Lascia alquanto esterrefatti la dichiarazione del Ministro Amato che introduce nel cosiddetto “pacchetto sicurezza”, in discussione oggi nella riunione del Consiglio dei Ministri, la questione relativa ai commercianti “chiamati” per legge ad occuparsi di pulizia e decoro urbano degli spazi pubblici antistanti il proprio esercizio commerciale.
I commercianti, se approvato il comma in discussione, devono provvedere a proprie spese e rischiano pure la chiusura dell’attività fino a cinque giorni in caso di inadempienza.
“Il Ministro Amato deve sapere – è il commento di Giovanni Schiuma, presidente provinciale della Confesercenti di Matera – che la stragrande maggioranza dei commercianti già si occupa della pulizia e del decoro dello spazio pubblico antistante il proprio esercizio commerciale; forse è per questo che egli intende istituzionalizzare la faccenda e poi punire gli inadempienti?
Non si deve comportare così un “buon padre di famiglia”, anzi deve premiare chi di sua sponte esegue cose che sono a vantaggio dell’intera collettività; o forse il Ministro Amato vuole con questa manovra celare le inefficienze dei servizi pubblici a ciò preposti?
E’ un vero peccato apprendere che il Governo dibatta su queste cose prendendosela con una categoria che oggi è al centro di tutta una serie di manovre fiscali ed economiche, senza estendere magari lo stesso concetto a tutti, condomini compresi.
Bene avrebbe fatto il Ministro a discutere della cosa con le associazioni di categoria chiedendo la disponibilità per una tale manovra in cambio, per esempio, di sgravi economici e fiscali quali la tassa sui rifiuti solidi urbani”.
Circa le proteste dei commercianti, che già giungono numerose, verrà interessata la Confesercenti nazionale che provvederà a formalizzarle all’Esecutivo nazionale.
Ott 12