Il coordinamento provinciale di Potenza dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI Basilicata) si è riunito nella giornata di lunedì 9 novembre a Potenza per valutare la situazione del settore agricolo lucano.
Al termine della riunione, il coordinatore dell’Uci, Claudio Cufino ed il dirigente della Copagri, Nicola Manfredelli, che ha partecipato all’incontro, hanno espresso grande preoccupazione per lo stato in cui versa il comparto primario regionale, alle prese con problemi strutturali e di mercato che richiedono non solo provvedimenti urgenti per fronteggiare l’emergenza ma anche un più complessivo sistema di azioni strategiche integrate, necessarie per il rilancio del settore.
Secondo l’organizzazione, la dichiarazione dello stato di crisi è un atto dovuto, di cui va dato merito all’Assessore Vincenzo Viti, ma sarebbe un grave errore pensare che con tale iniziativa si possano risolvere i problemi che gravano sul comparto.
Qualsiasi tipo di soluzione-tampone rischia, infatti, di essere vanificata se non risulta collocata strategicamente nelle politiche complessive di sviluppo della regione e se non è finalizzata a riequilibrare gli interventi a sostegno dell’agricoltura e degli altri settori.
Nel corso di questi anni, se si guarda alle linee programmatiche e operative regionali come, ad esempio, gli accordi per l’acqua ed il petrolio, le tematiche agricole sono state abbondantemente trascurate dal governo regionale che non è stato in grado di dare corso ad una politica basata sulla qualità legata al territorio, sulla programmazione dal basso, sull’integrazione tra agricoltura, industria e servizi.
In questo quadro va collocata la risoluzione dei problemi che gravano sull’agricoltura lucana, a partire da un apparato agroindustriale pressochè distrutto e smantellato a causa delle scelte politiche sbagliate del passato, per finire ai tanti Enti istituiti nel corso di questi anni, che anziché essere di aiuto hanno finito per appesantire il costo e la burocrazia che gravano sulle imprese agricole.
La valorizzazione della qualità e della tipicità dei prodotti agricoli lucani deve costituire, pertanto, uno dei principali aspetti di una coerente ed attenta politica regionale capace di cogliere le opportunità derivanti dalla visione polifunzionale dell’agricoltura, di un settore, cioè, che interagisce con una molteplicità di filiere produttive: da quelle alimentari a quelle turistiche, energetiche, ambientali.
La Regione Basilicata è ancora troppo sbilanciata verso altri settori, come testimoniano i recenti provvedimenti indirizzati verso i grandi investimenti per la reindustrializzazione o per il finanziamento agli enti ed alle amministrazioni pubbliche, di progetti a scarsa valenza produttiva.
L’agricoltura deve recuperare appieno il ruolo che le compete e per tali motivi, hanno affermato Manfredelli e Cufino, nell’ambito della mobilitazione dell’agricoltura dichiarata dalla Copagri, di cui l’Uci fa parte, ci adoperereremo a tutti i livelli e con ogni iniziativa per sollecitare le istituzioni pubbliche ad avere maggiore attenzione verso un settore che a tutti gli effetti deve tornare ad essere considerato protagonista delle scelte di crescita e di sviluppo economico della regione.