Con “Il potere dell’odio”, DanielaTelesca del Liceo delle Scienze Umane “Rosa-Gianturco” di Potenza (classe V B), si è aggiudicata la vittoria dell’ottava edizione del “Premio Letterario Basilicata”, riservato agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria superiore della Basilicata.
La consegna del riconoscimento(l’artistica targa del “Premio Basilicata”) è avvenuta al Teatro Stabile del capoluogo nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Regione Basilicata per l’anno europeo dei giovani.
Il racconto verrà ora pubblicato nell’edizione della collana “La Palestra – Quaderni del Circolo Silvio Spaventa Filippi”.
Stimolante la motivazione espressa dalla giuria: “Lo stile e la vicenda dimostrano una notevole maturità narrativa: l’autrice è stata abile nell’intrecciare i diversi piani narrativi (il presente storico; la riflessione contemporanea al presente storico; il presente; il ricordo del passato), con il risultato di offrire non un coacervo di situazioni e istanti narrativi, bensì un vortice omogeneo nel quale il lettore viene saldamente coinvolto”.
“L’argomento da me trattato – ha detto Daniela Telesca, non celando l’orgoglio per aver raggiunto questo traguardo – è difficile da comprendere e da interpretare, quindi partirei dal titolo.
Il potereè la capacità di influire, di modificare i comportamenti e di stravolgere l’intera vita di una persona, mentre l’odio che racconto è insieme frustrazione, sofferenza, mancanze, un’educazione all’altro e alla vita assente. Il potere forse dell’esistenza ha portato alla morte di Helena, un personaggio al quale io provo un profondo affetto e una profonda connessione in quanto è la protagonista di un attuale libro che sto scrivendo.
Helena ha visto le sue giornate invase e violentate, ha perso la voglia di lavarsi anche i denti, ha perso il potere che aveva su di sé, sulle sue scelte e sulle sue volontà, ma è rimasta sovrastata dal pugno di ferro altrui, forse dell’intera società, un meccanismo instancabile che dalla seconda metà del Novecento non ha fatto altro che ingrandirsi, abbracciare, o meglio stritolare, ogni realtà, ogni aspetto di ognuno di noi”.
Semplice e coerente la motivazione che ha spinto la studentessa a scrivere di potere e di odio: “Credo che il terrore della violenza, di qualsiasi tipo, sia palpabile da tutti. Ognuno di noi può provare empatia verso Helena. Nessuno di noi vorrebbe trovarsi nella sua condizione esistenziale. Solo immaginando sulla nostra pelle il dolore che potremmo causare a un’altra persona, è possibile considerare certi eventi dolorosi come lontana barbarie”.
“Ho voluto partecipare a questo concorso– ha aggiunto la liceale – per non precludermi una utile esperienza, costituita dalla totale libertà di espressione, che solo la scrittura ti garantisce”.
Con “Il potere dell’odio” Daniela Telesca ha incontrato se stessa: una ragazza curiosa, intraprendente, empatica e soprattutto spontanea.