Ha 33 anni ed è di Bernalda, in provincia di Matera, il ricercatore italiano che lo scorso 7 novembre a Washington, nella sede dell’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation è stato premiato come miglior ricercatore dell’anno 2022 per il Nord America.
Si chiama Claudio Emma ed ha condotto un importante studio sulle strutture di accelerazione delle particelle.
Dopo il conseguimento della laurea a Londra, ha svolto un dottorato di ricerca in fisica all’Università della California di Los Angeles e attualmente opera presso il centro di ricerca della prestigiosa università di Stanford a San Francisco.
I suoi studi puntano a rimpicciolire le dimensioni degli acceleratori di particelle (macchine che attualmente misurano anche alcuni chilometri) e che permettono lo studio della materia e hanno applicazioni nello studio della fisica fondamentale con risvolti in campo medico, biologico e chimico poichè consentono di studiare strutture molecolari molto piccole come virus che possono avere grandi impatti sulla vita delle persone. L’obiettivo è di costruire acceleratori mille volte più piccoli così da collocarne uno in ogni Università e consentire alla ricerca di entrare in campi fino ad ora sconosciuti.
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Premio a Claudio Emma, intervento Consigliere regionale Aliandro
“Ha 33 anni ed è di Bernalda, in provincia di Matera, il ricercatore italiano che lo scorso 7 novembre a Washington, nella sede dell’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation è stato premiato come miglior ricercatore dell’anno 2022 per il Nord America.
Si chiama Claudio Emma ed ha condotto un importante studio sulle strutture di accelerazione delle particelle che gli è valso questo premio importante di cui la Basilicata può andare fiera.
Così il consigliere Aliandro che sottolinea:
Non si farà mai abbastanza per la ricerca e la cultura. È questo il principio che ci deve guidare nell’amministrazione della regione. Quello di fare di più per ricerca e cultura per non disperdere il patrimonio intellettivo di ragazzi come Claudio Emma. La Basilicata ha la sua università con le sue sedi e ha degli illustri centri di ricerca scientifica, che devono essere fucine di talenti.
Nell’unirmi al coro di congratulazioni a questo giovane lucano, spero che sia di esempio per tutti i suoi coetanei nell’interessarsi alla materia affascinante della fisica e al mondo della ricerca scientifica.”