Nella 14^ giornata del campionato di serie C prosegue la marcia solitaria del Catanzaro, che si conferma la formazione più forte del torneo con il successo al Ceravolo sul Gelbison per 3-0. Turno positivo per le lucane: il Picerno rimonta in campo e scavalca in classifica l’Avellino grazie al successo per 2-1 al Curcio mentre il Potenza trova un punto prezioso con un uomo in meno acciuffando al “Franco Scoglio” i padroni di casa del Messina: di seguito il report di Pippo Franzò.
AZ PICERNO – AVELLINO 2 -1
L’Avellino dopo la sconfitta interna contro il Giugliano doveva giocare contro il Picerno per vincere nello scontro salvezza. Dopo essere passata in vantaggio ad inizio del secondo tempo improvvisamente con Russo su una delle rare azioni offensive, non è riuscito a mantenere il vantaggio ed il Picerno ha ribaltato la gara. La formazione di Pazienza va in gol al 71’ su rigore, trasformato dall’attaccante senegalese Diop, poiché Tito aveva colpito la palla con un pugno in area decretando il penalty. Al 79’ Garcia segna la rete del 2 a 1, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La reazione dei lupi per quasi tutta la gara è stata flebile. Per la squadra di Rastelli è notte fonda, poiché si ritrova al penultimo posto in classifica con tredici punti.
La partita: Parte di slancio l’Avellino con Moretti al 2’ che di testa mette alto sopra la traversa su cross di Tito. Al 10’ Diop dopo una triangolazione con Golfo, da buona posizione tira in porta, il tiro va fuori di poco. Al 15’ ancora pressing dei padroni di casa che attaccano con Guerra, il suo cross viene allontanato da Auriletto, recupera Dettori che spara in porta, Pane manda in angolo. Un minuto dopo ancora l’attaccante di colore del Picerno che spreca una facile occasione per andare in gol: Garcia cross in area per Diop che da due passi dalla porta sciupa in modo clamoroso. Al 25’ ancora Diop che prova i riflessi di Pane con un gran tiro sul palo destro, l’estremo difensore irpino para. Al 35’ gara sospesa per un minuto a causa del fumo provocato dai fumogeni da parte dei tifosi biancoverdi. Al 43’ ancora pericoloso il Picerno e sempre con Diop che di testa spizza la palla quel tanto che la manda nello specchio della porta, il portiere Pane si supera accartocciandosi sulla sfera, e la sblocca. Dopo due minuti di recupero si chiude il primo tempo con un Avellino in difficoltà contro un Picerno vivace in avanti, e bravo nel costruire a centrocampo. Nella ripresa al 52’ Reginaldo viene anticipato all’ultimo istante da Moretti. Al 54’ un ottimo spunto di Maisto non viene recepito bene sia da Casarini e Russo, e l’azione sotto porta sfuma. Passano due minuti è l’Avellino va in gol alla prima vera azione da gol: Trotta prende palla a metacampo, e mette in azione Kanoute che serve Russo in anticipo sul portiere, e mette in rete. Subito il tecnico del Picerno prova a cambiare De Ciancio con D’Angelo per dare più linfa in avanti, e al 65’ Diop e Reginaldo non riescono a deviare in porta un bellissimo suggerimento di Pagliaia. Il gol è nell’aria, e arriva dopo quattro minuti: calcio di punizione di Guerra in area avellinese, Tito tocca la sfera con la mano con l’arbitro a due passi. Rigore battuto da Diop che porta il Picerno in pareggio, nonostante Pane avesse intuito la traiettoria. Al 73’ ammonita la punta senegalese per fallo su Auriletto. Rastelli tenta la carta vincente con la doppia sostituzione, esce Kanoute e Trotta ed entrano Murano e Gambale, ma è sempre il Picerno che mette in serio pericolo la difesa ospite. Al 78’ con Dettori, para il portiere, dopo trenta secondi ancora Diop tira ti prima intenzione, ma Pane manda in angolo.
Al 79’ arriva il gol di Garcia che ribalta il risultato, sugli sviluppi di un corner è il più lesto ad appoggiare in rete. Sia Rastelli che Longo effettuano delle sostituzioni, e al 43’ il Picerno sfiora la terza rete con Golfo, con un diagonale che si spegne di pochissimo sul fondo. Al 91’ il signor Andreano di Prato decreta la fine dell’incontro.
