Si svolgerà il 20 e 21 novembre a Matera, con inizio alle 8.30. presso l’Ospedale Madonna delle Grazie il corso di aggiornamento sul tema “ Neoplasie e urgenze toraciche’’. L’evento è organizzato dall’Unita’ Operativa di Radiologia Diagnostica e Interventistica di Matera diretta dal Dr. Michele Nardella. L’attività formativa è destinata a 80 medici nelle discipline di radiologia e pneumologia, Nel programma dei lavori, aperti dai saluti del direttore generale della Asm Vito Gaudiano e dal direttore sanitario dell’ospedale di Matera Orazio Pennelli, saranno trattati i temi relativi alle neoplasie polmonari (semeiotica, raggi x, tac e risonanza magnetica, staging e follow-up morfologico), sul modulo polmonare (caratterizzazione con imaging integrato, protocolli di follow-up), tumore del mediastino e della pleura, il ruolo della Pet-Tc nelle neoplasie toraciche, le urgenze traumatiche (parenchima polmonare, vie aeree e parete toracica) e radiologia interventistica nelle urgenze polmonari, Nella seconda giornata saranno trattati i temi relativi alle urgenze traumatiche (aorta, esofago e diaframma), le urgenze non traumatiche : embolia polmonare, patologia aortica acuta). Tra i relatori figurano i professori Romeo Canini di Roma, Tommaso Pirronti di Roma e Cesare Fava di Torino, i dottori Francesco Molinari di Roma, Michele Nardella di Matera, Roberto Dore di Pavia, Giancarlo Cortese di Biella.Il convegno è accreditato presso la sezione Ecm del Ministero della Salute per la definizione dei crediti formativi, nelle discipline di radiologia e pneumologia. L’iniziativa è patrocinata dall’Azienda sanitaria di Matera, dalla Provincia di Matera e dalla Società italiana di Radiologia Medica. A corredo dei temi che saranno affrontati valgano alcuni dati sulla incidenza , diffusione e trattazione delle neoplasie.
Il carcinoma broncogeno rappresenta la principale causa di morte per neoplasia nel mondo occidentale (32 per cento per il sesso maschile, 25 per cento per quello femminile). In Italia si calcola che ogni anno si ammalino di questa neoplasia oltre 28.000 persone e che altrettanti siano i decessi, vale a dire il 20 per cento di tutte le morti per cancro del nostro Paese. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istituto Superiore di Sanità, il più alto indice di mortalità per tumore del polmone si registra in Friuli Venezia Giulia, seguito nell’ordine da Liguria, Valle d’Aosta,Emilia Romagna e Veneto. Seguono Toscana, Piemonte, Lombardia, Lazio, Umbria, Marche, Trentino Alto Adige, Campania, Sardegna, Abruzzo, Puglia e Sicilia. Agli ultimi posti la Calabria, la Basilicata e il Molise La prognosi dipende da quanto velocemente il tumore si diffonde, a partire da quando è stato diagnosticato la prima volta. Se il tumore del polmone “non a piccole cellule“ viene identificato prima che si sia propagato in altri organi la percentuale di sopravvivenza a 5 anni è circa del 50 per cento. Tuttavia l’assenza di sintomi, generalmente,impedisce l’identificazione a uno stadio così precoce. Globalmente la percentuale di sopravvivenza a 5 anni (la proporzione di pazienti vivi 5 anni dopo la diagnosi) si aggira intorno al 15 per cento.
Poiché la resezione chirurgica costituisce ancora oggi l’unica possibilità di trattamento “potenzialmente curativo” e di sopravvivenza a lungo termine, il principale obiettivo della “stadiazione” ( l’insieme degli esami effettuati per determinare l’estensione di un tumore e delle sue metastasi ) è identificare correttamente i pazienti operabili. La diagnosi precoce e la stadiazione clinica del cancro polmonare sono affidate alle metodologie radiologiche.
In senso stretto esse hanno il compito di individuare la lesione, sospettarne la malignità, raccogliere i dati per una corretta stadiazione secondo il sistema TNM. Quest’ultima è necessaria per una adeguata impostazione terapeutica ed una valutazione prognostica realistica. Scopo del corso è fornire , alla luce delle nuove metodiche di immaging ( RM, TC), le linee guida più aggiornate circa la diagnosi e la stadiazione del tumore polmonare. Nel corso dei lavori si affronterà, inoltre, il ruolo della diagnostica per immagini nella delicata gestione delle urgenze traumatiche e non traumatiche del torace. La corretta conoscenza dell’iter diagnostico appropriato, la semeiotica radiologica e la conseguente diagnosi differenziale risultano fondamentali nella corretta valutazione del paziente acuto.