I Contratti di fiume (Cdf) delle Valli del Noce e del Sinni sono stati scelti come caso studio nazionale del Progetto «Officine Coesione (OC)» dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, che ha come obiettivo quello di dare supporto alla piena attuazione delle pratiche partenariali, in linea con il Codice Europeo di Condotta sul Partenariato.
Il contratto lucano, attuato dal Flag Coast to Coast, è stato selezionato assieme al Cdf Adda per il Settentrione d’Italia, al Cdf Pescara per il Centro, mentre il processo relativo ai due bacini idrografici del Noce e del Sinni per il Sud Italia.
Lo scopo dell’analisi – si legge nella comunicazione – è quello di attivare un filone di lavoro dedicato ai Contratti di Fiume all’interno del Progetto “Officine Coesione”, quali forme di governance partecipata già richiamate all’interno dell’Accordo di Partenariato 2021-2027, per valorizzare l’importante patrimonio di pratiche e di partenariati pubblico-privati sviluppati negli anni dai CdF e contestualizzarli rispetto agli obiettivi previsti dalle politiche di coesione, per testare le metodologie e strumenti operativi per l’attivazione e gestione efficiente ed efficace dei processi partenariali in seno ai CdF, capitalizzare le conoscenze e le migliori esperienze attive.
I Contratti di fiume lo ricordiamo sono strumenti di programmazione partecipata che hanno l’obiettivo di immaginare nuovi scenari di sviluppo sostenibile per i fiumi (o porzioni di essi) sui quali si concentrano. Il Cdf delle Valli del Noce e del Sinni è entrato nella fase operativa del processo con l’adozione di un Manifesto d’Intenti contenente i principi e gli indirizzi dei Cdf e sottoscritto ad oggi da circa 90 stakeholders tra enti locali, associazioni ed organismi di categoria. Sono stati poi attivati dei tavoli di consultazione territoriale per raccogliere criticità ed aspettative legate ai corsi d’acqua e che hanno portato alla messa a bando di risorse destinate alla realizzazione di interventi pilota sul Noce e sul Sinni, in procinto di essere valutati.
“Siamo contenti – ha dichiarato Nicola Mastromarino, Presidente del Flag Coast to Coast – di poter portare la nostra esperienza in seno all’Agenzia e di poter contribuire alla individuazione di scenari ottimali per la concreta realizzazione di questi strumenti che, come ripetiamo sempre, possono intervenire a migliorare la governance territoriale. Oggi il nostro contratto – ha aggiunto Mastromarino – entra in una fase significativa perchè, mentre pemetterà piccoli interventi concreti lungo le aste fluviali grazie all’Avviso pubblico, dall’altro inizierà la stesura del Piano d’Azione dei Cdf che porterà alla sottoscrizione dei contratti veri e propri e per i quali ci impegneremo ad ampliare il Partenariato Pubblico Privato per una più efficace lettura del territorio”.