Di seguito l’intervento rilasciato nella seduta odierna del Consiglio regionale della Basilicata dall’ex assessore regionale e consigliere regionale Franco Cupparo, che si è dimesso a seguito del suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla Sanità Lucana con la disposizione del divieto di dimora a Potenza, poi revocata dal tribunale del Riesame.
Di seguito il testo integrale dell’intervento
Presidente, colleghi,
non riesco a nascondere l’emozione nel pronunciare questo mio breve intervento che volutamente ho scritto proprio per tentare di gestire il mio stato emotivo.
Quest’aula mi evoca profondi ricordi che resteranno sempre nella memoria.
Dal primo giorno che sedevo nei banchi tra i consiglieri, al primo giorno tra i banchi della giunta.
Ricordi di interventi per illustrare provvedimenti a favore delle nostre comunità, delle nostre imprese, della nostra gente.
Ricordi anche di polemiche aspre con alcuni colleghi delle opposizioni, ma, credo, sempre nel rispetto reciproco.
Ed è proprio il rispetto che si deve a quest’aula che è l’istituzione democratica più importante, insieme alla Giunta, della Basilicata, che mi ha indotto a esprimere qualche breve riflessione.
La vicenda giudiziaria mi ha colpito profondamente, prima di tutto come uomo, padre di famiglia.
Ha colpito la mia morale e i mei valori etici, improntati sulla solidarietà sociale, che da sempre, molto prima di questi pochi anni qui in Regione, da sindaco di Francavilla in Sinni e ancora prima da imprenditore, ho sempre custodito gelosamente, con fierezza, a testa alta.
Sono pienamente rispettoso dell’operato dei magistrati e rinnovo la fiducia nel loro lavoro auspicando tempi brevi nell’accertamento dei fatti che mi vengono contestati.
Ma non ho più la serenità per svolgere il mandato politico ed istituzionale che i cittadini mi hanno affidato e che richiede prima di tutto tranquillità d’animo.
Per tutto questo vi chiedo di accettare e ratificare le dimissioni.
Primi fra tutti è ai cittadini che rivolgo il mio più sentito ringraziamento.
Ci sarà il tempo per spiegare e per raccontare tutto quanto è accaduto.
Un ringraziamento caloroso, fraterno, affettuoso al Presidente Bardi al quale mi lega un rapporto che va ben al di là di quello – sancito in questi anni – di leale e convinta collaborazione.
Bardi per me è stato un fratello che già in varie fasi di ripensamento al mio impegno di assessore mi ha aiutato a compiere le scelte più difficili.
Un ringraziamento a voi tutti colleghi e in particolare a quelli che hanno “sopportato” il mio temperamento e il mio carattere – ammetto – non facile.
Mi sia consentito inoltre un vivo ringraziamento ai dirigenti e dipendenti tutti dei Dipartimenti Attività Produttive e Politiche Agricole che hanno contribuito con il proprio lavoro al raggiungimento di significativi risultati. Sono loro, come in generale il personale degli Uffici Regionali, una risorsa importante per la Regione.
Ancora, un riconoscimento alle forze sociali – sindacali, imprenditoriali, associative – che hanno manifestato un atteggiamento collaborativo.
Mi avvio a concludere.
Solo qualche settimana fa ho avuto la possibilità di ospitare a Francavilla la presentazione del libro di Padre Enzo Fortunato “Buongiorno brava gente”.
Mi piace concludere con le sue parole: «Vedete, oggi molte persone ci guardano e giudicano, e invece Gesù guarda le persone per dire loro “Rallegrati, gioisci, io sono con te”. Il Signore ci chiede di essere persone alleate dell’altro», ha detto Padre Enzo.
Le parole di padre Fortunato, specie per chi come me si ispira, da sempre, ai valori francescani da trasferire nella propria vita sono, ancor più in questa tormentata fase della mia vita, un nuovo stimolo ed incoraggiamento ad adoperarsi per gli altri, in particolare a favore di quanti hanno più bisogno.
Come scrive padre Fortunato nel suo libro il Vangelo è la guida per aprire un cantiere dentro noi stessi. Nella misura in cui lavoriamo su noi stessi, lavoriamo per il mondo che ci circonda.
Ed è quello che continuerò a fare nella mia vita.