Salvatore Fanelli (Fismic-Confsal). “La Commissione Europea ha presentato la sua proposta di normativa Euro 7, applicabile (se confermata nel corso dell’iter di approvazione definitiva) dal 1° luglio 2025 per auto e furgoni e dal 1° luglio 2027 per i mezzi pesanti.
L’obiettivo è quello di abbattere per il 2035 le emissioni NOx del 35% per l’euro 7 e del 56% per l’Euro 6. Il particolato da tubo di scappamento sarà ridotto del 13% da auto e furgoni, del 39% da bus e camion e il particolato dai freni sarà ridotto invece del 27%.
Questo genera, non pochi dubbi e dirotta risorse che potrebbero essere impegnata in maniera diversa, visto il momento delicato del comparto.
Aver segnato la fine del motore termico, in modo frettoloso e poco pragmatico, non ha fatto altro che indebolire il sistema e creare disoccupazione.
Il settore Automotive in Italia è in sofferenza. In Basilicata lo abbiamo detto più volte, siamo stati i primi a dire che, inevitabilmente, il motore green avrebbe generato disoccupazione.
Per concludere, il risultato sarà che, la normativa Euro 7, forse l’ultima per i motori termici, sarà forse meno rigida del previsto ma, comunque, stringente abbastanza da richiedere ingenti investimenti.
I costi di progettazione e sviluppo dei nuovi motori a combustibile interno rischiano di essere troppo alti per essere sostenibili, considerato che avranno una vita di mercato di pochi anni. La nostra missione è quella di salvaguardare l’ambiente e tutelare il lavoro, ad oggi tutto sembra sbilanciato solo verso la prima a discapito dei lavoratori.
Il giusto compromesso è possibile, basta non ragionare a spot e darsi obiettivi seri e raggiungibili nell’interesse di tutti”.