FIDELIS ANDRIA – MONTEROSI TUSCIA 1 – 0
Il Monterosi Tuscia esce sconfitto dal campo della Fidelis Andria con un gol all’80’ di Dalmazzi. Inutile l’assalto nel finale per cercare di equilibrare il risultato da parte dei ragazzi di Menechini. Una vittoria dell’Andria che fa classifica e che da morale alla squadra, agganciando Messina e Viterbese a undici punti. Il Monterosi Tuscia colleziona la terza sconfitta consecutiva ed è a soli due punti dalla zona play-out.
La gara: Al 7’ buona occasione per i padroni di casa con Arrigoni che di testa non riesce a dare la giusta deviazione nello specchio della porta, palla che va sopra la traversa. Al 13’ occasionissima per il Monterosi con Costantino che dopo una bella azione corale non riesce a calciare di potenza a pochi passi dal portiere che blocca senza problemi. Al 19’ la Fidelis Andria potrebbe passare in vantaggio se Mbende non intervenisse, su tiro di Pinelli, evitando il gol. Un minuto dopo rispondono i laziali con un forte tiro di Gasperi che finisce fuori di poco. Al 21’ ancora l’Andria che sciupa in malo modo con Pavone: l’attaccante si trova solo davanti ad Alia, ma perde tempo a calciare, e da la possibilità al portiere di recuperare la palla in uscita. Al 34’ il terzino mancino dei biancoazzurri tira in porta una staffilata sotto la traversa, il portiere Alia salva in corner. Sugli sviluppi del corner arriva la rete dell’Andria: su conclusione di Candellori, Alia si supera rinviando, sulla ribattuta è un gioco da ragazzi per Dalmazzi che si gira e mette in rete da pochi passi. Sul finire dei primi quarantacinque minuti Pavone di testa sfiora la traversa.
Nella ripresa gli ospiti subito pericolosi con Carlini che di testa manda a lato di poco. Al 63’ l’Andria va avanti con Pavone ma il suo tiro è alto. Ci prova anche il giocatore olandese Bolsius con un bel tiro ma Alia è attento e para. Al 78’ ancora Bolsius che tenta di piazzare la palla sotto l’incrocio, ma il tiro sfiora il palo. Il Monterosi cerca l’affondo finale per equilibrare l’incontro, ma tutto si racchiude in un colpo di testa di Mbende che finisce sopra la traversa.
CATANZARO – GELBISON 3 – 0
Il Catanzaro vince e convince con un secco 3 a 0 alla Gelbison. La doppietta di Iemmello e gol di Biasci portano la squadra giallorossa sempre più solitaria al primo posto in classifica con trentotto punti, e con dodici vittorie in campionato. La squadra di Vallo della Lucania pur disputando un buon primo tempo si arrende nella seconda parte della gara all’offensiva arrembante dei padroni di casa che vincono e convincono sempre più.
La partita: si parte subito in avanti da parte dei padroni di casa con Situm al 3’ che mette in area, allontana la difesa ospite. La Gelbison si difende bene, gioca molto unita tra i reparti. Il Catanzaro è sornione, e di tanto in tanto prova la puntata offensiva come al 10’ con Sounas lancia Iemmello che cincischia troppo in area e perde l’attimo cruciale. Il Catanzaro non si ferma e costruisce a ripetizione azione offensive. Al 19’ si blocca Sounas, possibile strappo inguinale, che lascia il campo. Al 21’ punizione battuta direttamente da Vandeputte verso la porta, D’Agostino risponde allontanando con i pugni. Al 22’ arriva la rete di Iemmello: traversone di Situm con Curcio che mette sotto porta, arriva Iemmello che evita un difensore e mette in rete. Cerca di reagire la formazione di De Sanzo con Papa ma il tiro è fuori misura. Sempre in mano il pallino del gioco da parte giallorossa, anche se la Gelbison di districa bene. Al 43’ corner per la Gelbison, tira Fornito, allontana Cianci, riprende Uliano che spara alto per evitare il contropiede dell’avversario. Al 44’ il tiro di Curcio viene murato dalla difesa ospite. Al 47’ l’arbitro chiude la prima parte della gara.
Nella ripresa ancora Catanzaro negli ultimi sedici metri avversari con azioni da rete sfumate per poco. Al 58’ arriva la seconda rete di Biasci su suggerimento di Iemmolo che mette il compagno in condizione di colpire la sfera, mandandola all’angolino sinistro di D’Agostino per il 2 a 0. Si gioca con gli ospiti a difendere le avanzate dei ragazzi di Vivarini. Al 74’ arriva la terza rete sempre con Iemmolo, grazie anche ad un errore del portiere che si fa passare la palla sotto le gambe su un tiro a pelo d’erba non irresistibile. Cambi per le due panchine, ma per motivi diversi. La gara si protrae quattro minuti oltre il tempo regolamentare con il risultato inchiodato sullo 3 a 0. La Gelbison non cercava di certo punti al Ceravolo di Catanzaro. Il Catanzaro si conferma una macchina da guerra perfetta. Il prossimo turno vede i calabresi impegnati in Abruzzo, nello scontro diretto con il Pescara.
