Peppino Molinari, già parlamentare della DC lucana, in una nota ricorda Dino Calciano, esponente politico della Democrazia Cristiana di Pisticci ad un anno dalla sua scomparsa.
Un anno fa ci lasciava Dino Calciano.
Dino è stato un punto di riferimento politico e non solo a Pisticci e in tutto il metapontino. Ma non nell’accezione con cui istintivamente saremmo portati a considerarlo con gli occhi del tempo di oggi. No, Dino era figlio di un tempo in cui la prepolitica incideva sulla e nella società e in cui la politica formava le coscienze anche con l’impegno quotidiano in realtà associative. Impegnato nell’ cattolica locale e provinciale credeva molto nei giovani. Fondò il centro studi Gymnasium, ad esempio, e insieme al professor Mario D’Alessandro e al Dott. Autera e a tanti altri è stato fucina di idee e confronto sociale con la sua comunità proprio partendo dalla considerazione che Dino aveva dell’impegno civico. Una realtà che nel deserto di oggi fa rimpiangere i tempi andati. La povertà, infatti, non è solo quella materiale, c’è una povertà culturale che si rispecchia purtroppo anche nella politica. Da appassionato di calcio aveva contribuito a realizzare una importante realtà sportiva come la Polisportiva Cristo Re con Don Leonardo Selvaggi e altri amici. Militante democristiano della sinistra di base intuì prima di altri la necessità del cambiamento e del rinnovamento della DC. Era un visionario. Nel 1990 a Pisticci ancora si ricorda quando realizzò un importantissimo convegno sul futuro della DC pre tangentopoli con l’allora sindaco della primavera palermitana Leoluca Orlando. Un convegno partecipatissimo che portò tanto entusiasmo. Consigliere e assessore comunale in diverse giunte democristiane da Polidori, a Giovanni D’Onofrio, a Rocco Grieco, consigliere e assessore provinciale, non rinunciava mai ad offrire il suo punto di vista, spesso critico andando anche in conflitto con esponenti del suo stesso partito . Allora il consiglio comunale di Pisticci era definito una sorta di “parlamentino” per la qualità dei suoi rappresentanti. Paradossalmente pur essendo un proporzionalista convinto in fondo fu un antesignano del bipolarismo e nel 1995 non esitò un secondo a schierarsi con Gerardo Bianco e con me nella costruzione del Ppi in Basilicata e dell’alleanza di centrosinistra. Con la lista della “bilancia” si rese protagonista di una esperienza civica importante grazie alla quale molti giovani di allora si avvicinarono alla politica, come ad esempio Salvatore Russillo. Contribuì in maniera determinante alla vittoria di Pasquale Bellitti a sindaco di Pisticci e fu protagonista con Rosy Bindi di un bellissimo comizio a Pisticci centro. Ma proprio per la sua passione civica e per i suoi valori con il tempo crebbe in lui la delusione per questo centrosinistra lucano così distante da quello che immaginava lui schierandosi in una posizione di centro ma comunque mai a destra. Aveva capacità di sintesi e soprattutto era una persona perbene, un galantuomo.
Peppino Molinari
Nelle foto Dino Calciano con Tina Anselmi, Leoluca Orlando ed Angelo Sanza