Nell’8^ giornata del campionato di serie C il Catanzaro supera la Viterbese al Ceravolo per 3-2 e resta da sola al comando dopo la sconfitta del Crotone sul campo del Foggia. Clamoroso pari ottenuto al Curcio dai padroni di casa del Picerno nel derby con il Potenza: ospiti avanti 2-0 al 9′ della ripresa, poi con due espulsioni la squadra di Siviglia favorisce la rimonta dei cugini. Di seguito il report sulle gare disputate a cura di Pippo Franz.
MONTEROSI TUSCIA – GIUGLIANO 2 – 2
Pareggio tra il Monterosi Tuscia e Giugliano per 2 a 2. La squadra di Menechini, che, come di consueto, gioca le gare in casa a Pontedera, per due volte in vantaggio, e per due volte è stata raggiunta dalla squadra campana. Alla fine, un pareggio accontenta le due squadre, anche se la squadra laziale cercava la vittoria che manca da tre incontri.
Nel Monterosi non giocavano le due punte, Costantino per infortunio, e Rossi perché squalificato. Carlini e Santarpia i sostituti nel 3-5-2 che il tecnico di Ponsacco propone ad inizio gara contro la squadra di Lello Di Napoli che si schiera a specchio, non riproponendo la stessa formazione vittoriosa la settimana scorsa sulla Virtus Francavilla. L’inizio gara vede il Giugliano all’offensiva, Nocciolini al 4’ impegna Alia ma l’arbitro fischia il fuorigioco. Al 6’ il Tuscia va in gol con Di Paolantonio che approfitta di una indecisione di Sassi su violento tiro di Parlati, per mettere facilmente in rete. I tigrotti cercano subito una reazione, ma il reparto difensivo del Monterosi controlla con abilità. Prima del riposo Carlini tenta più volte la via del raddoppio, ma il risultato non cambia. Nella ripresa i campani cercano subito di proiettarsi in avanti per raggiungere il pareggio, e ci arrivano con Piovaccari, che al primo minuto del secondo tempo sostituisce Scanagatta, e ristabilisce la parità in campo. Al 71’ ancora in vantaggio i padroni di casa con Santarpia che si fa trovare pronto al gol, riportando i biancorossi in vantaggio. Si gioca con i ragazzi di Di Napoli che vanno avanti per cercare il gol del pareggio. La rete arriva all’80’ con Zullo che fissa il risultato sul 2 a 2. Il Giugliano conquista un punto prezioso, dimostrando carattere nonostante il doppio svantaggio.
FOGGIA – CROTONE 1 – 0
Ottima gara disputata dal Foggia, che con l’attaccante albanese Vuthaj decide la sfida contro il Crotone. I giocatori di Gallo concedono poco ad un Crotone apparso in difficoltà. I rossoneri vanno vicino al raddoppio. I giocatori rossoneri rispondono alle sollecitazioni tecnico-tattiche che il tecnico Gallo aveva chiesto durante la settimana. Poi le scelte del tecnico, le sostituzioni azzeccate con la gara in corso, hanno permesso ai pugliesi di giocare una bellissima partita, e vincerla convincendo tutti: tifosi, allenatore e società.
La prima frazione di gioco si chiude a rete inviolate. Il Foggia dicevamo che ha concesso poco all’avversario, riuscendo a controllare bene le offensive del Crotone. Una giocata importanti di Kargbo che da ottima posizione spreca mandando fuori. I pugliesi stanno sul pezzo per oltre mezz’ora, e con una mediana più muscolare che creativa crea a sprazzi, ma domina al centro del campo, conquistando molti palloni. Nella ripresa dopo sei minuti la punta Vuthaj va a segno dopo un ottimo servizio di D’Ursi. Il Crotone sulle fasce non riesce a spingere ed il solo Chiricò non produce grosse emozioni per Nobile. Al Foggia manca il secondo gol per chiudere la partita, ci arriva vicino ma non riesce a mettere chiudere, ma è un puro dettaglio. Di fatto il Foggia porta in porto la partita, conquista tre punti, e finalmente può uscire dallo Zaccaria tra gli applausi dei suoi sostenitori per l’ottima gara disputata al cospetto di una forte squadra.
