“Sfruttiamo ciò che il covid ci ha insegnato: l’utilizzo di nuove tecnologie per incontri da remoto, metodologie poco sperimentate precedentemente, al fine di comunicare in maniera smart, un modo per sentirci meno lontani. L’emergenza sanitaria ha determinato una crisi di spazi e di incontri, penalizzando più l’essere che il fare e questo, in particolare, per il mondo dell’associazionismo si è tradotto in uno stop di incontri dal vivo, mettendo in discussione il senso di community”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata e presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Carmine Cicala, al termine dell’ultima sessione di lavori dal tema “Le Associazioni lucane nell’era del covid” svoltasi questa mattina presso i locali della Fondazione Giovanni Paolo II di Viggiano.
“E’ stata una tre giorni interessantissima, preziosi i contributi che sono giunti da tutti voi. Una riunione, questa della Crlm– ha precisato Cicala -, proseguita nel solco di quando tracciato nel novembre 2019 prima dell’inizio dell’epidemia. Informazione, comunicazione, università, giovani, rafforzamento della rete sono tutte tematiche che avevamo iniziato ad affrontare e che sono tutt’ora priorità sulle quali continueremo a lavorare con impegno. Il tema del protagonismo dei giovani, ad esempio, ci vede tutti d’accordoe dobbiamo cercare in maniera sinergica di aiutarli nel percorso di inserimento nelle diverse realtà associative. Mi piace pensare ai giovani come a coloro che aiutano, coloro che portano un sostegno e che determinano cambiamenti nella società. Un ruolo prezioso da tener presente in una possibile rimodulazione della legge regionale dedicata ai Lucani nel mondo. Cerco di essere il buon padre di famiglia che ascolta tutti e cerca di trovare delle soluzioni accogliendo e avendo cura delle diverse sensibilità”.
Il covid, è stato evidenziato durante i lavori, ci ha catapultati in un tempo sospeso facendo nascere la necessità di una nuova normalità. Tanti i dubbi e le incertezze per il mondo dell’associazionismo: Cosa fare? Con quali risorse? Attraverso quali strumenti e modalità operare per superare le criticità emerse con la pandemia che ha imposto un rallentamento, e in molti casi un blocco, alle iniziative basate prevalentemente sulla relazione in presenza. E poi ancora come le Associazioni hanno fronteggiato una serie di sfide per tentare di ripristinare momenti di socialità, e come sono riuscite a lavorare nell’importante ruolo di ambasciatori della Basilicata”. A questi quesiti sono stati chiamati a rispondere i rappresentanti delle Associazioni dei Lucani nel mondo (Joseph Rinaldi, Presidente Federazione lucana d’America, Donato Vena, presidente dell’Associazione “La Tarantella” di Reggio Emilia,Donato Spezzacatena, rappresentante della Federazione dei Lucani diLussemburgo, Giuseppe Ticchio, presidente della Federazione Lucani inSvizzera,Angelina Coronato e Scolina BrancatodellaFederazione lucana dell’Uruguay, Domenico Guglielmi, presidente dell’Associazione culturale “Amici della Lucania” di Chieri (To),Antonio Pucillo, presidente della Federazione delle Associazioni lucane in Venezuela, Paola Lisanti, presidente dellaAssociazione dei Lucani a Trieste, Domenico Melillo, presidente delle Associazioni dei Lucani di Panama, Filippo Martino, presidente Circolo culturale “Giustino Fortunato” Lucani a Roma, Antonio Friggione, presidente della Federazione dei Lucani in Belgio,Michele Pacella, presidente Associazione Lucania Western Australia, Anna Rosaria Picardi, Presidente Federazione Lucani in Germania, Donato Caivano, presidente Federazione delle Associazioni dei Lucani del Canada, Tommaso Ruggieri, presidente Federazione Lucani in Lombardia, Francesco Donadio, presidente Associazione dei Lucani in Umbria, LuigiAbate, presidente Associazione dei lucani FriedrichshafenGermania), Donato Puntillo, rappresentante Federazione Lucani in Svizzera, Mauro De Salvo, presidente Associazione dei Lucani a Genova, Isabel Licia Zito, presidente Federazione dei Lucani in Colombia, Rocco Sabia, presidente Federazione Circoli e Associazioni lucane del Piemonte. Da parte di tutti loro tante le proposte, una tra tutte l’esigenza di creare una piattaforma online che diventi la casa dei lucani dove colloquiare in maniera agevole e veloce. Sono, poi, intervenuti otto rappresentanti del Forum dei giovani, Antonella Ines Cuevas Petrillo dal Cile, Clarissa Fasanella dall’Australia, Stefania Iannuzzi Fierro dal Cile, Melissa Iturbe e Renzo Martinello dal Canada, Alessandro Gabriel Tosi dall’Argentina, Giuliano Gomes della Rovere dal Brasile, Maria Eugenia Serrano dall’Argentinache hanno chiesto un loro maggiore coinvolgimento e dei percorsi formativi a loro dedicati.
