Si è conclusa questa mattina, con il terzo degli incontri programmati e svolti a Melfi, Marsico Nuovo e Potenza, la fase di ascolto e confronto con dirigenti scolatici e amministratori locali, sull’ipotesi di Piano di Dimensionamento scolastico.
Negli incontri, voluti dal Presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano ed a cui hanno partecipato i Consiglieri Provinciali, i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico, Infante e Botte, ed il funzionario del settore dell’Ente, Pasquale Salerno, è emersa ben chiara la consapevolezza delle criticità che un piano triennale di dimensionamento scolastico ha, rispetto a quelli che sono i dati impietosi dello spopolamento e della riduzione della popolazione scolastica.
Giordano aprendo i confronti, ha spiegato come la scelta degli incontri conoscitivi per definire la proposta di dimensionamento che segue le linee guida già condivise, porterà ad una proposta finale che consenta poi al legislatore regionale di varare il piano.
“I tempi – ha rilevato il Presidente – dicono che entro il 15 novembre finiamo le consultazioni;
Entro il 22 inviamo la bozza, che una volta approvata dall’ufficio scolastico ci porta all’approvazione da parte delle Province ed entro il 31 dicembre da parte della Regione.
Sui parametri per il dimensionamento che sono 300 studenti per le aree montane, 500 per quelle non montane, noi non transigiamo, anche guardando ad una idea di presidi scolastici come fonte di vita dei nostri piccoli comuni”.
Il funzionario che ha identificato e definito il piano nella sua interezza, Pasquale Salerno, ha rilevato come il sistema scolastico lucano sia condizionato anche dai trasporti che rendono quasi difficile ed impossibile, l’accorpamento di più sedi in luogo delle pluriclassi. “In dieci anni abbiamo registra per le classi di età di 10 anni 1000 ragazzi in meno che significano una ulteriore riduzione di circa il 20% della popolazione scolastica. Solo 4431 sono stati gli iscritti alla Prima Media quest’anno per un totale di 12526 studenti in meno rispetto a 8 anni fa. La fotografia studentesca ci dice poi che l’area Nord registra una riduzione maggiore di popolazione studentesca. Secondo la Provincia, le pluriclassi devono esistere stante le difficoltà di mobilità verificata la riduzione di iscrizioni e con gli accorgimenti tecnici per consentire anche a distanza una qualità del sistema educativo”.
“Abbiamo quindi bisogno di un protagonismo comune per salvare i presìdi scolastici e sociali – ha aggiunto Giordano – ed è necessaria la concertazione tra Sindaci-Dirigenti scolastici ed in una definizione comune e proseguire la fase di ascolto. Il confronto che si è aperto è positivo e procederemo nella direzione dell’ascolto delle comunità locali confrontandoci con le norme e attendendo le decisioni che il Governo Centrale ci farà in materia. Da lì ripartiremo in futuro per organizzare una seria riflessione sulle decisioni che dovranno assumere”.
Il tema dei trasporti resta nodale, si è detto nei diversi interventi, segnati anche dalla partecipazione a quello di Potenza del rappresentante della Consulta Studentesca, ma nelle linee guida non si riscontrano risposte alle criticità denunciate “anche se proveremo a chiedere di superare le rigidità dei contratti di servizio”, ha chiosato il Presidente Giordano.