Tecnologie spaziali, a Matera seminario internazionale.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i principali risultati della Rete di cooperazione interregionale Nereus e si è tenuto un dibattito sullo sviluppo e sulle politiche regionali del settore.
“La Regione Basilicata intende continuare ad investire nello sviluppo delle applicazioni spaziali. L’evento internazionale di oggi a Matera è la testimonianza che la nostra regione è ormai al centro di un dibattito di alto livello, nel quale responsabili politici e tecnici delle istituzioni, delle Regioni europee, operatori, fornitori e possibili utilizzatori si confrontano sul futuro delle applicazioni spaziali”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella chiudendo a Matera un workshop sulle politiche regionali nel settore delle tecnologie spaziali. L’evento è stato organizzato dalla Regione Basilicata, in collaborazione con Nereus la Rete delle Regioni Europee Utilizzatrici di Tecnologie Spaziali, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università degli Studi della Basilicata, il Consorzio TeRn e Sviluppo Basilicata. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati del progetto Doris_net sviluppato nell’ambito della Rete Nereus con l’obiettivo di accrescere la conoscenza del sistema di monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza Gmes. L’iniziativa è attuata congiuntamente dall’ Unione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea. Prevede l’implementazione di servizi informativi fra le Regioni Europee e le autorità locali per l’uso dei prodotti di telerilevamento basati sull’analisi di dati relativi all’osservazione della terra forniti da satelliti e da reti di monitoraggio. L’iniziativa risponde, tra l’altro, all’esigenza di garantire tempestivamente a autorità e agenzie nazionali, regionali e locali, organizzazioni ambientali e di protezione civile, l’accesso alle informazioni ambientali su scala mondiale, regionale e locale. Gmes intende abbinare le esigenze della società di essere informata su ambiente e sicurezza con le avanzate capacità tecniche e operative offerte dai sistemi di osservazione terrestri e da satellite. “La Regione Basilicata – ha aggiunto Pittella – ha partecipato con convinzione alla fondazione della Rete Nereus perché le applicazioni satellitari possono portare sicuri benefici per tutti. Sviluppare questo settore significa anche facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2020 e finalizzati a rilanciare un’economia intelligente, sostenibile e solidale, offrendo al contempo elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Sviluppo regionale, ricerca ed innovazione tecnologica, impresa, protezione civile, agricoltura, turismo, trasporti, ambiente, sanità, pianificazione territoriale, istruzione e formazione – ha osservato infine Pittella – potranno beneficiare sempre più di queste applicazioni”.
Braia (Consigliere regionale PD): Dallo spazio ancora opportunità per la Basilicata
All’impegno finanziario dimostrato dalla Regione Basilicata deve corrispondere un adeguato impegno chiaro e concreto di ASI ed E-Geos sul territorio.
L’occasione offerta dall’incontro organizzato da Sviluppo Basilicata nell’ambito del progetto “Doris_Net” è stata una importante occasione per comprendere le grandi potenzialità che la rete costituita a Bruxelles denominata NEREUS ha per lo sviluppo, nella nostra Regione, del settore delle tecnologie Spaziali e dei servizi ad esso connessi.
NEREUS infatti, costituita da 25 regioni appartenenti a 9 diverse nazioni europee, raccoglie le più spiccate sensibilità in questo settore esistenti in Europa e la Basilicata insieme ad Abruzzo, Lombardia e Molise e prossimamente anche Lazio rappresenta la nutrita e competente pattuglia Italiana .
L’ultima scommessa vinta dal “Sistema Spazio Basilicata” costituito da attori pubblici e privati riuniti nel consorzio TERN unitamente alla Regione stessa, che ha investito quasi 10 Meuro, è stata l’approvazione del progetto “SMART Basilicata “ per oltre 18 Meuro la cui ufficializzazione è arrivata solo qualche giorno fa e che consentirà la realizzazione di un sistema infrastrutturale in grado di digitalizzare e rendere fruibile da remoto una serie notevole di informazioni e servizi in grado di proiettare direttamente la Basilicata nel futuro.
Il Bando “Smart City” così come il Bando in corso sui “Distretti” sono la scommessa che il Ministero della Ricerca sta facendo per stravolgere le abitudini di un sistema industriale italiano che sino ad oggi non è stato in grado di far ritornare in Italia il 14 % del Budget Europeo sulla ricerca che l’Italia annualmente versa alla comunità europea ( del quale oggi ritorna solo 8%).
Superare le grandi criticità del sistema imprenditoriale nazionale e locale come individualismo e mancanza di coordinamento nazionale dei progetti, sono gli obiettivi raggiungibili attraverso le modalità di accesso ai bandi sopra citati, che faranno da palestra verso gli obiettivi di Horizon 2020, il nuovo programma europeo 2014-2020 che avrà una dotazione finanziaria di 80 Miliardi di Euro, per intercettare i quali necessita una grande capacita di fare sistema che varchi i confini regionali e nazionali.
In Basilicata esiste tutto, un sistema delle PMI che ha dimostrato di stare insieme in un consorzio come Createc , un sistema della ricerca che si integra con il sistema delle imprese come dimostra la crescita del consorzio TERN, la massima istituzione regionale che investe milioni di Euro da anni per sviluppare il sistema delle rilevazioni spaziali e che ha consentito la realizzazione di uno dei centri più importanti a livello mondiali come quello che ha sede a Matera dell’Agenzia Spaziale che con la missione Cosmo Sky Med ha assunto centralità internazionali e una grande impresa come E_Geos che nel settore è il più grande player italiano .
In questi giorni però la notizia sulla mancata presentazione di un piano industriale che metta in serenità le circa 80 unità lavorative impegnate e le imprese che ad essa sono connesse e che con essa operano, sono un segnale preoccupante che non lascia nessuno indifferente soprattutto la politica che tiene allo sviluppo della nostra comunità e che in questo segmento ha investito molto.
La scommessa di una Basilicata proiettata nel settore delle tecnologie spaziali non può essere vinta se tutti gli attori interessati e presenti sul territorio non faranno con lealtà tutta la propria parte.
Luca Braia, Consigliere regionale PD