L’imprenditore Alfredo Carmine Cestari, Presidente del Gruppo Cestari, ha ricevuto a Roma il Premio Eccellenze Italiane giunto alla quinta edizione. Un evento realizzato da Piero Muscari che celebra le eccellenze italiane dell’anno: una manifestazione – spiega l’ideatore – grazie alla quale incontrarsi e conoscere chi può aiutarti a rafforzare il tuo progetto o a crearne, insieme ad altri, uno nuovo; un luogo dove raccontarsi e condividere valori comuni da mettere in rete, trovare chi ti somiglia, riconoscere e premiare senza compromessi, con metodo e rigore, l’Italia che vale.
Cestari ha ricevuto il Premio da Carlo Russo, editore che porta con le sue riviste l’italianità ovunque nel mondo.
Presidente, dal 2004, della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, titolare del Gruppo omonimo con numerose attività che spaziano dalla consulenza specializzata nel finanziamento italiano ed estero, ai servizi della progettazione, dalla produzione di energia pulita da fonti rinnovabili alla costruzione di grandi opere e all’import-export di prodotti, operando in tutto il mondo e in particolare nel continente africano.
Da sempre – sottolinea Cestari – affianco l’impegno a favore del Sud Italia a quello per tutti i Sud del mondo. Da tempo mi sto impegnando per realizzare un progetto che mi sta molto a cuore: con la Camera di Commercio ItalAfrica Centrale sostengo il progetto “Sud Polo Magnetico”, con il quale intendo promuovere lo sviluppo delle regioni meridionali a rischio di spopolamento tramite una serie di consistenti investimenti da finanziare con i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo italiano.
Il progetto”Sud Polo Magnetico” mira a rilanciare il ruolo del Mediterraneo quale baricentro del sistema degli scambi a livello internazionale, per fare del Mezzogiorno d’Italia, una volta dotato delle necessarie infrastrutture, una porta di comunicazione tra il continente europeo, quello africano e quello asiatico. Una grande iniziativa per chi, come me, nato nel Sud, vuole far ripartire il nostro Mezzogiorno guardando all’Africa.