In caso di ritardi nel pagamento dei tributi, all’interno di un limite di tempo che decideremo, il Comune di Matera non applicherà ai cittadini interessati nessun interesse di mora, nessuna penalizzazione in considerazione delle difficoltà economiche che il Paese e, quindi, anche il nostro territorio, sta attraversando”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che stamani, insieme all’assessore al Bilancio, Rocco Rivelli, e al presidente della società Servizi Locali, Giuseppe Carratta, ha presentato ufficialmente alla stampa lo sportello per la riscossione dei tributi e il progetto Materadigitale.
“La nostra città – ha detto Rivelli – è fra le prime nel Sud Italia ad aver internalizzato il servizio di riscossione tributi. Grazie a questa decisione diventata operativa dal primo gennaio di quest’anno, chiudiamo il bilancio di previsione in equilibrio attraverso il recupero, in tre anni, di circa 3 milioni e mezzo di evasione. Inoltre – ha aggiunto Rivelli – intendiamo ampliare i servizi digitalizzati fino a portare il Comune nella casa di ogni cittadino”.
Il presidente della società Servizi Locali che si è aggiudicata la gara per l’affidamento del servizio ha affermato che “l’agenda digitale italiana se è una prospettiva nel nostro Paese, a Matera è già realtà. Siete una delle città più avanti in Italia per quel che riguarda i servi amministrativi. Coloro che non hanno il pc potranno rivolgersi a questo centro servizi. Digitale significa semplificazione, significa ridurre i processi amministrativi, stabilire schemi di procedure telematiche in modo che quando il cittadino entra nella sua posizione con un click va a modificare la propria banca dati. Matera è l’esempio di un Sud che funziona”.
“Oggi – ha detto il sindaco, Salvatore Adduce – apriamo una pagina importante perché diamo concretezza a un percorso di digitalizzazione di una gamma fondamentale di servizi di competenza del Comune, a partire dalla riscossione tributi che rappresenta il momento centrale della vita di una qualsiasi comunità. Vorrei sottolineare che potevamo aspettare gennaio 2013 per internalizzare il servizio e staccarci da Equitalia, così come potevamo aspettare il 2013 per metterci a norma con il nuovo calcolo per l’imposta sui rifiuti. Invece abbiamo voluta anticipare questi percorsi non perché obbligati, ma per una precisa scelta politica. Siamo, infatti, convinti che gli amministratori devono seguire una strada non solo per un obbligo di legge, ma soprattutto per un bisogno reale di offrire servizi efficienti ai cittadini. Soprattutto quando, come nel nostro territorio, i cittadini si dimostrano corretti. Infatti, la dimensione dell’evasione tributaria nel nostro Comune è ridottissima ed è tutta basata su errori nella compilazione dei moduli. Anche per queste ragioni non applicheremo interessi di mora, entro una certo periodo di tempo che decideremo, in caso di ritardi nei pagamenti, molto diversamente da quello che faceva Equitalia pur nei limiti imposti dalla legge”.