Il 2 novembre scorso si è tenuta una riunione del Consiglio Direttivo dell’ANSB allargata ai soci per fare il punto della situazione sulla sanità pubblica regionale. Di seguito il report diffuso dalla Presidente Felicia Rasulo.
Dopo ampia discussione e attente valutazioni, sono state condivise le seguenti conclusioni:
1) La situazione della sanità pubblica regionale si è aggravata per l’assenza totale di guida politico-istituzionale della Regione anche a causa di crisi, ormai permanente, della maggioranza politica che governa la Basilicata; situazione aggravatasi con le indagini in corso sulla “sanitopoli” potentina.
2) Inammissibili carenze gestionali e funzionali dei presidi ospedalieri e sanitari interessano tutto il territorio regionale, da Maratea a Melfi.
3) L’assessore regionale alla sanità è politicamente inesistente. La sua sostituzione da parte del Presidente Bardi è doverosa.
4) Ben venga qualsiasi iniziativa a sostegno della sanità pubblica regionale, come quella in atto (presidio permanente presso l’ospedale Madonna delle Grazie a Matera) promossa dai sindacati, che -però, affinché sia credibile- non è opportuno che veda protagonisti, peggio organizzatori, coloro che hanno distrutto la sanità pubblica regionale sotto l’egida politica del centrosinistra; questo perché, come noto, non si può essere contemporaneamente “vittime e carnefici”; correttamente bisogna dare atto che l’attuale dirigenza delle strutture sanitarie ed ospedaliere, di espressione del centrodestra, sebbene insufficiente sotto il profilo funzionale, ha ereditato una sanità pubblica regionale disastrosa.
5) La nomina della Dott.ssa Pulvirenti, direttrice generale ASM, a commissario del CROB di Rionero, rappresenta un gravissimo errore, frutto di inadeguate valutazioni da parte del Presidente Bardi e della sua parte politica. Su tale nomina, stranamente, vi sono state timide prese di posizioni di non condivisione, anche da parte degli organizzatori dell’iniziativa in corso.
6) Non è chiara se la raccolta di firme da parte del “presidio permanente” sia finalizzata a provocare le dimissioni del Presidente e della Giunta Regionale, nel qual caso vi è piena adesione, ovvero è strategica per il raggiungimento di altri obiettivi. Infatti, essendo arcinote le carenze, le disfunzioni, le lunghe liste di attesa per prestazioni specialistiche ecc., non sembra proprio sia necessario raccogliere firme per dimostrare lo “smantellamento della sanità materana” che, invece, vanno raccolte per sollecitare quanto meno la sostituzione dell’Assessore Regionale alla Sanità e delle attuali dirigenze delle Aziende sanitarie.
7) L’ANSB non ritiene di partecipare ad iniziative unitamente ai responsabili delle precedenti gestioni fallimentari della sanità pubblica (il riferimento, ovviamente, non è ai dirigenti di CGIL, CISL e UIL) i quali, per scelte sciagurate, hanno -tra l’altro- smantellato gli storici ospedali di Stigliano e Tricarico chiudendo reparti, laboratori di analisi, oltre a sguarnire i punti di “pronto soccorso”, compreso il servizio del 118.
8) L’ANSB si costituirà parte civile nel processo “sanitopoli” di Potenza affinché sia chiara la posizione dei Lucani i quali “pretendono” che la sanità pubblica regionale funzioni non essendo disponibili, per potersi curare, a continuare ad emigrare verso strutture ospedaliere di altre regioni; soprattutto, non vogliono morire per malasanità.
9) L’ANSB, dialogando con tutti senza farsi strumentalizzare, continuerà a svolgere incisive azioni per il perseguimento dei suoi scopi statutari finalizzati alla tutela della salute e dell’ambiente.