Il Capogruppo e consigliere comunale PD, Alba Carmine in una nota interviene sulla vicenda che riguarda il regolamento che disciplina i vincoli sugli alloggi delle aree Peep di Matera, regolamento che doveva essere discusso per la sua approvazione nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Matera ma che è stato ritirato prima dell’avvio dei lavori. Di seguito la nota integrale.
Ancora una volta l’Amministrazione guidata dal Sindaco Bennardi ha dato prova di superficialità ed incapacità amministrativa, procedendo dapprima a porre all’ordine del giorno del Consiglio Comunale dello scorso 18 novembre la delibera contenente le modifiche al regolamento comunale per lo scioglimento dei vincoli delle aree PEEP della città, nella convinzione di approvarla senza particolari intoppi. Si sono utilizzati pretesti procedurali pur di non fare emergere che le decisioni assunte risultano in contrasto con le recenti sentenze, sia della Corte Costituzionale che della Corte di Cassazione a Sezioni Unite.
Il Sindaco Bennardi ha altresì sottovalutato che, la questione assume una enorme rilevanza attesa la consistente diffusione delle abitazioni eseguite in aree PEEP della città nel corso degli ultimi decenni con l’obiettivo di attuare politiche abitative di accesso alla casa a prezzi inferiori a quelli di mercato, consentendo anche alle famiglie meno abbienti della nostra comunità di realizzare un proprio alloggio, le quali non meritano di subire le penalizzazioni proposte dall’Amministrazione comunale dopo aver sostenuto rilevanti sacrifici economici.
Spero vivamente che la compagine a guida 5Stelle del Comune di Matera abbia effettivamente compreso che non è possibile procedere alle modifiche dei regolamenti PEEP al pari di un semplice adempimento amministrativo anche perché la normativa inerente l’edilizia economica convenzionata è sempre stata (ed è tuttora) sottoposta a continui interventi legislativi e giurisprudenziali, come hanno fatto rilevare a più riprese le associazioni Adiconsum e Federcosumatori, consultate in apposite sedute della competente Commissione consiliare.
E’ il caso di evidenziare che l’adozione di un provvedimento improvvisato ed iniquo, oltre a penalizzare le famiglie che hanno realizzato la propria abitazione nei diversi PEEP del territorio comunale in un periodo di particolare difficoltà finanziaria che sta determinando un notevole incremento di persone in condizioni di povertà, renderebbe il costo complessivo delle case realizzate in cooperativa pari o maggiore del prezzo di acquisto delle abitazioni presenti nel libero mercato, vanificando di fatto i vantaggi rivenienti dalla normativa nazionale di settore.
Ecco perché, a mio avviso, si rende necessaria la individuazione di un procedimento da seguire per consentire ad ogni singolo interessato di richiedere la trasformazione del diritto di superficie concesso o l’eliminazione dei vincoli convenzionali (riscatto) previo pagamento di un corrispettivo equo; e tale importo dovrà essere definito per ciascun PEEP in misura specifica, trattandosi di aree realizzate in periodi diversi ed in zone diverse della città, che necessitano tutte di soluzioni puntuali e non generalizzate.
Per tali ragioni, nei prossimi giorni procederò, insieme agli altri componenti del gruppo PD presenti in Consiglio, alla presentazione di una apposita mozione che impegni l’Amministrazione alla stesura delle modifiche ai regolamenti PEEP in coerenza con la recente decisione della Corte Costituzionale (dalla quale si rileva – tra l’altro – che nessun procedimento di affrancazione e nessun relativo atto notarile o scrittura privata autenticata sono necessari nel caso sia già trascorsa la scadenza specificata nella Convenzione per la cessione in proprietà, ovvero in quella relativa alla trasformazione da diritto di superficie in diritto di piena proprietà), analogamente a quanto già approvato da altri importanti Comuni italiani, da illustrare nei diversi quartieri della città insieme al PD cittadino.