FOGGIA – AUDACE CERIGNOLA 2 – 3
Allo “Zaccaria“ il derby finisce 2 a 3 a favore dell’Audace Cerignola. I rossoneri in vantaggio di due reti non sono riusciti a contenere il Cerignola che ribalta il risultato. Il Foggia dura non più di cinquanta minuti, poi c’è il ritorno del Cerignola con tre gol, e conquista tre punti d’oro, mettendo in in atto tecnica e qualità. Al gol del foggiano Costa al 18’, e di Peralta ad inizio ripresa, risponde il Cerignola con Russo, che avvia la rimonta, completata poi da Malomo e Neglia.
La partita inizia con le due squadre che si studiano in campo con qualche azione di rilievo in contropiede. All’11’ Achik dopo una sgroppata e seminato alcuni avversari, conclude l’azione con un tiro che sfiora il palo. Passano due minuti ed è il Foggia sfiorare il gol con Vuthaj che pecca di precisione a due passi dalla porta su passaggio di Costa. Il Foggia è propositivo sotto la porta di Saracco, ma le conclusioni sono imprecise. La rete arriva al 18’: l’azione si snoda da calcio d’angolo, tiro di Costa, la palla passa tra una selva di gambe e si deposita in rete, beffando Saracco. La reazione degli ospiti si ferma sulla trequarti poiché il Foggia fa ottima guardia. Al 31’ Malcore lavora molto bene un pallone, riesce a tirare tra due difensori, ma sfiora il palo alla sinistra di Nobile. Si arriva alla fine del primo tempo senza grosse emozioni da rete. Nella ripresa al 52’ arriva la seconda rete del Foggia con Peralta, che con uno-due a giro mette nell’angolino basso destro alle spalle di Saracco, 2 a 0 per il Foggia. I ragazzi di Gallo invece di controllare l’incontro abbassano i ritmi della gara, e inesorabilmente vengono fuori gli ofantini. Al 58’ arriva la prima rete per gli ospiti; la inventa Malcore che apre un ampio spazio a Russo con un colpo di tacco, che in due tempi supera Nobile. Risultato in discussione, e autostima in crescendo per i ragazzi di Pazienza. Sembra un altro Cerignola quello sceso in campo nel secondo tempo, molto aggressivo e più preciso nel fraseggio. Il Foggia sembra aver perso la lucidità di gioco che l’aveva contraddistinto nella prima parte della gara, e nei primi minuti del secondo tempo. L’arbitro sorvola su un fallo da rigore di Malomo su Neglia. Gallo effettua dei cambi, e proprio l’ultimo entrato Tonin sciupala la palla del terzo gol per il Foggia. Al 74’ il Cerignola raggiunge il pareggio con il miglior giocatore dei suoi, Malcore che di piatto, su passaggio di Maza, buca ancora il portiere foggiano. Il Cerignola conquista posizione in avanti, e si fa sempre più minaccioso con un Foggia che indietreggia il suo baricentro. All’81’ arriva la rete che ribalta il risultato. L’assalto finale del Foggia non ha esito positivo, nonostante l’intervento del portiere Nobile che salva la porta su un colpo di testa in piena area dell’attaccante del Cerignola. Una sconfitta che ha visto un Foggia calare nella ripresa tecnicamente in un modo pauroso, e allo stesso tempo un Cerignola che ha giocato un secondo tempo alla grande. Il Foggia comunque resta nella griglia dei play-off, ed il Cerignola in modo sorprendente si piazza al sesto posto in classifica.
GIUGLIANO – MONOPOLI 2 – 1
Il Giugliano vince sul Monopoli con una doppietta di Felippe al 16’ e al 47’. Accorcia le distanze al 57’ Pinto, ma non è bastato a riprendere il risultato con oltre mezzora di gara ancora da disputare. Terza gara senza vittoria da parte del gabbiano, fermo in classifica a quota diciotto punti.
