Andrea Giordano (PD Avigliano): “Il valzer di cariche assessorili non rende merito alla storia della politica aviglianese”. Di seguito la nota integrale.
Ciò che è avvenuto nelle scorse ore nell’amministrazione comunale aviglianese è paradossale, a tratti presenta dei contorni kafkiani. Abbiamo assistito nelle ultime settimane ad una vera e propria resa dei conti nella maggioranza. Prima il sindaco annulla la giunta e di lì a poco ne nomina una nuova; il suo vicesindaco gli impone di tornare indietro e ripristinare la giunta precedente, con la celata minaccia di far cadere l’intero consiglio comunale, visti i numeri dei consiglieri di maggioranza che lui “rappresenta”. Numeri che adesso risultano chiari, vista la formazione di un nuovo Gruppo Misto all’interno della maggioranza comunale. Non riusciamo poi a capire come sia possibile approcciarsi nel concreto alle deleghe comunali se le stesse vengono prima date, poi revocate e consegnate a qualcun altro, poi ripristinate…e poi non sappiamo ancora cos’altro succederà…
Viene quindi da chiedersi se è finita qui e se adesso si comincerà a pensare soltanto gli interessi dei cittadini aviglianesi, o se dobbiamo aspettarci nuovi colpi ad effetto in questo teatrino chiaramente messo in campo per litigi di potere e posizionamenti personali.
Siamo però sicuri che le uniche considerazioni che occorrerebbe fare rispetto agli “eventi socio-politici degli ultimi due anni, manifestatisi a livello nazionale e internazionale” dovrebbero focalizzarsi sulla povertà che aumenta tra i nostri concittadini, sul dramma delle attività produttive che chiudono per via dell’aumento dei prezzi dell’energia e della galoppante inflazione che ne consegue. Inflazione che colpisce duramente e allo stesso modo anche i cittadini più deboli, che si aspetterebbero, da parte dell’amministrazione comunale, l’attivazione di misure utili a lenire i disagi economici che sono costretti ad affrontare tutti i giorni. Cosa che invece non sta avvenendo.
Per non parlare del rilancio che occorrerebbe dare alle azioni ordinarie, con lavori pubblici da tempo all’attenzione del comune, ad oggi bloccati o che vanno avanti a rilento, le cui tempistiche continuano ad estendersi con enormi disagi sulla popolazione.
Il faro che occorrerebbe seguire è il concreto rilancio del nostro comune, e non la distribuzione dei pesi e delle cariche all’interno della maggioranza. Rilancio che non può non passare attraverso una seria, partecipata e condivisa programmazione sul futuro dei nostri territori, sulla destinazione che si vuol dare alle diverse aree del nostro comune. Discussione che ad oggi, ad oltre un anno dal lancio del PNRR, non è mai iniziata.
Non vi sono stati confronti tra la gente, tra le associazioni, tra gli imprenditori, né mai si è avviato una discussione seria e permanente in consiglio comunale, l’assise massima che dovrebbe ridisegnare il ruolo e gli obiettivi di sviluppo economico, sociale e culturale del comune di Avigliano per i prossimi decenni.
Non occorre ricordare che il PNRR rappresenta un’occasione unica, di portata storica per le risorse messe in campo, che occorrerebbe dirottare in maniera massiccia all’interno del nostro comune. A poco servono gli sporadici finanziamenti che si riescono ad intercettare, su una misura piuttosto che su un’altra, senza una seria e corposa programmazione di base. Non può bastare questo per il rilancio di un comune della portata di Avigliano.
Constatiamo invece che le deleghe alla Programmazione Finanziaria e PNRR e quelle relative alla Transizione ecologica e digitale non sono state nemmeno riassegnate. Vogliamo sperare che le stesse saranno esercitate dal Sindaco, o che verranno riassegnate, e non che siano andate a finire nel dimenticatoio, lasciate da parte tra il ripescaggio di un assessore e la defenestrazione di qualche altro.