Tra le iniziative più originali della settima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che si concluderà domenica 20 novembre, a Palazzo Italia Bucarest, quartiere generale dell’Associazione Italiana Cuochi, presieduta dalla lucana Enza Barbaro, gli incontri con i giovani ai quali proporre la cucina mediterranea e tenere dimostrazioni sulla preparazione dei nostri piatti tipici. Il tema portante della manifestazione di questo anno è: “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”. Sono giorni ricchi di eventi quelli che si svolgono dal14 al 20 novembre 2022, durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’appuntamento annuale creato per la valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità e il Made in Italy agroalimentare nel mondo, attraverso un programma di promozione condiviso e coordinato dalle linee guida indicate dal Ministero degli Esteri. Un progetto nato nel luglio 2015, in seguito al protocollo d’intesa sottoscritto tra MAECI, MIPAAF e MIUR il 15 marzo 2016, per conto del governo italiano, presieduto dalla Farnesina, che nel corso degli anni ha messo a segno oltre 8000 appuntamenti e iniziative organizzate da ambasciate, consolati, istituti di cultura e uffici Ice in più di 100 Paesi. Fenomenale strumento di valorizzazione e diffusione della nostra enogastronomia, dei prodotti, della cultura, delle sue tradizioni e delle interpretazioni più contemporanee, con ricadute positive sulle esportazioni, il turismo e l’internazionalizzazione.
Intendiamo dare giusto valore, merito e rispetto alla cucina italiana e nello specifico lucana di conseguenza – spiega Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia Bucarest – a tutti gli operatori che in Italia e nel Mondo si adoperano per la qualità, dalla terra alla tavola. Questo – aggiunge – soprattutto per contrastare la contraffazione dei nostri prodotti migliori. Si stima che nel mondo in due piatti su tre ci siano ingredienti Made in Italy taroccati, così come è frequente la rivisitazione di ricette tradizionali che nulla hanno a che fare con quelle originali.
Tra gli obiettivi della “settimana”, far conoscere le produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata; valorizzare il saper fare italiano; diffondere i valori unici della Dieta Mediterranea; presentare l’offerta formativa del nostro Paese nel settore enogastronomico; rafforzare la presenza della cucina italiana all’estero anche attraverso le attività di specializzazione dei giovani cuochi e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; infine promuovere i “percorsi del gusto” in Italia per i turisti.