“Premio Bandiera Verde Agricoltura Agri-culture” consegnato alla Comunità del Cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Area Sud della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Il “Premio Bandiera Verde Agricoltura Agri-culture” è stato assegnato ieri alla Comunità del Cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Area Sud della Basilicata. Alla cerimonia che si è svolta a Roma, presso il Campidoglio, Sala Protomoteca, hanno preso parte il presidente della Comunità del Cibo Annibale Formica, i presidenti nazionale Fini e regionale Lorusso della Cia-Agricoltori. Il “Premio Bandiera Verde Agricoltura” – ha spiegato Fini – è una “iniziativa promossa dalla Cia – Agricoltori Italiani, attraverso la quale si intendono premiare aziende agricole, enti locali, associazioni, comuni, scuole e personalità che si sono particolarmente distinti nelle azioni e politiche svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, dello sviluppo territoriale, nonché di progetti didattici e di welfare relativi ad una migliore conoscenza del mondo agricolo, alla tutela dell’ambiente, della storia e dell’economia delle aree rurali”. Il riconoscimento, secondo il giudizio del Comitato esaminatore del Premio, è motivato dall’impegno della Comunità del Cibo nel mettere “al centro del proprio progetto la valorizzazione del legame tra agricoltura e tradizioni culturali locali”.
La Comunità del Cibo e della Biodiversità dell’Area Sud della Basilicata, istituita, ai sensi dell’art.13 della legge n.194/2015, con l’Accordo sottoscritto a Rotonda, il 26.11.2016, dai 20 soci promotori, ha avviato le sue attività nell’Assemblea, del 16.05.2017, con la nomina del Presidente e del Comitato Operativo e l’approvazione del primo programma di obiettivi da perseguire. Le finalità istitutive, sulla base delle quali sono state promosse le iniziative, sono: a) la conservazione della integrità del territorio rurale, b) la tutela e la valorizzazione del patrimonio agroalimentare, c) il rafforzamento del legame con il territorio, d) la protezione dell’ambiente, e) il rispetto delle culture e delle tradizioni locali, f) la promozione di una gastronomia fondata sulla tutela della biodiversità. Gli “agricoltori custodi” – evidenzia il presidente Formica – sono stati i protagonisti e il riferimento costante di un’azione di promozione degli interessi collettivi, di animazione territoriale e di creazione di una rete di soggetti fortemente legati al territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale, che svolgono un ruolo attivo nel sistema della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare e del cibo locale. Le attività svolte e le esperienze maturate hanno consentito alla Comunità di meritare, insieme alla visibilità, alla riconoscibilità e alla credibilità, l’apprezzamento e il riconoscimento di “buona pratica” di molte istituzioni e, oggi, il “Premio Bandiera Verde Agricoltura” della Cia- Agricoltori Italiani.