Vertenza lavoratori Futura Ambiente (ex Giuzio), lettera aperta di Fim e Uilm al Prefetto di Potenza. Di seguito la nota integrale.
Alla luce dell’ultimo tavolo di questa mattina presso la Regione Basilicata, relativamente alla vertenza dei lavoratori di Futura Ambiente (ex Giuzio) che esplicano la propria attività all’interno delle aree industriali della Provincia di Potenza, vi comunichiamo l’estrema necessità che sua Eccellenza il Prefetto possa convocare, nelle prossime ore, un tavolo con tutti gli attori della suddetta vertenza visto che, a partire dal 7 novembre, si consumeranno i licenziamenti dei primi lavoratori di Futura Ambiente. Licenziamenti dovuti al mancato trasferimento delle attività che insistono nelle aree industriali da Asi ad Apibas.
Vogliamo precisare altresì a sua Eccellenza il Prefetto che, a partire dal 1 agosto 2022, le aree industriali della Provincia di Potenza non hanno un proprio gestore vista la comunicazione dell’avvocato Fiengo, liquidatore del consorzio Asi, che dalla sera alla mattina ha comunicato la propria indisponibilità a proseguire la gestione delle stesse comprese le attività di sorveglianza che il consorzio Asi era chiamato a svolgere; tutto ciò contravvenendo anche all’accordo siglato presso la Prefettura di Potenza che prevedeva la continuità delle attività all’interno delle aree industriali in quanto servizi indispensabili e necessari per garantire la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori a partire dalle illuminazioni e dal verde.
Il passaggio delle attività da Asi ad Apibas verrà concretizzato, cosi come comunicato dall’Assessore Galella, nelle prossime settimane o mesi e ciò determina l’insicurezza delle aree industriali ed il licenziamento di 11 lavoratori.
Presidente Bardi, ci rivolgiamo a lei per l’ennesima volta affinché si possa trovare da subito una soluzione che garantisca il prosieguo delle attività delle aree industriali ed i livelli occupazionali perché è inaccettabile che, oltre al danno perpetrato nei confronti di questi lavoratori per anni, viste anche le mancate retribuzioni di gennaio e febbraio 2021, si possa consumare l’ennesima beffa nei loro confronti.
Il 2 novembre si terrà un presidio permanente con sciopero di tutti i lavoratori davanti alla Regione Basilicata perché la cattiva gestione negli anni delle aree industriali, le cui responsabilità sono certamente trasversali dal punto di vista politico, non possono ricadere sulla vita dei nostri lavoratori e né tantomeno la risposta può essere ingrassare le liste dei disoccupati lucani.
Noi non lo accettiamo, non lo accetteremo e lotteremo affinché il diritto al lavoro sia sacrosanto.