Il presidente di Impegno Democratico, Gianfranco Tubito, riaccende i riflettori sulla vicenda della discarica di Piano del Governo di Salandra. Di seguito i particolari.
La vicenda della discarica di Piano del Governo di Salandra è ormai attenzionata da più parti tanto da finire nel mirino della Magistratura Materana che ha disposto indagini e sopralluoghi. Doverosa una sommaria ricostruzione dei fatti: nel 2020, grazie all’ostruzionismo di qualcuno, solo a fine mandato dell’ Amministrazione guidata da Tubito viene indetta la gara per l’appalto dei lavori di realizzazione della copertura definitiva del sito in questione. Stranamente con l’avvento dell’Amministrazione guidata da Soranno, a pochi giorni dalla presentazione delle offerte da parte degli operatori economici, la determinazione di indizione gara viene revocata dal Responsabile dell’Area Tecnica pro-tempore (ndr – la prima gara in espletamento presso la SUA della Provincia di Matera, era con Procedura “aperta”, potevano, quindi, partecipare ditte da tutta Italia. Quella adottata successivamente era con Procedura negoziata tra dieci ditte scelte dall’amministrazione (Sic!) Il seguito lo conosciamo tutti). Lo stesso Soranno dirà poi che era un atto necessario per velocizzare i tempi di aggiudicazione e realizzazione dei lavori. Ed è proprio su questo che va focalizzata l’ attenzione in quanto dopo ben due anni i lavori procedono lentamente ed il termine fissato per l ultimazione dei lavori (20 ottobre) è stato stato superato. Nel frattempo abbiamo assistito a di tutto, dall’appalto spezzatino con una serie di subappalti anche ad imprese non titolate ad eseguire i lavori, al conferimento vietato di rifiuti , alla mancata custodia e sorveglianza della discarica per finire allo sversamento di percolato nel Gruso poi Cavone poi mar Ionio. Ed il direttore dei lavori in tutto ciò cosa fa? Non è dato sapere. Pilatesco poi l’atteggiamento del neo direttore Arpab che si attiva a chiamata. Dall’Assessore all’ambiente ci saremmo aspettati invece una maggiore attenzione per la dimensione e la gravità di questa “sporca” e torbida vicenda trattata ampiamente dai media regionali. Qui è in gioco la tutela della salute dei cittadini non solo salandresi, cosa che viene sottolineato anche dall’attenta ed attivissima Associazione Ambiente e legalità di Matera che chiede legittimamente, insieme a noi, l’esecuzione dei lavori a regola d’ arte e la conclusione nel più breve tempo possibile per evitare altri inevitabili danni all’ambiente.