Consigliere Bitetta (Comune di Venosa): “Aumentano le indennità di carica e anche i pentastellati si adeguano”. Di seguito la nota integrale.
Erano giovani di belle speranze con grandi idee. Erano giovani di belle speranze che volevano rivoluzionare la politica. Erano giovani di belle speranze che avevano principi precisi e anche ingenui. Uno vale uno, basta privilegi, abolizione della casta. Ricordiamo ancora tutti le loro manifestazioni, i loro banchetti, le loro raccolte firme. Ricordiamo tutti quando scendevano in piazza e si scagliavano contro la vecchia politica colpevole di essere marcia, corrotta, schiava del dio denaro. Che fine hanno fatto quei giovani di belle speranze? Dove sono ora?
Adesso siedono sulle poltrone di Palazzo Calvini e sono diventati loro stessi casta. Nessuna riduzione di indennità, nessuna rinuncia, viva il dio denaro. Eccoli adesso mentre rinnegano tutti i principi che avevano sventolato come bandiere nelle innumerevoli manifestazioni pubbliche. Lo stipendio piace a tutti e un’occasione così ghiotta difficilmente tornerà, meglio mettere in cascina un po’ di fieno per i tempi difficili che si profilano all’orizzonte. Ecco allora che l’aumento delle relative indennità piace anche agli amministratori pentastellati di Venosa. La determinazione n. 146 del 19.11.2022 così nell’adeguare le indennità di carica del Sindaco, del Vice Sindaco, degli Assessori comunali e del Presidente del Consiglio comunale a quanto previsto dalla legge, prevede un conguaglio di 16.981,50 euro per i mesi gennaio/ottobre 2022, nonché l’automatico adeguamento dal mese di novembre.
Il tempo delle riduzioni delle indennità per finanziare progetti di utilità pubblica e per sostenere i cittadini in difficoltà sono terminati. Siamo da tempo in una nuova fase politica che ha visto il Movimento di Conte adeguarsi al sistema e poi diventare sistema.
Cosa pensano gli attivisti di questo nuovo corso? Cosa dicono i consiglieri regionali e i parlamentari lucani pentastellati? Tacciono e chi tace acconsente.
In conclusione, se quanto deciso dalla maggioranza pentastellata di Venosa appare legittimo dal punto di vista formale, non si può dire lo stesso dal punto di vista dell’etica della politica. Chi ha carpito il consenso elettorale promettendo un cambiamento radicale della politica a tutti i livelli, chi ha preteso dagli altri partiti e dagli altri amministrazioni comportamenti di un certo tipo, chi ha guadagnato consenso elettorale con la promessa di una gestione diversa della cosa pubblica, oggi non può non ricordare le pompose promesse fatte e le battaglie di un tempo, semplicemente appellandosi al fatto che si trattava di altri tempi.
Nov 28