Un bonus energia, indennità una tantum, di sostegno economico ad integrazione del reddito, è stato istituito dall’EBAB (Ente Bilaterale per l’Artigianato Basilicata), con delibera del Comitato di Gestione nel giorno 8 novembre scorso.
Il Bonus è rivolto a tutti i lavoratori dipendenti iscritti all’EBAB i cui datori di lavoro abbiano maturato una contribuzione ad EBNA/FSBA pari ad almeno 36 mesi e siano regolari con i versamenti dal 1 gennaio 2022. Qualora sia saltato il versamento relativo a qualche mensilità del periodo richiesto, necessiterà che prima dell’erogazione siano regolarizzati i mesi in pendenza.
L’intervento è integrativo a quello già previsto dal Governo nazionale, e potrà essere erogato dal mese di Dicembre 2022. Le erogazioni avverranno con bonifico bancario sul conto corrente del lavoratore al netto delle ritenute irpef come per legge. Il bonus può essere concesso una sola volta per lavoratore e per nucleo familiare, anche in caso di due o più contratti di lavoro.
Modalità e requisiti sono indicati dal bando pubblicato sul sito dell’ EBAB www.artigianiebab.it.
Le domande di accesso al bonus possono essere inviate da oggi 24 Novembre 2022 e fino ad esaurimento delle risorse stanziate. All’esaurirsi dei fondi verrà pubblicato apposito avviso sul sito dell’EBAB.
La domanda può essere presentata, pena la nullità, esclusivamente per il tramite di una delle AA.DD. Confartigianato CNA Casartigiani CLAAI e OO.SS. CGIL CISL UIL socie fondatrici di Ebab, redatta su apposito modello di domanda e trasmessa per via pec dalla stessa organizzazione a: pec@pec.artigianiebab.it
Per la presidente dell’EBAB Rosa Gentile è una delle prestazioni prevista dalla “Carta dei servizi” con l’obiettivo di accrescere le prestazioni ai lavoratori e alle aziende-ditte artigiane. Nello specifico veniamo incontro alle difficoltà delle famiglie per gli aumenti energetici che si registrano già da tempo. Il comparto dell’artigianato – aggiunge – vede valorizzata e rafforzata l’esperienza del proprio Fondo di solidarietà bilaterale alternativo che, fin dalla sua costituzione, ha erogato prestazioni a tutte le imprese artigiane – anche quelle con un solo dipendente – facendo esclusivamente leva sulla contribuzione propria. Intendiamo accrescere il welfare aziendale: l’impresa al centro della comunità e una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa. Con il welfare aziendale le PMI – dice Gentile – sostengono le priorità del PNRR con un impatto su: salute, donne, giovani, famiglie e comunità. Il welfare aziendale continua a crescere: oltre il 64% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello iniziale; in 6 anni le imprese più attive nel welfare sono più che raddoppiate.