La gara: Al 10’ bel tiro di destro di Vassallo, palla fuori. All’11’ tiro forte di Felippe verso la porta di Vettorel che para. Al 16’ passa in vantaggio il Giugliano con il brasiliano che si libera bene in area dalla sinistra, e stavolta batte l’estremo difensore ospite. Al 33’ continua lo show di Felippe che uncina un ottimo pallone di De Rosa, tira in porta ma stavolta Vettorel gli nega la gioia del gol. Al 40’ la squadra di casa sfiora il secondo gol. Il Monopoli si difende con affanno non portando insidie pericolose alla porta di Viscovo. Nel secondo tempo dopo appena un minuto ancora l’attaccante brasiliano in gol che con una rovesciata mette alle spalle di Vettorel: doppietta personale del brasiliano, e palma del miglior giocatore un campo. La reazione del Monopoli è sterile, un tiro che è facile preda di Vescovo. Al 58’ gli ospiti accorciano le distanze con Pinto e riaprono la partita. Al 75’ gran destro di Hamlili, fuori. All’82’ Monopoli vicino al pari: palla ribattuta da Viscovo con bravura. Al 46’ Ghisolfi tira debolmente. Dopo sei minuti di recupero l’arbitro chiude la partita con il Giugliano che conquista altri tre punti importanti, e raggiunge la quarta posizione in classifica a quota ventitré punti.
LATINA – JUVE STABIA 0 – 0
Il Latina non all’altezza delle gare disputate ad inizio campionato, permette alla Juve Stabia di conquistare un punto con un uomo in meno per tutto il secondo tempo. Tanta buona volontà ma nulla più. La Juve Stabia ha retto bene sul campo difficile come quello del Latina. Un punto conquistato che gli permette di arrivare al quinto posto in classifica. La prima parte della gara è di marca campana. Al 7’ su cross di Mignarelli la difesa allontana, riprende D’Agostino il cui tiro va sopra la traversa. Le vespe giocano di rimessa con Pandolfi che non riesce ad agganciare un passaggio di Berardocco. Al 15’ bella azione degli ospiti con D’Agostino e Pandolfi, ma viene interrotta per off-side. Al 24’ sostituzione forzata per la Juve Stabia, esce Cinaglia per infortunio ed entra Vimercati. Al 38’ Zigoni viene ammonito per simulazione in area. Nel finale del primo tempo Margiotta tira poco alto sulla traversa. Al 44’ Vimercati commette fallo su Margiotta ed è espulso. Vespe in dieci uomini.
Nella ripresa Colucci da più peso alla difesa con l’entrata di Altobelli al posto di Zigoni. Al 47’ una punizione battuta da Scaccabarozzi impegna severamente Tonti. Il Latina si spinge in avanti in virtù della superiorità numerica, ma non impensierisce la difesa ospite. Al 68’ Ricci prova dal limite dell’area, Tonti è sulla traiettoria e para senza problemi. Al 76’ bella azione di Margiotta che si libera in area di rigore, e tira in porta, Barosi para in presa bassa. Poi una girandola di cambi da entrambe le squadre, ma non producono nessuna emozione da rete. Si chiude la gara con la divisione dei punti.
MESSINA – POTENZA 1 – 1
Al Messina sfugge la vittoria nello scontro salvezza con il Potenza dopo aver dominato per quasi tutta la gara. I giallorossi subito pericolosi con Grillo, Balde e Fofanà. Proprio al 7’ Fofanà con una staffilata prova i riflessi di Gasperini che devia in corner. Sempre il Messina con l’attaccante senegalese Balde al 15’ fallisce, dopo esse entrato in area, il bersaglio da posizione favorevole. La reazione del Potenza si nota al 35’ con Caturano e al 39’ con Volpe senza risultato. Al 42’ Fazzi viene chiuso bene da Gasperini a due passi dalla porta. Un minuto più tardi è Fofanà con un tap-in vincente, che porta in vantaggio il Messina, su angolo battuto da Mallamo. Nella ripresa Fazzi al 57’ fallisce clamorosamente la rete del 2 a 0. Al 64’ Iannone, che aveva sostituito Catania, impegna il portiere ospite che para a presa bassa. Rillo, entrato in campo poco più di un minuto, si fa espellere dall’arbitro. Il pareggio per gli ospiti arriva inopinatamente al 74’: Del Sol riesce a trovare l’angolino giusto per bucare Lewantowsky. Nei minuti di recupero le due squadre sprecano un’occasione per parte per conquistare i tre punti. Al 92’ Zuppel non riesce a deviare in rete per un soffio il cross di Fiorani in area. Al 94’ Belloni non ha la freddezza di chiudere a rete un’azione sotto porta. Un pareggio che fa felice il Potenza, mentre per il Messina un punto che sta un po’ stretto, visto che ha controllato buona parte dell’incontro, sfiorando più volte la seconda rete.
