E’ Antonio Crescente, dell’azienda omonima di Viggianello (PZ), ad aggiudicarsi la dodicesima edizione del Premio “Enzo Laganà” indetto dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, per il miglior agricoltore-custode della Basilicata del 2022. La decisione è stata resa nota il 24 novembre a Rotonda, al termine della XV Giornata regionale dell’agrobiodiversità tenutasi nell’Azienda agricola sperimentale dimostrativa dell’ALSIA “Pollino”.
Antonio Crescente, classe 1966, è risultato il primo tra 32 concorrenti. Ad effettuare la valutazione è stata la commissione composta da rappresentanti dell’ALSIA, della Regione Basilicata, dell’IBBR-CNR, dell’Associazione di agricoltori-custodi “Vavilov”, e della Comunità del cibo e della biodiversità agricola e alimentare del Pollino-Lagonegrese. Il Premio è intitolato a Enzo Laganà, funzionario ALSIA e giornalista scomparso alcuni anni fa, molto impegnato nelle attività di comunicazione e divulgazione dell’Agenzia. Crescente vince un assegno di 400 euro come rimborso spese, da utilizzarsi per il mantenimento e il miglioramento dell’agrobiodiversità all’interno della propria azienda. A lui spetterà anche conservare per un anno, fino al prossimo concorso per il miglior agricoltore-custode, la pregevole opera artistica realizzata da Franca Iannuzzi di Episcopia (PZ), che rappresenta il premio: il logo dell’Associazione Vavilov.
L’evento di Rotonda, realizzato nell’ambito del Progetto MerSiSar-AgroBioNet per il potenziamento della rete dell’agrobiodiversità dell’area Mercure-Alto Sinni-Sarmento, è stato organizzato dall’ALSIA d’intesa con la Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, e la “Comunità del Cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare del Pollino-Lagonegrese”, con l’associazione degli agricoltori-custodi “Vavilov”, con l’Università di Basilicata, con il Comune di Castelluccio Superiore (PZ), e con EVRA di Lauria (PZ).
Nel corso della Giornata, approfondimenti sul progetto MerSiSar-AgroBioNet, finanziato dalla sottomisura 10.2 del PSR Basilicata 2014-20, che punta al potenziamento della rete dell’agrobiodiversità dell’area interna Mercure-Alto Sinni-Sarmento, in un’area di quasi 950 kmq che comprende 19 comuni e una popolazione di circa 33 mila abitanti.
Nel corso dell’incontro, concluso da Emilia Piemontese, direttore generale del Dipartimento Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, è stato presentato anche il Quaderno dell’ALSIA n. 17 su “I miscugli evolutivi di fagioli rampicanti in Basilicata”, supplemento della rivista dell’ALSIA “Agrifoglio”. Il Quaderno, curato dall’Agenzia in collaborazione con i famosi genetisti Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, raccoglie i risultati preliminari del progetto di selezione partecipata dei fagioli rampicanti iniziato dall’ALSIA alcuni anni fa e tuttora in corso. “Il progetto – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA – utilizza al meglio la risorsa costituita dagli stessi agricoltori e da altri portatori di interesse per un <miglioramento genetico partecipativo>, impiegando l’adattabilità fenologica dei miscugli, la loro capacità di evolversi ed essere più produttivi e più stabili nelle rese, oltre che più resistenti alle malattie e a facilitare il controllo delle erbe infestanti. In questo modo – ha aggiunto – si contribuisce a invertire il processo di impoverimento dell’agrobiodiversità, e si lavora su prodotti innovativi ai quali conseguono benefici economici per la diversità della dieta e la salute dei consumatori. Ulteriore impulso alla tutela e conservazione dell’agrobiodiversità frutticola, orticola e vitivinicola – ha concluso il direttore Crescenzi – verrà ora anche dalla recente autorizzazione ottenuta dall’ALSIA per la certificazione di materiale vivaistico e per la sua distribuzione in sicurezza, assicurando la tracciabilità. Un progetto fortemente voluto dall’Agenzia, questo della certificazione vivaistica, realizzato d’intesa con il Dipartimento Politiche agricole della Regione, e che punta ad ottenere anche l’autorizzazione per la moltiplicazione e diffusione di materiale sementiero relativo ad antiche varietà”.