«La crisi energetica e il caro prezzi, l’inflazione, la nascita del nuovo Governo, il ruolo dei giovani, il lavoro precario, la questione ambientale». Sono alcuni dei temi affrontati durante la cena a casa della famiglia Tralli-Federico, la prima tappa di “Pane & Politica”, il viaggio di Matteo Ricci nelle province italiane iniziato ieri sera da Matera. «Unacittà simbolo del riscatto sociale, tema attorno al quale dovrà ruotare la discussione della rigenerazione Pd. Spesso ci siamo riempiti la bocca della parola “partecipazione”, ma abbiamo parlato sempre alle stesse persone. La sinistra deve ripartire dalla politica di prossimità, quella della porta accanto, dall’ascolto. Questo sarà il mio contributo alla fase costituente». Un dibattito animato, seguito ad un’accoglienza calorosa, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del coordinatore dei sindaci del Pd, che si è aperto con una riflessione: “Perché il Pd ha perso le elezioni?”. «Occorre insistere molto sui giovani, i valori e la cultura sono cambiati. Si pagano le aspettative mancate del passato. Serve un linguaggio diverso e volti nuovi», alcune degli spunti dei commensali.
A tener banco il tema della crisi energetica. «La situazione italiana è drammatica: il caro-energia piega le famiglie,le imprese di tutti i livelli, e anche i Comuni. Il nuovo Governo deve subito dare agli enti territoriali e alle regioni un tavolo anti-crisi, d’emergenza, come si è fatto per il Covid.L’opposizione deve unirsi, non stare divisa, per chiedere anche questa scelta urgentissima».
Poi la precarietà del lavoro che causa sfiducia tra i giovani, “aumenta tutto tranne gli stipendi. Come si può garantire futuro alle giovani famiglie?” è l’osservazione fatta a Ricci: «Se la sinistra non è in grado di dare opportunità di crescita e riscatto a chi nasce in una famiglia povera non può essere chiamata sinistra. Il punto principale del programma del Pd era l’aumento del salario attraverso il taglio delle tasse sul lavoro e il salario minimo, un contenuto forte che non è emerso».
Spazio alle domande da casa, a chi chiede quali saranno le mosse per rilanciare il Pd Ricci risponde: «Siamo in fase di ripartenza. Dobbiamo essere aperti, combattivi e sorridenti. E avere la capacità di rimettere in fila i bisogni fondamentali, ma rimetterci in campo velocemente e con la schiena dritta». Vietato piangersi addosso, «bisogna tornare a parlare alla gente vera, agli elettori arrabbiati e delusi». Poi una battuta anche sui presidenti di Camera e Senato: «scelte negative, sono due figure estremiste». L’importanza della cultura per il riscatto sociale: «Matera e la mia città, Pesaro, hanno un futuro comune. Capitale europea e capitale italiana della cultura per investire sul futuro, sulla creatività, sui nostri giovani». E il tema della sostenibilità come punto centrale per il rilancio del Pd: «Sono d’accordo – dice Ricci -. Dobbiamo accelerare la transizione ecologica e misurare in maniera diversa lo sviluppo, come stiamo facendo la Rete dei Comuni Sostenibili. La crisi energetica non può essere un pretesto per rinviare la transizione ecologica, il Pd deve essere il partito della sostenibilità e del cambiamento climatico».
Tra due settimane Ricci si sposterà in Veneto, in provincia di Vicenza, per incontrare altre famiglie: «Grazie ai padroni di casa Maria Antonietta Federico ed Emanuele Tralli e alla loro famiglia per la calda accoglienza. Un ringraziamento speciale a Salvatore Adduce, direttore Ali Basilicata, per aver avermi accompagnato e guidato in questa prima tappa del viaggio tra le province italiane».