“Pensare alla Basilicata e al Mezzogiorno come un’unica area geografica per concentrare le risorse verso progetti di sviluppo sovraregionali e non come la somma dei “tanti Sud”, per affermare più diritti e meno disuguaglianze anche in questa parte del Paese”. Lo ha detto il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli intervenendo a Bologna al congresso nazionale della Uil al quale partecipano 50 delegati lucani.
“È questo un momento storico critico, prima la pandemia, ancora in corso, e da ormai 3 mesi una guerra insensata, nel cuore d’Europa, con i conseguenti aumenti dei costi energetici e ricadute negative sulle economie familiari, sul futuro dei lavoratori e delle imprese. Ma – ha aggiunto – è proprio questo il momento del fare.
Al nostro secondo congresso regionale ci siamo dati la parola d’ordine “E’ questo il momento”, consapevoli che, questa fase che attraversiamo è uno spartiacque che deciderà quali saranno i nuovi modelli di sviluppo, se si baseranno su una crescita equa e giusta, oppure su un arretramento senza precedenti. Opportunità o rischio, saremo noi a deciderlo! In Basilicata – ha detto Tortorelli – la situazione si è particolarmente complicata con la maxi-inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, condotta da Polizia e Carabinieri, che riguarda principalmente il settore della sanità lucana e che coinvolge pesantemente l’attuale giunta. Senza entrare nel merito dell’inchiesta, abbiamo ribadito l’esigenza di affermare i principi di legalità e rispetto della legge specie nella gestione di un settore come la sanità che va sottratto ad ogni interesse di parte. A Bardi rinnoviamo l’appello: serve un forte atto di responsabilità istituzionale nei confronti della comunità regionale, dei lavoratori, delle famiglie affrontando con rapidità, con il metodo dell’autentica concertazione con i sindacati, le associazioni di imprese, i Comuni, i temi dell’emergenza sociale sempre più acuti”. La regione è un grande laboratorio dei processi di transizione energetica e digitale ma da accompagnare con un grande contratto sociale nel campo della formazione e della riqualificazione professionale e con importanti investimenti infrastrutturali per le nuove opportunità di lavoro.
Per questa regione passa il rilancio delle politiche industriali innovative del nostro Paese per quel grande patrimonio di insediamento manifatturiero con stellantis, eni e total e gli altri grandi player presenti sul territorio.
La UIL ha fatto proposte su sanità, forestazione, petrolio ed energia, infrastrutture, digitale, occupazione giovanile e femminile e sull’impiego dei fondi UE, ad oggi inascoltate dal governo regionale!
Tortorelli ha aggiunto: i “valori della solidarietà e dell’umanità, per rappresentare le persone” sono i punti cardinali della bussola che ci orienterà al ritorno da Bologna sui nostri territori e tra la nostra gente. Non è l’economia che traina il sociale, ma il contrario; per fare sviluppo occorrono processi di autocoscienza e di autopropulsione collettiva, non interventi dall’alto: è la lezione che ci affida Giuseppe De Rita, amico della Uil e dei cittadini del Sud. Una lezione che si coniuga con le nostre idee di nuova stagione del regionalismo e del sindacato delle persone che specie in Basilicata e nel Mezzogiorno ha un’alta missione da compiere”.