Ancora una volta si interviene nella disciplina del Superbonus senza la necessaria ponderazione e sulla scorta dell’urgenza, producendo uno stato di disorientamento negli operatori, soprattutto a causa di misure che non razionalizzano l’intervento in modo strutturale. Accanto alla positiva valutazione della proroga concessa per il completamento dei lavori per le unifamiliari, che si auspica venga ulteriormente ampliata, si interviene sui condomìni riducendo la percentuale di aiuto al 90% e introducendo una inspiegabile tagliola legata alla presentazione della CILA. In tal modo si vanificano mesi di lavoro che hanno portato alla conclusione di contratti o alla definizione di accordi propedeutici all’avvio degli interventi. E’ questa la posizione di Anaepa (Associazione nazionale artigiani dell’edilizia) aderente a Confartigianato. Le preoccupazioni per la nuova situazione “piena di incognite” sono condivise da Rosa Gentile, dirigente nazionale e presidente di Confartigianato Matera, ricordando che secondo i dati Enea-Ministero della Transizione ecologica, a fine settembre in Basilicata erano state depositate circa 3.400 asseverazioni riguardanti il Superbonus, un valore pari a oltre il triplo di quello registrato l’anno precedente. L’importo totale degli investimenti ammessi a detrazione è stato pari a oltre 700 milioni di euro e l’importo medio è risultato pari a circa 220.000 euro, superiore alla media italiana (167.000). I dati emersi dal convegno Anaepa di Padova del 5 novembre scorso mostrano come il Superbonus abbia trainato l’economia italiana nel post-Covid. Al 30 settembre 2022 gli interventi finanziati con il 110 cumulano investimenti ammessi a detrazione per 51,2 miliardi di euro. In particolare, 35,3 miliardi di euro sono gli investimenti ammessi a detrazione per lavori conclusi, con una attivazione rilevante sulla crescita del settore. Peraltro – evidenzia Gentile – nessuna soluzione viene offerta per ovviare al problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali denunciato da tempo da Confartigianato e ribadito da ANAEPA. Una situazione che si ripercuote in maniera più forte sulle ditte edili artigiane (poco più di un migliaio nel Materano) che non riescono a fronte a liquidità e incremento materie prime. Bisogna semplificare il meccanismo di cessione del credito, altrimenti l’effetto positivo creato dal 110 rischia di svanire. Effetto che contribuisce sia alle politiche green, in quanto riqualifica il patrimonio edilizio esistente, sia al risparmio energetico. Ricordiamoci che per effetto dei rincari di luce e gas, le famiglie spenderanno circa 2.000 euro in più quest’anno in bolletta (proiezione dell’Ufficio Studi Confartigianato).