I lavoratori della sanità privata e della Polimedica di Melfi, impresa privata accreditata del settore sanitario, che attualmente ha dichiarato lo stato di crisi, da tempo hanno proclamato lo stato di agitazione ed a breve non percepiranno più gli stipendi. Ad oggi, infatti, nonostante le tante rimostranze e le proteste, non sono state erogate le risorse economiche alle strutture private accreditate, da parte della Regione Basilicata compreso alla stessa Polimedica che non rischia concretamente di non poter più garantire l’erogazione di prestazioni a carico del SSN.I lavoratori hanno comunicato che, oltre al taglio degli stipendi che subiranno nelle prossime ore, saranno costretti ad annullare tutti gli appuntamenti già presi ed anche a non accettare più le prenotazioni.
Il problema interessa sia i cittadini che i lavoratori con conseguenze veramente drammatiche.La UIL FPL lancia un appello a tutte le forze politiche a non lasciare sole queste persone e ad occuparsi di questi problemi reali che toccano la carne viva della gente.
La UIL FPL, inoltre, comunica che saranno presenti alla manifestazione regionale, a Potenza,del prossimo 19 Novembre “Sanità se non la curi non ti cura” al fine di sensibilizzare la politica su questi temi seri che riguardano il diritto al lavoro ed il diritto alla salute dei cittadini lucani.La vicenda ormai ha assunto anche carattere mediatico atteso che i principali quotidiani regionali, nei giorni scorsi, si sono occupati della questione.La scrivente O.S, nel sostenere lo stato di agitazione del personale della Polimedica di Melfi, ha chiesto da tempo un intervento urgentissimo a sua eccellenza il prefetto, al fine di convocare tutte le parti in causa compresa la Regione Basilicata, come rappresentante del Governo, ad avviare le misure di conciliazione previste dall’articolo, 2 comma 2, ex legge 146/1990 e 83/2000.