MESSINA – GELBISON 0 – 1
Al “ Franco Scoglio “ di Messina, i ragazzi di Auteri incontrano la Gelbison che va a gonfie vele, con tre vittorie consecutive. I giallorossi cercano una vittoria che li farebbe risollevare, morale e classifica, visto che il bilancio dopo sette giornate non è del tutto soddisfacente. Alla fine dell’incontro arriva la quarta vittoria consecutiva per la Gelbison, e continua il momento d’oro da quando Fabio De Sanzo si è insediato sulla panchina dei rossoblù. Il Messina di Auteri con l’ennesima sconfitta, sembra che non riesca ad uscire dal tunnel della crisi di gioco e di risultati. Sono le
Il primo tempo si gioca con molto equilibrio e poche emozioni che producono le due squadre. Ci prova prima la Gelbison al 13’ che sugli sviluppi di un corner Faella controlla e tira in porta, ma il tiro è centrale, para Daga. La reazione dei siciliani arriva dai piedi di Catania che lascia partire una gran botta dalla lunga distanza, la palla accarezza il palo alla destra del portiere. Al 30’ buona occasione da rete per gli ospiti con De Sena che entra in area e serve Faella, che non aggancia bene, e la palla diventa facile preda di Daga. Ancora la Gelbison al 34’ dopo un’azione portata avanti da Faella per Papa che mette in area, il portiere peloritano smanaccia ed allontana il pericolo. Al 36’ tocca ancora gli ospiti a proiettarsi in avanti con De Sena, ma il suo tiro a giro di destro termina alto di poco sopra la traversa. Nella ripresa continua il pressing rossoblù, e al 52’ Fornito tira dalla lunga distanza, Daga para a terra. La Gelbison si fa pericolosa con Faella che per ben due volte, al 74’ e al 77’, sfiora la rete. Il Messina si vede in attacco al 79’ con Versienti che tenta il tiro a sorpresa dalla lunga distanza, ma D’Agostino manda in corner; sugli sviluppi del corner Camilleri non è fortunato poiché il suo colpo di testa sfiora la traversa. All’86’ il gol: Fornito su calcio piazzato manda la palla sul primo palo e beffa Daga, regalando i tre punti alla sua squadra. Alla fine, anche se da parte siciliana c’è il rammarico di aver subito il gol proprio nei minuti finali, bisogna accettare che il successo va alla squadra, per quello che si è visto in campo, che lo ha meritato di più.
PESCARA – FIDELIS ANDRIA 3 – 0
Il Pescara vince a mani basse contro l’ultima in classifica: la Fidelis Andria di Cudini, con un rotondo 3 a 0 maturato nel primo tempo. Un successo meritato da parte dei ragazzi di Colombo che hanno avuto il merito di sbloccare la gara dopo dodici minuti. La ripresa ha visto il Delfino controllare la partita e sfiorare piu’ volte la quarta rete. Poi il controllo della gara senza eccessivi affanni. I tre punti conquistati portano gli adriatici ad agganciare in vetta il Crotone al secondo posto.
Inizia la partita con il Pescara che spaventa subito i pugliesi con il due Lescano- Cuppone, che poi saranno i marcatori indiscussi di questa vittoria. Al 10’ Cuppone non arpiona la sfera in area su suggerimento dell’italoargentino Lescano. Passano due minuti ed il Pescara va in gol: a centrocampo recupera palla Kraja e passa a Lescano che di prima in verticale serve Cuppone che sul filo del fuorigioco arriva davanti al portiere, lo salta e deposita in rete. Al 36’ azione bellissima di Mora che pennella a Delle Monache che riesce a scavalcare il portiere ma viene atterrato in maniera irregolare. Rigore. Tira Lescano spiazzando Zamarion ed è il raddoppio.
La Fidelis Andria gioca più a controllare gli avversari che a proporsi in avanti per riaprire la partita. Al 46’ quando la gara sembrava avviarsi verso la fine con il punteggio di 2 a 0, ecco che il Pescara imbastisce l’ennesima azione da rete: Cuppone crossa in area per Lescano che segna e chiude la partita. Nella ripresa il film della gara non cambia, sempre più il Pescara padrone del gioco e il tecnico dei pugliesi Cudini a cercare soluzioni positive con l’ausilio dei giocatori della panchina. Si gioca per 15’ a controllarsi a vicenda, appena il Pescara prova ad accelerare ecco che si presentano due azioni da quasi rete sciupate da Vergani e Cuppone. Ancora i padroni di casa minacciosi sotto porta pugliese ma la mira è errata. Si arriva alla fine della gara dopo qualche sostituzione da parte del Pescara per dare fiato a giocatori che hanno corso per tutta la partita. Il Pescara affianca in classifica il Crotone, sconfitto a Foggia, al secondo posto.
