“Le complicazioni della rettocolite ulcerosa”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per l’80° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Queste, in genere, insorgono nelle forme gravi di malattia, o diffuse a tutto il colon (rarissime nelle retto-sigmoiditi ulcerose), o che durano da anni, o che sono state trascurate e non curate nel modo opportuno.
Esse consistono in: megacolon tossico, restringimenti del colon, cancro del colon, emorragie profuse.
Il megacolon tossico è una dilatazione acuta del colon che assume un diametro superiore ai 6 cm. Avviene fortunatamente in una percentuale molto bassa, che non supera lo 0,5% dei pazienti affetti da RCU, e nelle forme severe di RCU in cui l’infiammazione si estende a tutta la parete del colon con perdita del tono e della normale peristalsi, cioè dei movimenti, per cui il viscere si dilata per l’accumulo al suo interno di gas, di liquidi, di elettroliti. Se il megacolon tossico non viene trattato adeguatamente e in tempo, la dilatazione si accentua sino alla perforazione per rottura del colon. Spesso le cause scatenanti sono una perdita grave di elettroliti con la diarrea, in particolare il potassio, oppure l’uso e l’abuso di farmaci antispastici usati per sedare il dolore da contrazione. Il paziente è in uno stato di prostrazione e debilitazione, con intensi dolori diffusi a tutto l’addome che appare rigonfiato a dismisura, aumento della frequenza cardiaca, calo della pressione arteriosa, febbre. Spesso la diarrea non è intensa per mancata propulsione da parte del colon, oppure può essere modesta, o consistente in modeste perdite spontanee di materiale muco-ematico-purulento per incontinenza dello sfintere anale. Ovviamente in queste condizioni il paziente deve essere ospedalizzato per opportuna terapia, che inizialmente è medica (elettroliti, liquidi, cortisone, antibiotici, decompressione dell’apparato digerente con sondino naso-gastrico e sonda rettale). A proposito di quest’ultima deve essere di materiale morbido, inserita con estrema delicatezza e posizionata pochi centimetri al di sopra dell’ampolla rettale, questo per evitare la perforazione del retto la cui parete è estremamente fragile. Un sondino rettale sarà estremamente utile nello svuotare il colon dai liquidi e dal gas accumulati che sono, come già detto, la causa della distensione. Se la terapia medica è attuata correttamente il 50% dei casi di megacolon tossico si risolvono solo con questa, l’altro 50% deve essere operato con urgenza specie perché la metà di questi pazienti ha una perforazione del colon. L’intervento, purtroppo, consiste nell’asportare tutto il colon con abboccamento del piccolo intestino direttamente all’ano.
Un’altra complicazione che si ha in circa il 5% dei pazienti con RCU è il restringimento del colon, spesso nella parte sinistra del viscere, a causa dell’infiammazione e dell’ispessimento della parete, ma il gastroenterologo che esegue la colonscopia e trova un tratto ristretto, devesempre escludere un restringimento a causa di un tumorein quanto questa è la causa più frequente dei restringimenti del colon.
Una complicazione molto seria è il tumore del colon che può insorgere nel corso delle RCU inveterate. La sua comparsa dipende dalla durata della malattia e dall’estensione; dopo i 10 anni di malattia, in genere, la possibilità della sua comparsa cresce di uno 0,5-1% all’anno. Si valuta che dopo 20 anni di malattia il rischio sia del 7-10 % e del 30% dopo 35 anni. Un dato incoraggiante sta nel fatto che se la RCU viene seguita e curata adeguatamente durante tutto il suo decorso, le percentuali dei pazienti che sviluppano un tumore calano drasticamente. Infatti i protocolli consigliano una colonscopia con eventuali biopsie sulle aree sospette ogni 1-2 anni nei pazienti che hanno una RCU da 10 anni, anche se sono in fase di remissione. Il carcinoma del colon insorge su aree in cui l’infiammazione comporta un’alterazione dell’aspetto cellulare, che viene definita displasia che può essere di basso grado o di alto grado o con già presenti cellule maligne (ovviamente ciò va definito in corso di colonscopia con biopsie); in tutti questi casi, anche nella displasia di basso grado, è assolutamente indicata l’asportazione chirurgica di tutto il colon, non solo del tratto di colon che presenta le alterazioni cellulari, perché il rischio che si formino altri focolai è alto, e anche per altri motivi più tecnici.
Infine anche l’emorragia profusa con anemizzazione severa è un’altra complicazione della RCU, si presenta come diarrea intensa, frequentecon abbondante perdita di sangue, in genere si ha nelle forme gravi che non rispondono ad alcuna delle terapie mediche a nostra disposizione. Anche in questi casi la terapia sarà chirurgica e consisterà nella asportazione di tutto il colon con abbocco del piccolo intestino direttamente a livello anale.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it