Questa mattina il Prefetto di Matera, Sante Copponi, ha presieduto una riunione al fine di un confronto sulla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro in questa provincia.
Alla riunione hanno partecipato: il Direttore provinciale INPS; il Direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Potenza-Matera; il Responsabile della sede INAIL di Matera; il Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro dell’ASM; il Presidente di Confindustria Basilicata; il Direttore di CONFAPI; il Direttore di Coldiretti; il segretario dell’UGL.
In introduzione, il Prefetto ha evidenziato che lo scopo del confronto odierno, che fa seguito ad un preliminare incontro del 29 giugno scorso, è quello di individuare, partendo dall’analisi del contesto territoriale, iniziative e attività concrete e condivise per accrescere la sicurezza sui luoghi di lavoro e salvaguardare i lavoratori e le aziende.
Nel corso dell’incontro sono state analizzate le criticità specifiche del territorio ed è stato evidenziato, dagli organi deputati alla vigilanza e al controllo, che le violazioni maggiori si riscontrano nel settore dell’edilizia, dove peraltro si regista il maggior numero di infortuni sul lavoro derivanti, principalmente, da cadute dall’altro e da movimentazione di carichi pesanti. I dati al 30 settembre scorso, è stato rimarcato dall’ITL, evidenziano irregolarità nel settore in questione quasi prossime al 100%, ciò anche in considerazione dell’incremento esponenziale di cantieri sul territorio per effetto delle agevolazioni fiscali del Superbonus.
Le violazioni sono molteplici: si va dalle irregolarità nella redazione o nel mancato aggiornamento del DVR (Documento Valutazione dei Rischi), alla carenza di formazione delle figure preposte alla sicurezza nei luoghi di lavoro e di informazione ai lavoratori, allo scarso utilizzo dei DPI (Dispositivi di protezione Individuale).
Altro settore particolarmente delicato e critico è quello dell’agricoltura, dove gli infortuni più gravi derivano dall’uso scorretto di mezzi agricoli, spesso vetusti, e di attrezzature non idonee.
A tale proposito, la rappresentante dell’INAIL, dopo aver sintetizzato i dati degli infortuni dell’anno in corso, che purtroppo fanno registrare un incremento percentuale pari all’8,41% rispetto allo scorso anno, ha rammentato che tra le attività svolte dall’Istituto a sostegno delle imprese che investono in sicurezza vi è l’Avviso pubblico ISI 2021, finalizzato a incentivare le imprese per realizzare progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore agricolo, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro.
Altra attività in corso dell’INAL è l’Avviso pubblico formazione 2022, per finanziare la realizzazione ed erogazione di interventi formativi tematici a contenuto prevenzionale.
In merito all’attività di prevenzione, anche le Associazioni datoriali e sindacali presenti, che hanno confermato massima collaborazione e impegno, hanno rimarcato l’importanza della formazione per accrescere la cultura della sicurezza, che è ancora carente, e che dovrebbe partire sin dalle scuole per formare i giovani che rappresentano il futuro del mondo del lavoro.
Al termine di un ampio e costruttivo confronto, il Prefetto ha delineato un quadro di interventi e attività da svolgere.
In merito all’educazione alla sicurezza, il Prefetto ha riferito che è stato sottoscritto, il 30 giugno scorso, con alcuni Comuni della Provincia, un “Patto per la Sicurezza Urbana”, nel cui ambito è stato istituito un Tavolo tecnico specifico per attività nelle scuole. In tale contesto, sarà inserito anche l’argomento della “Sicurezza sui luoghi di lavoro” per sensibilizzare i giovani su tale problematica.
Un secondo strumento di prevenzione potrà essere il “Protocollo d’Intesa ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa e dei fenomeni corruttivi nell’ambito degli appalti”. Si tratta di un strumento, in funzione antimafia e anticorruzione che contempla anche l’aspetto della sicurezza sul lavoro e che comporta una serie di adempimenti obbligatori stringenti per le imprese aggiudicatarie dei lavori.
Un altro aspetto importante, ha aggiunto il Prefetto, è quello del monitoraggio e del controllo. E’ fondamentale capire quali siano, in maniera puntuale, le tipologie delle violazioni che si riscontrano per poter individuare le cause e, quindi, azioni concrete. Per tale obiettivo, il Prefetto ha riferito che sarà valutata la possibilità di istituire un database specifico, da poter aggiornare costantemente e da mettere a fattor comune.