In apertura di seduta hanno portato i saluti don Paolo D’Ambrosio,Rettore del Santuario Regionale della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, Amedeo Cicala, Sindaco del Comune di Viggiano, Domenico Tripaldi, direttore generale del Consiglio regionale della Basilicata,Rocco Pappalardo, designato dalla Provincia di Potenza nella Crlm e Alfonso Vespe, sindaco di Accettura. Al termine dei lavori, moderati dalla giornalista Nicoletta Altomonte, i rappresentanti delle Associazioni dei Lucani nel mondo hanno visitato il trecentesco Santuario della Madonna Nera del Sacro Monte di Viggiano, meta di pellegrinaggio per tutti i fedeli cristiani che vi giungono per venerare la Vergine Nera, incoronata “Patrona e Regina della Lucania” prima da papa Leone XIII (1892) e poi da Papa Giovanni Paolo II (1991).
I tratti di Alda Merini attraverso la mostra “Atto d’amore” a Viggiano, la visita della Commissione regionale lucani nel mondo in Basilicata
I lucani nel mondo hanno visitato l’esposizione presso “Piazza Coperta”. In sala non solo opere tangibili di artisti contemporanei ma anche testimonianze scritte di chi l’ha avvicinata.
Le porte di “Piazza Coperta” di Viggiano, luogo dell’esposizione della mostra “Atto d’amore”, omaggio ad Alda Merini e a tutte le donne, a cura di Giuliano Grittini, si sono aperte, nel pomeriggio di oggi, per accogliere i rappresentanti della Commissione regionale lucani nel mondo in Basilicata per la riunione annuale dell’organismo. Un percorso emozionante ed emozionale, come lo ha definito Grittini, instancabile produttore di immagini, per 20 anni fotografo ufficiale della Merini oltre che amico personale e curatore della mostra, attraverso il quale continuare ad ammirare lo spirito creativo di una delle artiste più prolifiche della poesia contemporanea.
La mostra, inaugurata il 12 agosto scorso e che resterà aperta fino al 31 dicembre 2022, si inserisce in una serie di iniziative che il Comune di Viggiano ha dedicato alle donne e alla sensibilizzazione riguardo alle pari opportunità.
Grittini ha voluto per questa artista che ha influenzato a trecentosessanta gradi il mondo dell’arte una mostra che potesse svelarne la sua essenza, che potesse raccontare l’intensità, l’onestà e il valore delle sue parole, che potesse evidenziareche donna fosse nel suo ruolo di madre, politica, santa, intellettuale. “ATTO D’AMORE” si propone agli occhi dei visitatori quale indovinato connubio di fotografia e pittura, una metodica cara a Grittini. Ed ecco riuniti una serie di ritratti della Merini elaborati da talentuosi artisti, quelli luminosi di Marco Lodola, il dipinto di Giampaolo Talani ed Enzo di Maio, di Patrizia Comand e Daniela Benedetti, Linda Grittini e Domenico Monteforte. Ritratti che immortalano lo spirito, i sentimenti, le sofferenze della Merini. Le sequenze fotografiche messe in piedi da Giuliano Grittini ci consegnano attimi del quotidiano, frangenti di una vita o di tante vite vissute.
Grittini, carico della responsabilità affidatagli dalla figlia di Alda Merini: “Caro Giuliano rendi la mia mamma eterna, tu puoi farlo” (Barbara Carniti), ha attinto da diversi linguaggi artistici così da rendere omaggio in maniera completa alla poetessa. Nel percorso 2 stanze emozionali di cui una con proiezioni di immagini dei Navigli di Milano, degli ospedali psichiatrici in cui è stata ricoverata Alda Merini e l’altra con la proiezione del film riguardante un’intervista della Merini sulla sua vita, con la regia e la sceneggiatura di Cosimo Damiano D’Amato, in collaborazione con Giuliano Grittini. Alle parole di chi l’ha avvicinata e seguita il compito di raccontarla. In esposizione diverse testimonianze, da Vincenzo Mollica a Elio Fiorucci, da Lucio Dalla a Maurizio Costanzo, da Milva a Valentina Cortese, da Claudio Baglioni a Carla Fracci e a Simone Cristicchi. Testimonianze che ci consegnano la statura di questa poetessa: “La poesia le usciva dagli occhi” (Claudio Baglioni), “Quando scriveva o parlava…era un angelo!” (Lucio Dalla).In sala sono presenti opere su Marilyn Monroe per mettere in evidenza il forte connubio tra la sua vita e quella della Merini.