Seconda giornata di lavori nella casa di spiritualità Sant’Anna di Matera per la 3^ edizione Social Enterprise Open Camp organizzata da Consorzio Nazionale CGM e Open-LFEC n
La terza giornata del Camp si apre con una riflessione su dove e come cercare i giusti finanziamenti per la propria impresa sociale. Felice Scalvini, Presidente di Fondazione ASM, descrive un nuovo modo di finanziare le cooperative sociali “Le fondazioni sono sempre attente ad una buona gestione del patrimonio che deve essere coperto dal rischio e dare un determinato rendimento. Quando un finanziamento è legato ad una finalità sociale, il suo rendimento rischia di essere basso e avere un rischio alto”. E racconta, quindi, una nuova strada in cui si utilizzano i fondi destinati all’erogazione per fare investimenti che non sono vincolati a una gestione intransigente del rischio. Con la Fondazione Opes e Fondazione De Agostini racconta di aver messo su una squadra e creato così un fondo rotativo rivolto alle cooperative e imprese: una strada intermedia legislativamente riconosciuta e funzionale per le cooperative sostenute che vengono così anche patrimonializzate. Chiara Boroli, Presidente Fondazione De Agostini, racconta come abbia subito capito il potenziale di tale iniziativa: “Abbiamo cercato cooperative sociali che accettassero le nostre condizioni per poter accedere al nostro capitale di investimento: all’inizio è stato difficile trovarle, ma ad oggi nei territori in cui operiamo abbiamo già sei realtà imprenditoriali.” Chiara Alluisini, Segretario Generale Fondazione Marcegaglia: “Ci siamo chiesti cosa potessimo fare di innovativo per l’Italia. Questa iniziativa di Restart Italia ci è sembrata efficace perché propone il supporto alle cooperative nella modalità di capitale paziente e flessibile capace, nella logica della rigenerazione delle risorse, di creare capitali che una volta restituiti possono essere messi a disposizione di altre cooperative: abbiamo capito che questo può fare la differenza.” Francesco Abbà, Presidente CGM Finance: “L’offerta in Italia si è evoluta e specializzata. Non è vero che le risorse non ci sono: ci sono e vanno cercate. Bisogna allenare le imprese sociali a capire l’offerta e a trovare il giusto mix.” Cardenia Casillo, managing director di Fondazione Vincenzo Casillo: “Abbiamo osservato il territorio per capire quali fossero bisogni e necessità di singoli e enti del terzo settore: abbiamo capito che il problema non era solo la mancanza di fondi, ma anche un forte gap di competenze. Abbiamo deciso di non essere solo un ente erogativo, ma anche una realtà capace di fornire quelle conoscenze di cui il sud ha molto bisogno, a partire dalla scuola.” Luca Di Lorenzo, Responsabile ‘Terzo Settore e Consumo Responsabile’, Gruppo Assimoco: “Il gruppo Assimoco, porta il proprio contributo e apre crediti per iniziative specifiche. Abbiamo sempre lavorato a stretto contatto con enti del terzo settore; promuoviamo un bando finalizzato a sostenere delle progettualità innovative e trasformative che abbiano il coraggio di risolvere le criticità ambientali e sociali che contraddistinguono il nostro contesto.”
Giovanni Teneggi, Responsabile per la Promozione di Imprese di Comunità – Confcooperative Reggio Emilia, ha condotto il pubblico in uno straordinario e toccante viaggio nel tempo mostrando come, già nel 1894 è nata una prima impresa di comunità ante litteram, gli shop comunitari: “Da sempre, l’uomo ha capito che per essere luogo bisogna essere comunità, per essere comunità è necessario avere spazi comuni per scambi sul posto.” Nel suo keynote ha offerto spunti di riflessione su come i problemi che le comunità nel corso della storia si sono trovati ad affrontare, abbiano trovato le giuste soluzioni grazie a persone che forse a pieno titolo è giusto definire “eroi”.
La tecnologia e l’utilizzo del digitale possono essere straordinari strumenti per creare innovazione solo se coniugati alla dimensione culturale, alla narrativa e alla partecipazione della comunità nel ridimensionare i propri perimetri e spazi dimensionali. Per approfondire questo tema, Andrea Zanzini, Project Leader di Appenninol’hub, e Flavia Amoroso, Direttore Operativo di South Working, hanno raccontato le proprie realtà e hanno descritto le proprie esperienze. “Appenninol’hub è un metodo per accompagnare le comunità nel loro processo di sviluppo” spiega Zanzini “Ha l’obiettivo di specializzare l’incubazione di imprese nelle aree di confine. Quello che facciamo è stimolare e considerare l’affiancamento alle attività di comunità per un processo di empowerment.”