L’attività di controllo, altrettanto fondamentale, continuerà ad essere svolta dagli organi a ciò deputati poiché oltre a fungere da deterrente si pone anche quale attività di supporto alle imprese.
In conclusione, il Prefetto, preso atto della disponibilità e della condivisione delle proposte formulate, ha comunicato che da oggi nasce un nuovo organismo, la “Conferenza permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”, che, quale luogo di analisi e propositivo di azioni concrete, si riunirà con cadenza trimestrale o quadrimestrale, nell’obiettivo di monitorare le situazioni presenti sul territorio, previa acquisizione dei dati e successiva gestione degli stessi, per individuare interventi mirati, nella consapevolezza che la sicurezza sul lavoro costituisce un valore aggiunto e non un costo.
Ugl Matera ha partecipato alla conferenza provinciale in Prefettura per la sicurezza sul lavoro. Di seguto la nota inviata dall’Ugl a margine dell’incontro.
“E’ urgente garantire più sicurezza e tutele ai lavoratori. La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta per il Governo. Oggi non è più il tempo di chiedersi come, quando, perché: bisogna agire e basta facendo rispettare norme e regole che già esistono. Basta applicarle, premiare le aziende che le fanno rispettare, sanzionare quelle che fanno i ‘fuorilegge'”.
Sicurezza sui luoghi di lavoro, nasce nella Prefettura a Matera la conferenza provinciale per la sicurezza sul lavoro e tale argomento è stato oggetto di discussione dove hanno partecipato: il Direttore provinciale INPS; il Direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Potenza-Matera; il Responsabile della sede INAIL di Matera; il Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro dell’ASM; il Presidente di Confindustria Basilicata; il Direttore di CONFAPI; il Direttore di Coldiretti; il Segretario Provinciale dell’UGL Matera, Pino Giordano.
Secondo Giordano molto duro nel suo intervento, “basta ripetere che il fattore ‘sicurezza sul lavoro’ necessita di maggiori investimenti volti ad ottenere sviluppo ed innovazione in tal senso, soprattutto a causa delle notizie di infortunio sul lavoro che provengono dal territorio materano. Nella riflessione sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro manca ancora un preciso inquadramento teorico dell’obbligo di formazione e addestramento posto a carico del datore di lavoro, diretto a fornire conoscenze e competenze prevenzionistiche ai soggetti protetti, anzitutto i lavoratori, nonché gli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale. L’Ugl – continua Giordano – dice di lavorare per il “benessere” dell’individuo essendo quest’ultima la base per affrontare e debellare il problema. Dobbiamo essere davvero riconoscenti al Prefetto ed al Presidente Regionale di Confindustria dott. Francesco Somma – aggiunge Giordano – per aver ancora una volta sottolineato che occorre una svolta delle istituzioni per fermare gli incidenti sul lavoro, una piaga sociale grave e inaccettabile. Dobbiamo lavorare con costanza e determinazione perché continua senza tregua l’intollerabile strage dei lavoratori e il rapporto Inail lo conferma. E ad ogni evento infortunistico è assolutamente inaccettabile, tuttavia, parlare di fatalità di fronte all’incidente sul luogo di lavoro. Urge un piano nazionale sulla sicurezza dei lavoratori diretto a rafforzare i controlli attraverso un maggior coordinamento delle banche dati. È fondamentale, inoltre, incrementare gli investimenti destinati alla formazione sulla sicurezza. Possiamo, dobbiamo farlo non dimenticando che l’Ugl è da tempo nel rivendicare in tutte le sedi e in tutto il territorio nazionale la centralità del lavoro. Pertanto – conclude Giordano -, come sindacato Ugl, trasferendo i saluti del Segretario Generale Ugl, Paolo Capone al Prefetto di Matera dott. Sante Copponi, anche dal nostro territorio siamo disponibili a qualsiasi iniziativa unitaria che si voglia mettere in atto affinché ci sia massima consapevolezza che è importante ‘Lavorare per vivere’, tema che la nostra Ugl ha fatto capillare sensibilizzazione sul fenomeno delle morti bianche e per ribadire, sempre, ‘basta morti sul lavoro'”.