Si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 3 e nella mattinata di venerdì 4 novembre presso l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, il terzo corso sulla malattia di Fabry, con esperti del mondo medico-scientifico di carattere nazionale. Gli importanti interventi di cardiologi, internisti, pediatri e genetisti hanno lo scopo di approfondire le più recenti conoscenze sulla malattia di Fabry, patologia metabolica multi-sistemica multidisciplinare, che colpisce principalmente reni, cuore e cervello.
“La formazione continua permette di acquisire conoscenze, competenze e abilità, che rendono medici, infermieri e operatori sanitari sempre al passo con le novità del settore per rispondere adeguatamente ai bisogni, alle esigenze dei pazienti e del servizio sanitario”- ha dichiarato l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli- “Sappiamo bene che una diagnosi precoce, insieme all’adozione di una terapia adeguata, rappresenta spesso la chiave di successo nell’ affrontare le patologie in genere e che, dunque, la formazione della comunità medica è l’avamposto indispensabile per una corretta individuazione e gestione delle malattie. Avere personale sanitario preparato è di primaria importanza per essere garantiti sul fronte della tutela della salute” – ha concluso l’assessore Fanelli.
“Sensibilizzare sull’argomento e comprendere come diagnosticare e trattare queste malattie rare sono il senso di questo importante corso, ha affermato il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera. I medici dell’Aor San Carlo, grazie a momenti di approfondimento medico e scientifico come questo, assieme a specialisti provenienti da tutta Italia, pongono in essere una rete che coinvolge anche le altre strutture sanitarie della Regione per consolidare l’assistenza offerta ai pazienti affetti dalla malattia di Fabry e da altre malattie rare. La presenza di esperti di elevato livello -ha concluso Spera- dimostra il ruolo sempre più centrale assunto dalla nostra Azienda nel panorama sanitario nazionale e dà l’occasione di creare e rafforzare collaborazioni scientifiche e cliniche per migliorare la qualità delle cure erogate ai pazienti”.
“L’importanza di avere oggi un corso medico e scientifico sulla malattia di Fabry -ha affermato il direttore della Cardiologia, dottor Eugenio Stabile- nasce dai recenti sviluppi della cura della malattia che, se presa efficacemente in tempo, restituisce al paziente una normale speranza di vita. I dati antecedenti alle principali terapie utilizzate per la cura, restituivano, infatti, uno scenario in cui i pazienti affetti da questa malattia, difficilmente superavano i quarantacinque anni di età. Il team multidisciplinare presente nel nosocomio potentino -ha concluso Stabile- eroga normalmente due terapie infusionali e una orale, usufruite dai pazienti in base al loro quadro clinico”.