“Ho depositato una mia mozione di impegno per il ripristino dell’Iva sul pellet al 10%. In un momento storico particolarmente complesso e contrassegnato da aumenti generalizzati è doveroso interrogarsi sull’impatto delle aliquote Iva su determinati beni e servizi di prima necessità come categorie merceologiche alimentari, legna da ardere, carburante ed elettricità”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Coviello che prosegue: “Le aliquote Iva agevolate del 4 e del 10% hanno la funzione di evitare eccessivi aggravi economici e mitigare il caro vita. Inspiegabilmente sulla legna da ardere viene applicata una aliquota del 10% mentre sul pellet viene applicata una aliquota del 22%, secondo quanto stabilito con la Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190). Si tratta di un rilevante problema che costringe le famiglie che adottano questo metodo di riscaldamento a sostenere una ingente spesa. È emerso dagli ultimi dati disponibili che l’incremento dell’Iva sul pellet, abbia avuto anche l’effetto collaterale di un progressivo aumento dei fenomeni di evasione fiscale. Basti pensare – rimarca l’esponente di FdI – ad una delle più imponenti operazioni delle Fiamme Gialle in Toscana nel lontano 2019 allorquando sono state sequestrate 46 tonnellate di pellet in completa evasione d’imposta. Per questi motivi ed in ragione dell’attenzione che questo governo regionale sta ponendo sulla politica energetica, come dimostrato dalla misura del contributo gas in bolletta – conclude Coviello – ho depositato una mozione con la quale la Giunta regionale lucana si impegna a farsi parte diligente affinché il Governo, anche in considerazione del fatto che a breve ci sarà l’approvazione della manovra di bilancio dello Stato, valuti rapidamente di ripristinare l’aliquota Iva agevolata al 10% per il consumo di pellet”.
Ott 12