TARANTO JUVE STABIA 2 – 0
Una brutta Juve Stabia cede al Taranto di Eziolino Capuano ( ex di turno ) mettendo in campo una delle peggiori prestazione di questo inizio campionato. Le vespe giocano male, mentre il Taranto gioca bene fermando gli avversari con un centrocampo a cinque: Il gioco ne risente per le vespe, e le azioni offensive sono poche, infatti, solo un’azione di Infantino da una parte e di Pandolfi che si fa anticipare da Vannucchi dall’altra. Si va a riposo con poco gioco da parte stabiese, e con un’ottima disposizione in campo da parte del Taranto.
Nella ripresa le cose non cambiano, allora ci pensa il tecnico tarantino con dei cambi obbligati. Al 75’ il Taranto passa in vantaggio con Romano che realizza un rigore concesso dall’arbitro per atterramento in area di Vona da parte di Peluso. La Juve Stabia fa entrare Santos ma non basta il suo ingresso in campo per cambiare l’andamento della gara. All’87’ arriva la seconda rete per il Taranto con l’ex di turno La Monica che su suggerimento di Raicevic mette in rete con un diagonale per il 2 a 0 finale.
AVELLINO – AUDACE CERIGNOLA 1 – 1
L’Avellino non riesce a superare in casa il Cerignola che con un uomo in meno riesce ad agguantare il pareggio, dopo essere passata in svantaggio su calcio di rigore. Per la squadra di Taurino continua il periodo nero, mentre per i ragazzi di Pazienza un punto d’oro che gli permette di avanzare in classifica, e conquistare il decimo posto.
Inizio gara con l’Avellino subito in avanti, lancio lungo di Franco per Russo che cerca di sorprendere Sarocco con un pallonetto; il portiere dell’Audace sventa la minaccia con bravura. All’8’ risponde il Cerignola che va vicino al gol: sugli sviluppi di un corner Marcone respinge con i pugni, la palla va a Neglia che dal limite tira un diagonale che finisce la sua corsa sul fondo. Si gioca a centrocampo ma con gli ospiti sempre attenti a giocare di rimessa. Al 23’ Achik batte una punizione dalla lunga distanza, il tiro è forte ma la sfera sorvola la traversa. Al 26’ Casarini prova il tiro di potenza, ma Saracco riesce a parare grazie ad una deviazione provvidenziale di un suo difensore. Al 31’ prova ancora con Trotta con una palla vagante in area avversaria, ma nessuno interviene, e il tiro si perde sul fondo. Si chiude il primo tempo con un equilibrio totale: niente gol, e gioco bilanciato da entrambe le squadre. Nella ripresa al 64’ arriva il rigore per l’Avellino per una gomitata in area di Gonnelli su Moretti. Il rigore viene assegnato dopo consultazione del guardialinee ed espulsione Gonnelli appena entrato. Segna Trotta. Si gasano i giocatori di casa, e al 74’ Murano tira da 25 metri, la palla si perde di poco sul fondo. All’82’ il Cerignola si fa vedere in avanti con Malcore ma il tiro va fuori. All’85’ l’Avellino non riesce a raddoppiare con Ceccarelli che ruba palla, entra in area riesce a superare due giocatori ma non Sarocco che para in uscita. Dal raddoppio mancato al pareggio del Cerignola all’89’ che nasce da un lungo lancio con Malcore che batte Marcone per l’1 a 1 finale.
CATANZARO – VITERBESE 3 – 2
Il Catanzaro vince di forza contro una Viterbese dura a morire che ha disputato l’incontro giocandosi la gara senza ostruzionismi tattici. In vantaggio i padroni di casa, che poi hanno subito il ritorno della Viterbese prima con il pareggio e poi con il secondo gol. Ciancio e Curcio hanno messo fine alla sofferenza dei seimila e più spettatori presenti al Ceravolo con due gol che hanno portato alla vittoria la squadra di Vivarini. I tre punti conquistati in concomitanza della sconfitta del Crotone in quel di Foggia, porta la squadra calabrese da sola in vetta alla classifica.
