Martedì 15 novembre 2022, dalle ore 15:30, presso il Campus universitario di Matera in via Lanera 20 l’artista Segio Racanati terrà la lezione “Margine e dis-identificazione nel villaggio post-globale.La multidisciplinarietà come dispositivo critico del nostro tempo-spazio”.
L’incontro è promosso nell’ambito dei corsi di Storia dell’Architettura contemporanea e di Storia del Paesaggio tenuti da Francesco Maggiore presso l’Università degli Studi della Basilicata e si pone come il primo di una nuova serie di incontri tematici, dedicati a discipline complementari per l’architettura e per il paesaggio, legate al “Sistema dell’Arte”, quali musica, letteratura, danza, fotografia, teatro, moda, design, cinema.
Sergio Racanati illustrerà la propria ricerca attinente alle declinazioni di margine e alle forme di dis-identificazione all’interno del villaggio post-globale con l’utilizzo di dispositivi e formalizzazioni differenti. L’indagine si sviluppa all’interno della moltitudine di relazioni, idee ed esperienze volte a generare connessioni con il materiale fragile dell’umanità, affrontando la questione degli spazi del sensibile, dei processi comuni e comunitari. In questo quadro la pratica guarda alla sfera pubblica e agli immaginari collettivi come luoghi di indagine privilegiati. Alla base di questa ricerca vi è un interesse per le scienze sociali, per gli eventi storici, per la cultura popolare e la cultura di massa, visti attraverso una lente quasi etnografica. Il risultato dei suoi progetti è la creazione di spazi multidisciplinari, piattaforme di pensiero, modelli di pratiche antagoniste e spazi per nuove comunità.
L’iniziativa, coordinata da Adriano Giovanni Calvani e Riccardo Ratti, è realizzata in forza della Convenzione Quadro sottoscritta nel febbraio 2021 tra l’Università degli Studi della Basilicata e la Fondazione Gianfranco Dioguardi finalizzata alla promozione e sviluppo di attività divulgative, espositive, editoriali e di ricerca scientifica.
Sergio Racanati partecipa attualmente al public program della ruruhaus di dOCUMENTA XV a cura del collettivo Ruangrupa. Con il progetto site specific “Per una possibile anatomia dei saperi” ha di recente partecipato a Cantiere-evento di Fondazione Dioguardi presso l’ex Biblioteca Nazionale dell’Ateneo di Bari. Nel 2021 ha esposto presso Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea a Matera, con l’installazione ambientale “To futureless memory – possibilità di un monumento”. È vincitore del bando Italian Council XI edizione 2022 (ambito 3, sviluppo talenti) della Direzione generale arte contemporanea del Ministero della cultura.
Nel 2013 è insignito del premio MUVIN UP, promosso del GAI – Associazione Giovani Artisti Italiani e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il quale partecipa alla residenza artistica presso Edge Zones Foundation a Miami. Sempre nel 2013 ottiene il premio per la sezione “Performance Art” alla Biennale di New York co-curata da Vjitaly Patsyukov e Lu Hao.
Ha all’attivo diverse mostre nazionali ed internazionali, fra cui: “NA NA N FRASTEIR” a cura di Paola Ugolini, presso AlbumArte, Roma, 2021; “Imagining New Eurasia Project” presso The Asia Culture Center, Gwangju, Repubblica di Corea, 2015; “Multinatural Histories” a cura di Marcus Owens e Olivier Sourel, prodotto da Gsd_Non Human della Harvard Graduate School Harvard e Museum of Natural History.
Partecipa anche alla Biennale del Mediterraneo nel 2012; l’anno successivo è alla 7^ Berlin Biennal nell’ambito del progetto “Preoccupied” presso il KW Institute for Contemporary Art, Berlino; prende parte anche alla Bienal del Fin del Mundo presso Mar del Plata.
Ha lavorato all’interno di progetti di arte pubblica fra si segnala il progetto “ZIP” vincitore del bando Creative Living Lab del MiBACT, a cura di Giusy Caroppo e realizzato a Barletta.