Coalizione di Centrodestra vince le elezioni politiche 2022, l’analisi del voto del politologo Franco Vespe. Di seguito la nota integrale.
La coalizione di Destra-Centro che ha ampiamente vinto le elezioni sta già lavorando per definire la squadra di governo. Per la prima volta nella storia della Repubblica avremo una Presidente del Consiglio donna. Giorgia Meloni, dall’alto del 26% del suo FdI, ha saldamente in pugno la coalizione. Gli altri partners: Lega e Forza Italia, pur messi insieme, sono di 9 punti dietro FdI e ben poco avranno a pretendere. E’ stata una campagna elettorale davvero di basso livello in termini di contenuti e, soprattutto, condotta con un pessimo stile etico-comportamentale (ma questo è conseguenziale alla mancanza di contenuti). La pessima Rula JabraeI è riuscita a raggiungere il punto più basso della campagna di demonizzazione staliniana contro FdI, cercando di strumentalizzare vigliaccamente il caso del padre narcotrafficante di Giorgia. Un padre del quale la sua famiglia è stata vittima e con il quale la figlia non ha mai avuto e voluto avere a che fare. Una violenta campagna di denigrazione nel quale si è distinto Roberto Saviano e che ha scomodato niente poco di meno che il filosofo Henry Bernard Levy. Ma torniamo alle elezioni.
ll grande sconfitto è il PD che “inspiegabilmente”, si è fatto una serie impressionante di autogoal. Il primo autogoal è stato quello di rinunciare in partenza a scrivere un programma governo e condiviso, ma rendere palese il miserabile intento di mettere insieme un cartello elettorale con l’esclusivo obiettivo di non far stra-vincere il D-C. Letta & C hannoimpostato una becera campagna elettorale sulpassato remoto dei presunti antenati di FdI e su presunte alleanze sconvenienti con Orban e compagni. Ha imbarcato populisti di sinistra (Fratoianni)e populisti ambientalisti (Bonelli) con una intersezione dei programmi praticamente nullo. Anzi il primo non ha mai votato a favore del governo Draghi! La domanda sorge spontanea caro Letta: ma se hai deciso di costruire un campo largo solo elettorale e non programmatico per battere le “destre”, perché hai fatto lo “schifiltoso” con il M5S reo di aver fatto cadere Draghi? Tanto vale che imbarcavi anche il M5S nell’arca del campo largo ed avresti davvero corso il rischio di vincere le elezioni! Già il M5S. La cosa più avvilente, per quel che mi riguarda, è un Sud che ha tributato un consenso così ampio al M5S, nonostante l’assoluta palese incapacità ed inettitudine manifestata nel governare: al livello locale – basta vedere quello che (non) combinano qui a Matera quelli che sono stati eletti per governarla-, così come al livello nazionale.
Quello che emerge in modo inequivocabile è che il Sud, ancora una volta, ha votato e premiato chi l’ha “assistito” con miserabili mance. In questo caso mi riferisco al Reddito di Cittadinanza (RdC) che si è rivelato un miserabile provvedimento assistenzialistico. Per questo Sud non c’è alcuna possibilità di redenzione e riscatto caro Pino Aprile! Cinque anni fa stra-vinse perché promise il RdC, oggi ha vinto perché lo ha concesso. Devo dire che Giuseppi (l’eroe dei due poli!) con il suo equilibrio e i toni soffusi e sussurrati adottati, ha saputo fare una gran bella campagna elettorale. Caso a parte merita il IV polo di Azione-IV retto dal gatto (Calenda) e la volpe (Renzi). Con un gruppo di valenti promettenti professionisti ed imprenditori avevamo creato una bella realtà qui a Matera di Azione. Riconciliati con la politica perché Azione finalmente parlava di iniettare finalmente in politica merito e competenza.Stava rinfrescando il fascino della politica da intendersi come arte della complessità. Macchè! Questa visione ha manifestato i primi scricchiolii con il trònfio avvallo da parte del testosteronicogatto “ingravidadorprecox”,dell’entrata in Azionedella Carfagna e la Gelmini. Ma se queste sono vissute politicamente fino ad ora della luce riflessa di Berlusconi, che cosa avrebbero potuto mai dare di valore aggiunto ad Azione? Ma questo è niente! Qui in Basilicata fra Ferragosto ed il 21 Agosto accade lo psicodramma. L’ineffabilecolpevole ma non “perseguibile”Pittella -il boia della sanità materana-,scartato da Letta, con l’usuale prepotenza che lo contraddistingue, bussacon i calci alla porta di Azione per essere candidatoadappena solo due giorni dopo il rifiuto del PD. Eravamo stati rassicurati che Azione non avrebbe mai potuto imbarcare un personaggio simile. Esponente di una dinastia politicache ha fondato le sue fortune sull’asservimento clientelare dei suoi “sudditi”. Manco a dirlo! Azione lo arruolaall’ultimo minuto come candidato al Senato nel plurinominale! La candidatura all’uninominale destinata al gruppo di Matera sarebbe stata davvero utile per far conoscere la freschezza del messaggio azionista (popolare, liberal-socialista). Candidatura rifiutata perchè una campagna elettorale all’ombra del Lauriota non sarebbe stata affatto credibile. L’asservimento clientelare è il cancro che non fa sviluppare il Sud. E’ l’altra faccia della medaglia del RdC targato M5S. In altri luoghi questo asservimento degenera in malavita organizzata. Esso svuota i nostri giovani di autostima ed autodeterminazione e condanna i nostri territori alla perenne scarsità. Con questa scelta il “Gatto” ha tradito invece il poco interesse che ha per il Sud. Abbiamo capito che non vuole liberarlo ma abbandonarlo nelle mani del “caporalato” politico di cui i Pittella sono straordinari interpreti.Il Gatto, aldilà dell’analisi trionfalistica che ha fatto del voto, checché ne dica, ha clamorosamente fallito l’obiettivo di raggiungere un consenso elettorale a due cifre con il quale avrebbe potuto imporre il Draghi bis. Fra l’altro, altro che Draghi!Sciorinando a più riprese il suo curriculum, ha malcelato la sfrenata ambizione di correre per se stesso, ubriaco com’è del suo sconfinato narcisismo. Poi chi scrive si è andato a leggere questo suo “fantasmagorico” curriculum. Il profilo che emerge è quello di uno scavezzacollo, figlio di papà, rimesso in carreggiata dalla sua potente famiglia, con un curriculum di studi assolutamente anonimo e con attività professionali non molto diverse da quello di un venditore di enciclopedie. Insomma l’ennesima delusione!Bisogna rimandare ancora una volta la data della ricostituzione di un nuovo partito popolare che si collochi fra Destra e Sinistra!
Oggi il vero punto cruciale della questione è: ma che cosa votiamo a fare se poi le scelte di politica economica vengono dettate dai mercati, dalla UE che ci dice chiaramente in quale “binario” dobbiamo viaggiare e questo a tutti i soggetti politici, chiunque vinca le elezioni; è evidente come oggi la destra che ha vinto, ma anche se avesse vinto la sinistra la sostanza non cambiava, deve comunque allinearsi ai diktat che impone la UE e mettere da parte idee che non possono avere sbocchi se non andando allo scontro frontale con la UE stessa.
Quasi otto mesi di guerra con sanzioni alla Russia ed invio di armi all’Ucraina e ci mettiamo dentro anche la speculazione di quegli stati canaglia europei che ben sappiamo, stanno mettendo in ginocchio la nostra economia e tutta la popolazione a causa del costo da strozzini delle bollette.
La UE procede ormai a testa bassa con le sanzioni alla Russia ed invio di armi all’Ucraina, noi volenti o nolenti ci dobbiamo allineare, ma non so fino a che punto, perchè qui da noi le cose si stanno mettendo molto male, aziende piccole, medie e grandi che chiudono, tirando ancora un po’ la corda si finirà con uno scontro sociale incontrollabile e di sicuro la gente non si rivolterà contro la Russia, l’Ucraina o la UE ma contro la nostra classe politica, che ancora non si accorge della tragedia economica in cui siamo finiti.
Siamo prigionieri da piu’ di 20 anni di una UE che rende vana ogni campagna elettorale, chiunque vinca deve poi mettere da parte qualsiasi idea che contrasta con quella della UE e farsi imporre la le linee di politica economica, ma allora che cosa votiamo a fare?
Non è piu’ il tempo delle diatribe destra/sinistra, bisogna fare la voce grossa contro una UE che ci sta lentamente strozzando, le sanzioni stanno distruggendo la nostra economia, tra non molto le proteste dilagheranno.
In compenso Renzi e Calenda la hanno reclutato nelle segreteria nazionale.