“South Working nasce dalle possibilità che il lavoro agile offre al sud– racconta Flavia Amoroso. “Siamo convinti che la possibilità di fare smart working e la volontà di molti lavoratori di tornare e stabilirsi al sud sia una possibilità per il meridione per stimolare il proprio ecosistema. Ciò comporterà una restituzione che porterà ad una crescita.”
La mattinata è proseguita con il keynote speech di Adama Sanneh, co-founder & CEO di Moleskine Foundation che ha parlato della creatività, un’abilità che sta diventando sempre più rara all’interno della nostra società e che può rappresentare, invece, uno strumento necessario per trasformare le imprese sociali. “Oggi la creatività è un valore estremamente centrale, è considerata una delle cinque abilità importanti per cercare il lavoro. Ma cos’è la creatività?” si chiede Sanneh “La creatività è un concetto che sfugge. Per accogliere la creatività, noi dobbiamo iniziare un viaggio dell’auto-scoperta, un viaggio esplorativo. Si fonda su quattro elementi; autoconsapevolezza, ubunto, amore e coraggio. Iniziare un percorso di autoconsapevolezza non è facile, produce dolore. L’ubunto ci aiuta a superare la dicotomia che esiste tra l’io e l’altro. Il terzo valore è l’amore: l’amore è la pratica della libertà, perché ci permette di trasformare il mondo in uguaglianza, giustizia, amore come etica, stato dell’essere, come un senso di ricerca e crescita. L’ultimo valore è il coraggio: senza, non possiamo esercitare gli altri valori in modo coerente.” Sannah chiude il suo speech con una provocazione: “Questi valori non possono restare teorici, ma devono diventare pratica. La creatività è un percorso che deve essere esplorato. Per consentire un cambiamento sociale abbiamo bisogno di creatività per non essere schiacciati. Dobbiamo stimolare l’intelligenza collettiva per stimolare la saggezza collettiva. La saggezza è una ricerca costante.”
La mattinata si è conclusa con la riflessione di Mark Kamau, Direttore dell’User Experience BRCK, su come la tecnologia può generare il cambiamento. “La tecnologia mi ha cambiato la vita, così come quella di altri ragazzi; mi ha permesso di formarmi e uscire dalla povertà. Il mio lavoro nasce dalla voglia di essere parte di una soluzione: per cambiare l’Africa è necessario capire i bisogni reali del territorio: le soluzioni devono corrispondere alle aspirazioni e ai bisogni dei locali. Ci sono tante associazioni che hanno buone iniziative e cercano di raccogliere le sfide del mercato africano, ma è necessario contestualizzare, capire i veri bisogni della popolazione. Ci sono buone intenzioni ma non sempre viene considerata le necessità specifiche delle persone. Per colmare i divari sociali e culturali è necessario avviare un’innovazione coraggiosa, che però necessita di un investimento altrettanto coraggioso.”
Social Enterprise Open Camp – Tech for Change & Social Impact è ideato e promosso da OPES-LCEF e Consorzio Cooperativo CGM.
L’evento è realizzato in collaborazione con il consorzio La città essenziale e la cooperativa Oltre l’arte
CLICCA QUI PER LA VIDEO-INTERVISTA A PINO BRUNO, PRESIDENTE LA CITTA’ ESSENZIALE
la fotogallery della seconda giornata della 3^ edizione Social Enterprise Open Camp (foto www.SassiLive.it)
Programma di domenica 23 ottobre
9.00 | The Right Funding – il dialogo continua
Francesco Abbà, Presidente di CGM Finance
Chiara Alluisini, General Secretary Fondazione Marcegaglia
Cardenia Casillo, Managing Director, Fondazione Vincenzo Casillo
Chiara Boroli, Chair Fondazione De Agostini
Felice Scalvini, Chair Fondazione ASM
Luca Di Lorenzo, Head of ‘Third Sector and Responsible Consumption”, Gruppo Assimoco
Modera: Carola Carazzone, General Secretary of Assifero
9.50 | Keynote Speech: Imprese comunitarie: eroi resilienti o cosa?
Giovanni Teneggi, General Manager Confcooperative Reggio Emilia
10.10 | Would tech be instrumental in breeding a new generation of community based organizations? Or what else?
• Anima Living Network, Massimo Ciuffreda, CEO
• Appenninol’hub, Andrea Zanzini, Project Leader
• South working, Flavia Amoroso, Operations Manager
Modera: Flaviano Zandonai, Open Innovation Manager CGM
10.40 | Keynote Speech: Creativity for Social Change
Adama Sanneh, Co-founder & CEO Moleskine Foundation
11.00 | Panel: Uplifting Life – il potere trasformativo della tecnologia
Mark Kamau, Director of User Experience BRCK
Chris Richmond, Founder Mygrants
Moderator: Ludovica Ghizzoni, Strategic Partnerships, Fondazione Italiana Accenture