VITERBESE – CROTONE 1 – 3
Per il Crotone vittoria doveva essere per mantenere il passo del Catanzaro e del Pescara, che gioca stasera, e vittoria è stata con un Chiricò superlativo. In tutti e tre i gol ha messo la sua firma, prima con un assist a Pannitteri in occasione della prima rete, poi il pareggio della Viterbese con un’azione di contropiede portata a termine da Marotta, solo davanti a Dini. Poi arriva la doppietta personale dell’ex attaccante del Padova che chiude di fatto l’incontro contro i laziali.
La partita nelle parti più salienti: Partenza a razzo del Crotone che già al 7’ passa in vantaggio. Chiricò pennella un passaggio per Pannitteri che arriva da dietro e insacca, lasciando di sasso il portiere Fumagalli. Al 10’ la Viterbese potrebbe pareggiare, ma la disperata uscita del portiere Dini su Spolverini, fa si che il tiro termina alto. Al 14’ il Crotone sciupa la seconda rete con Vitale che si ritrova da posizione favorevole la palla sul piede sbagliato, infatti, da ottima posizione spara alto. Al 26’ esce Mogos per infortunio ed entra Calapai. Al 32’ Chiricò prova a sorprende Fumagalli dalla bandierina del calcio d’angolo, ma il portiere si supera con un grande intervento. Al 35’ arriva la rete del pareggio dei padroni di casa in contropiede: il Crotone perde palla a centrocampo, ed i laziali ripartono subito con Nesta, che da a Volpicelli, subito in area a Marotta che supera Dini. Il Crotone accusa il colpo, ma si riprende subito. Al 45’ un tiro di Nesta supera la traversa. Nella ripresa inizia lo show di Chiricò con belle giocate e con i due gol di ottima fattura. L’attaccante va in gol con un tiro a giro che supera lo sbarramento di cinque difensori, e quello del portiere, il suo tiro ferma la corsa in fondo alla rete. Bellissimo gol. Due minuti più tardi ancora il Crotone che va vicino alla terza rete: passaggio filtrante di Chiricò per Calapai, tiro teso e forte, Fumagalli è reattivo, devia in angolo con un volo plastico. Al 55’ ancora in evidenza il portiere della Viterbese che si oppone alla grande su sforbiciata di Gomez. All’87’ sempre Chiricò decide di chiudere la partita con il secondo gol personale. Crialese conquista palla a metacampo, palla a Panico per Gomez, e palla in area con velo di Golemic per il bomber della giornata che controlla, e di destro insacca. Un minuto dopo ritorna il duello Chiricò-Fumagalli, ma il portiere evita la tripletta al giocatore calabrese. Dopo quattro minuti extra time finisce a partita.
VIRTUS FRANCAVILLA – TARANTO 3 – 0
La Virtus Francavilla dopo un’astinenza di vittorie di sette gare torna a vincere convincendo tutti con un rotondo 3 a 0 contro il Taranto. La formazione di Calabro si presenta in campo con una difesa a quattro, adatta a coprire le fasce laterali. I biancoazzurri sono stati sin dall’inizio proiettati con il baricentro in avanti, in modo da costringere gli avversari a chiudersi nella propria metà campo. Il Taranto ha giocato con un 5-3-2 abbastanza protettivo, e privilegiando la parte difensiva per contenere le puntate del Francavilla. La gara nella prima parte non ha avuto grossi sussulti. Tommasini su punizione chiama in causa il portiere Avella che para facile. Qualche azione da rete sfumata ed un gol annullato a Cardoselli per un fallo in attacco. Proteste da parte dei giocatori della Virtus. Nella ripresa il gioco manovrato diventa più difficile per via della pioggia incessante. Sul campo diventato un acquitrino, non fa rinunciare alla squadra di casa ad attaccare, e al 54’ arriva al gol: Patierno recupera una palla che lancia subito Solcia, che di prima intenzione indirizza nel sette, realizzando la rete. Subito Capuano cambia modulo tattico. Entra Infantino al posto di Romano per dare più peso all’attacco. Al 65’ arriva il primo vero pericolo per la Virtus con Mastromarco che costringe Avella ad un difficile intervento. Il Francavilla risponde con Cisco che supera il portiere Loliva ma la sfera viene respinta da un difensore. Il Taranto pressa ed Avella deve fare gli straordinari per non farsi superare dai tiri di Mazza e Guida. All’86’ la Virtus realizza la seconda rete con un rigore trasformato da Patierno, procurato da Cisco che induce il suo guardiano a toccare la palla con la mano. Al 90’ la terza rete chiude l’incontro con Enyan che chiude in rete dopo avere scartato anche il portiere. Una vittoria per Calabro che potrebbe delineare una sterzata in campionato.
Stasera alle 20,30 l’incontro tra Turris e Pescara.