulture di registrazione del Marchio Collettivo del Parco dove l’area protetta diventa valore aggiunto alla qualità dei servizi e dei prodotti del territorio.
A testimoniare le forze di rigenerAzione presenti in Basilicata l’emozionante racconto dei protagonisti delle esperienze della Fattoria Burgentina, progetto di agricoltura sociale sostenibile che coinvolge persone diversamente abili e dell’Associazione NO CAP che promuove iniziative per contrastare il caporalato in agricoltura e favorire il rispetto dei diritti umani e sociali dei lavoratori insieme a quello dell’ambiente realizzando una filiera agricola etica.
Un programma articolato che ha trovato il suo momento centrale molto partecipato, alla presenza della Dott.ssa Piemontese, Dirigente Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, di rappresentanti istituzionali degli Enti presenti al Salone del Gusto e di Slow Food e di tanti visitatori, nella condivisione collettiva del Pane dell’Alleanza, preparato con l’unione dei lieviti conferiti dalla rete Slow Food delle Regioni d’Italia, e la sapienza dei panificatori Alessandro Alessandri genovese, Massimo Cifarelli materano e Raffaele Pozzi marchigiano.
Un pane simbolo di comunione e solidarietà, segno di pace e promessa di rigenerazione, donato a Papa Francesco, in occasione della visita pastorale a Matera, dalla Regione Basilicata insieme a Slow Food Basilicata in collaborazione con il Comune di Matera.
Un pane che Slow Food Basilicata ha voluto realizzare come rappresentazione di unione e impegno condiviso, frutto del saper fare degli uomini e custode dei desiderata delle comunità convergenti nella costruzione di progetti di rigenerazione dove il cibo sia buono, pulito e giusto per tutti. Il Pane dell’Alleanza come Pane Nostro, il pane di tutti che rinnova l’impegno di Slow Food perchè possa essere davvero per tutti.
Esprime soddisfazione Paride Leone, Presidente di Slow Food Basilicata: “Slow Food Italia ha definito Slow Food Basilicata l’esempio virtuoso del Salone del Gusto 2022. Un grande successo per la nostra associazione, messa a dura prova dall’organizzazione di 50 laboratori di divulgazione delle eccellenze lucane. Le esperienze acquisite nella gestione di grandi eventi ci pongono come il punto di riferimento nell’organizzazione delle attività legate all’enogastronomia. Abbiamo messo in campo buone azioni sinergiche con le istituzioni lucane dando vita a un nuovo modo di promuovere la nostra regione e i nostri prodotti.
Il Comitato Esecutivo Regionale di Slow Food Basilicata è un cantiere di idee e di coordinamento delle Condotte lucane, progettiamo eventi e divulghiamo la filosofia del Buono, Pulito e Giusto”.