Riportiamo di seguito il documento presentato dalla maggioranza dei componenti della direzione dl PD Basilicata che si è riunita nel pomeriggio con cui si chiede la convocazione dell’assemblea regionale del Partito Democratico per discutere e approvare la mozione di sfiducia al segretario regionale Raffaele La Regina. Di seguito la nota integrale.
Il recente congresso regionale e l’elezione del Segretario La Regina avrebbero dovuto aprire una fase nuova di rilancio del PD per disegnare una nuova identità territoriale e per affrontare i passaggi difficili di questa stagione politica in modo coraggioso e il più possibile unitario.
Con tale premessa, l’esito delle elezioni politiche e la sconfitta, che seguono nella nostra regione alla débacle amministrativa nel comune di Policoro dove non si è presentata la lista, ci impongono una riflessione politica seria, profonda e senza infingimenti, possibilmente evitando crisi esistenziali dettate dall’emotività del momento e con la reale intenzione di ricostruire il PD lucano, slegando il percorso di ricostruzione regionale da quello nazionale ed evitando di normalizzare le sconfitte usando strumentalmente l’unanimità delle scelte compiute in direzione regionale.
Ancor peggio sarebbe provare maldestramente ad allontanare una discussione sui propri errori, facendo prevalere l’idea che abbiamo tenuto elettoralmente rispetto alle precedenti consultazioni: non è rispettosa di come un partito deve stare insieme ed è offensiva nei confronti di una comunità che ha fatto la campagna elettorale con serietà.
Riteniamo che il segretario La Regina abbia una responsabilità che va oltre l’esito del voto e che riguarda il fatto di avere nascosto al partito regionale, fino all’ultimo minuto, la sua candidatura umiliando così l’intero gruppo dirigente che gli aveva affidato un mandato preciso.
Il segretario ha consapevolmente deciso di subire le scelte sbagliate del partito nazionale che ha approvato le liste disattendendo i criteri che lo stesso aveva definito nel Regolamento per le candidature; non abbiamo registrato alcuna sua dichiarazione la sera della composizione delle liste, né alcuna difesa della mancata rappresentanza di genere di cui pur si era fatto garante e, infine, cosa ancor più grave, ha sacrificato l’unità del partito per non compromettere il suo posto in lista. Non si deve inoltre dimenticare il preciso mandato di tornare in direzione in caso di modifiche alla rosa dei nomi approvata nella direzione regionale di fine luglio, mandato disatteso colpevolmente dal segretario.
La sua successiva e dolorosa rinuncia alla candidatura avrebbe potuto compensare la rappresentanza di genere consentendo al PD lucano di contraddistinguersi rispetto all’intero Mezzogiorno, in cui nessuna donna è stata indicata capolista, o avrebbe potuto restituire dignità all’intero gruppo dirigente lucano indicando un nome della nostra regione e consentendogli di fare una scelta di maggiore condivisione nel rispetto della rosa dei nomi votata -senza nessuna contrarietà – dalla Direzione Regionale.
Dopo la rinuncia alla sua candidatura, inoltre, abbiamo dovuto assistere ad un Segretario Regionale che ha lasciato le chiavi del partito, abbandonando non solo la sede dello stesso ma i compagni e gli amici che sono stati costretti ai salti mortali per comporre e chiudere la lista del partito, scongiurando l’imminente e pericolosissimo rischio di non presentarla affatto. L’intera gestione della campagna elettorale e i risultati non omogenei sul territorio ci consegnano un dato che merita un’ulteriore riflessione e che dimostra quanto sia importante saper valorizzare il radicamento e la credibilità dei nostri tanti dirigenti e amministratori.
Ed è per questo che, peraltro, appare risibile e velleitario da parte del Segretario Regionale il voler attribuire a una sua esclusiva scelta il merito dell’elezione del Presidente della Provincia, tanto quanto appare scomposto e politicamente sgrammaticato la scelta di un interlocutore da parte di alcune forze politiche che hanno beneficiato proprio del radicamento del partito lucano in un’alleanza in fieri e su cui l’intero gruppo dirigente ha investito.
Con tali premesse, evidenziando la nostra strenua volontà di non interrompere un processo di rigenerazione del nostro partito e consapevoli che al PD lucano serva una guida lungimirante e adeguata alla nuova fase che si apre, chiediamo alla Presidente la convocazione ad horas dell’Assemblea Regionale per la mozione di sfiducia al Segretario Regionale.
I componenti della Direzione Regionale del PD
Altobello Sabino Marranchiello Francesco
Angrisani Maria Antonietta Menzella Vincenzo
Badursi Andrea Muscaridola Cosimo
Carnevale Michelina Nesi Ines
Cesareo Salvatore Sabina Nicola
Cifarelli Roberto Santochirico Giuseppe
Claps Vitina Saporito Michele
D’Agostino Adelina SileoMariapina
D’Andrea Rosanna Simonetti Luigi
De Filippo Vito Sinisgalli Pasquale
Di Carlo Costantino Valluzzi Nicola
Di Giacomo Annalisa Verrastro Barbara
Donnadio Luigi Ovidio Vita Giovanni
Fasanella Michele Zizzamia Angelo
Gentile Rosa
Gentile Nicoletta
Giuzio Vito
Laguardia Giuseppe
Locantore Maura
Lupo Vito
Margiotta Salvatore