Le reti: La prima arriva subito appena inizia la partita, con il gol di Sounas che sfrutta un passaggio smarcante di Tendardini a due passi dalla porta. Al 32’ Marotta ruba palla a Martinelli che dà a Polidori, e non ha difficoltà a mettere alle spalle di Fulignati. Al 55’ arriva l’inaspettato gol dei laziali che ribaltano il risultato con Montegudo che sfrutta al massimo un errore della difesa del Catanzaro. I due gol della Viterbese fanno adirare i giocatori calabresi che si catapultano nella metà campo avversaria per cercare di riaprire la gara, e poi tentare il colpo del KO. Il piano riesce alla perfezione: entra Cianci, e proprio l’ex barese in una azione frenetica mettere in rete di testa, piegando la resistenza dei viterbesi. Il tecnico Vivarini effettua ancora un cambio con Curcio al posto di Iemmello. Cianci intraprende uno scontro diretto con il portiere Fumagalli che prende i tiri in tutti i modi. All’ 85’ si deve arrendere alla bella girata vincente dell’ex foggiano che porta di nuovo in vantaggio la sua squadra. Il risultato non cambia fino alla fine dell’incontro.
TURRIS – MONOPOLI 0 – 0
Un risultato senza gol quello tra Turris e Monopoli che lascia l’amaro in bocca ai corallini per essersi espressi in maniera nettamente superiore ai biancoverdi nella prima parte della gara, e mancando di un soffio almeno tre palle gol. Il Monopoli prima frastornato dall’avversario poi è entrato in partita dopo che il tecnico Laterza ha risistemato il modulo tattico. La gara si fa interessante dopo 10’ con un tiro di Montini che sfiora il palo alla sinistra di Perina. Dalla parte opposta la conclusione di Hauodi va fuori. Al 18’ prima palla-gol sciupata da Santaniello che solo davanti a Nocchi si fa neutralizzare il tiro. Passano due minuti ed i corallini sciupano un’altra palla-gol con Gallo che di testa, a poco più di un metro dalla porta, manda sul fondo. Risponde il Monopoli con Montini che da posizione defilata tira una rasoiata, Perina si salva con la complicità della traversa, con Fella che manca l’aggancio finale. Nella ripresa, cambi da entrambi le parti per cercare il gol. Si gioca con capovolgimenti di fronte, prima con i padroni di casa a sbagliare, poi Starita da terra cerca di mettere in rete, ma viene segnalato un fuorigioco. Nel finale ancora Nocchi salva il risultato sugli sviluppi di un calcio. Si arriva alla fine con un punto per parte, e l’applauso del pubblico all’indirizzo per la Turris.
VIRTUS FRANCAVILLA – LATINA 0 – 0
La Virtus Francavilla non riesce a scardinare la difesa dei neroazzurri, e alla fine dei novantacinque minuti si deve accontentare della divisione dei punti contro un Latina che ha cercato principalmente a difendersi. La gara inizia con emozioni per una grossa occasione dei padroni di casa dopo appena 40 secondi: Paterno per Maiorino che mette in area, ma ne Mastropietro e Patierno riescono a deviare in porta. Al 16’ Murilo ci prova su punizione, la palla viene deviata sulla traversa. Ancora i padroni di casa in avanti, ma la difesa dei laziali si difende bene ed allontana le insidie. Sul finire del primo tempo Maiorino tira debolmente sul portiere che para. Nella ripresa cala il ritmo della gara, e succede poco o nulla di interessante. Qualche cambio dalla panchina per cercare di vivacizzare la partita, ma cambia poca roba per la gestione del gioco da entrambe le squadre. All’85’ brivido per il Francavilla: calcio di punizione che viene deviato di testa da Sannipoli che per poco non beffa Avella. Non succede nulla fino alla fine, le due squadre si dividono un punto ciascuno.
AZ PICERNO – POTENZA 2 – 2
Partita pirotecnica nel derby tra il Picerno ed il Potenza con quattro gol, dopo una gara nel quale è successo di tutto. Il Potenza conduceva la partita per 2 a 1 fino al 90’. L’arbitro concede ben sei minuti di recupero, e al 92’ il Picerno perviene al pareggio, grazie anche alla superiorità numerica in campo: il Potenza giocava in nove per le espulsioni di Matino e Girasole.
Le reti: al 15’ passa in vantaggio il Potenza con Caturano sugli sviluppi di una punizione, l’attaccante ex Cesena, risolve in mischia e porta in vantaggio il Potenza. Nella ripresa dopo 9’ va ancora a segno la punta napoletana su suggerimento di Di Grazia, il tiro centra il palo, sulla ribattuta ribadisce in rete. Passano quattro minuti ed il Picerno accorcia le distanze con Esposito. Nei minuti di recupero, al 92’ arriva il pareggio dell’AZ Picerno che sfrutta la superiorità numerica sull’avversario. La divisione dei punti porta le due squadre appaiate al terzultimo posto in classifica a quota sei punti.