“I Contratti di Fiume (Cdf) possono essere un utile strumento per la mitigazione del rischio idrogeologico, se compresi ed utilizzati al meglio.” Lo dichiara il Presidente del FLAG Coast to Coast, Nicola Mastromarino, a conclusione della Settimana Nazionale della Protezione Civile.
Lo scorso sabato 15 ottobre infatti il Flag, quale soggetto attuatore dei Contratti di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni, ha partecipato ad un incontro organizzato dalla protezione civile di San Giorgio Lucano dal titolo “Tuteliamo il fiume Sarmento”. Una occasione utile per fare il punto sullo stato di attuazione del percorso dedicato ai bacini del Noce e del Sinni e per rimarcare l’importanza dei Cdf per la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche.
“I contratti – ha spiegato infatti Mastromarino – possono fungere da collettore delle varie istanze territoriali per pervenire ad una pianificazione integrata ed ottimale del territorio. In questo senso la partecipazione delle comunità è un elemento importante per porre l’attenzione sulle criticità ed aspettative territoriali, come messo in evidenza dalla stessa Settimana appena celebrata che ha avuto come sfondo parole chiave quali condivisione, solidarietà, competenza, concretezza e partecipazione.”
Sulla base del percorso di coinvolgimento avviato nei mesi scorsi, il FLAG ha redatto un’analisi conoscitiva preliminare alla stesura di un piano d’azione dei Cdf, dalla quale emerge tra gli aspetti prioritari la gestione del rischio.
In tal senso, sarebbe utile favorire il giusto dialogo tra gli stakeholders coinvolti a più livelli nella governance territoriale per costruire un modello di prevenzione innovativo basato sulla partecipazione e la condivisione dei problemi e delle soluzioni, in una visione olistica di gestione del territorio. I cambiamenti climatici inoltre impongono ancor più un approccio sistemico alla mitigazione del rischio.
“Gli stessi eventi alluvionali di Maratea – ha concluso il Presidente del FLAG – ci invitano a porre in essere iniziative dì sensibilizzazione e di prevenzione per evitare che gli stessi si ripresentino o per limitarne i danni conseguenti.”
I contratti di Fiume – lo ricordiamo – sono uno strumento di programmazione partecipata che hanno come obiettivo quello di immaginare nuovi scenari di sviluppo sostenibile per le aree di riferimento in una logica di coinvolgimento ed ascolto delle istanze territoriali.