Tra le tre misure cautelari modificate con apposito provvedimento del Gip di Potenza, Antonello Amodeo, una riguarda l’assessore e consigliere regionale della Basilicata all’agricoltura, Francesco Cupparo (Forza Italia). In particolare l’obbligo di dimora a Francavilla in Sinni (Potenza), la sua città di residenza, è stato trasformato nel divieto di dimora a Potenza. A seguito di questo provvedimento Cupparo ha rassegnato le sue dimissioni. Di seguito il testo integrale della lettera inviata a Bardi e Cicala.
Con lettere inviate ai Presidenti della Giunta Vito Bardi e del Consiglio Regionale Carmine Cicala ho rassegnato le dimissioni da assessore e da consigliere regionale. Intendo in questo modo – da semplice cittadino – poter difendermi dalle imputazioni e dalle accuse che mi sono state mosse senza coinvolgere le istituzioni che ho servito in tutti questi anni. Una scelta dolorosa ma che ho ritenuto necessaria in coerenza con la lealtà nei confronti delle istituzioni, la trasparenza di comportamento, l’interesse del bene comune che hanno da sempre caratterizzato il mio impegno politico-istituzionale. Ringrazio, prima di tutto, i cittadini che mi hanno votato e per i quali non verrà mai meno il mio sentimento di stima e solidarietà e il Presidente Bardi che mi ha conferito gli incarichi assessorili affidandomi impegni di governo in settori delicati della nostra economia e della vita dei cittadini. Ringrazio Forza Italia che mi ha indicato prima come candidato e poi come assessore. Rivolgo un doveroso pensiero ai dirigenti e dipendenti tutti dei Dipartimenti Attività Produttive e Politiche Agricole che hanno lavorato con me dimostrando professionalità ed attaccamento con dedizione improntando la propria attività alla ricerca di offrire servizi alle nostre comunità e ai nostri territori. Sono certo che verrà il tempo in cui potrò spiegare in ogni dettaglio il mio comportamento e tutelare la mia onorabilità.