Il caro energia è diventato insostenibile, anche nel nostro territorio l’aumento delle bollette di luce e gas per le aziende del settore della ristorazione, del turismo, del commercio e dei servizi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte attività, con la conseguenza di un disastro economico ed occupazionale.
L’impatto della crisi energetica, dopo quella pandemica, sarà durissimo, e molte attività sono già al collasso e rischiano la chiusura. E la situazione, potrebbe anche peggiorare, se non si trova urgentemente una soluzione soprattutto a livello europeo. Il nuovo governo deve come priorità assoluta affrontare il caro energia e trovare soluzioni con l’Europa.
Per la distribuzione alimentare, per i bar e i ristoranti, per gli alberghi, i costi energetici sono aumentati vertiginosamente: dal 300% al 600%. E il caro carburanti colpisce duramente tutta la filiera del trasporto. Questo aumento dei costi attraversa trasversalmente tutto il sistema imprenditoriale.
Per far fronte al problema in maniera più incisiva serve un Energy recovery fund, un tetto al prezzo del gas e la riforma dei meccanismi e delle regole di formazione del prezzo dell’elettricità.
Per contrastare l’impennata dei prezzi energetici ci auguriamo, inoltre, che il credito d’imposta del 30% per i cosiddetti “non energivori”, destinato a contenere l’impatto delle bollette elettriche, venga esteso nel tempo. Andrebbe, inoltre, previsto un più forte ristoro per quelle bollette con incrementi dei costi dei consumi elettrici superiori al 100%. Ma non solo, tra le misure necessarie per supportare le esigenze di liquidità e per contenere gli impatti finanziari a carico delle imprese, dovrebbe esserci un rafforzamento degli strumenti di garanzia, la ristrutturazione dei prestiti, l’allungamento della durata dei prestiti garantiti, e infine il rinnovo delle moratorie creditizie. E, ancora, andranno riproposte e prorogate le norme emergenziali del periodo pandemico in materia di riduzione del capitale e di sospensione temporanea degli ammortamenti, e andrebbe consentito un ammortamento pluriennale dei costi energetici.
Questa crisi avrà un forte impatto su imprese e famiglie del nostro territorio, a causa della crescita dei costi d’esercizio delle imprese e del taglio del potere d’acquisto dei consumatori, mettendo a rischio l’intera economia locale.