La battaglia per portare la radioterapia a Matera continua. In mattinata su richiesta del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo è stata convocata un’audizione in quarta commissione da parte del presidente Pittella ma l’assessore regionale alla sanità Antonio Potenza non si è presentato senza nemmeno inviare una giustificazione scritta, a differenza del direttore generale della Asm Vito Gaudiano che ha fatto recapitare un messaggio scritto in cui dichiarava di non poter partecipare per “impegni istituzionali”. L’atteggiamento “poco istituzionale e censurabile” dell’assessore regionale Potenza è stato denunciato in un’apposita conferenza stampa dal consigliere Pasquale Di Lorenzo e dal consigliere provinciale Augusto Toto, entrambi del PDL. Sul territorio regionale è disponibile solamente il Crob di Rionero con due accelleratori mentre la Regione Basilicata ha già stanziato i fondi per realizzarne un altro all’interno del San Carlo di Potenza. Adesso lotteremo per attivarne anche uno a Matera. La battaglia avviata da Di Lorenzo e Toto è sostenuta da una petizione popolare che conta già 4500 firme. “Sarò tacciato di campanilismo ma quello che è accaduto in mattinata nel Palazzo della Regione Basilicata è un episodio molto grave. Potenza già nel cognome depone male a favore di Matera ma non è una battuta, è una constatazione estetica legata al fatto che non si può ignorare una convocazione in quarta commissione senza comunicare il motivo che ne impediva la partecipazione. Probabilmente sarò accusato ancora una volta di “campanilismo” ma non importa. La Regione Basilicata sta per dotare Potenza di un altro centro per la radioterapia e mi chiedo come mai quando sono stati previsti i fondi per il capoluogo di Regione non si è fatto altrettanto per Matera. I numeri parlano chiaro: a Rionero si registrano ogni anno circa 7500 pazienti con una media di 850 persone che si sottopongo alle cure. Pensate che Bari ne accoglie 650 e il bacino d’utenza è molto più grande rispetto a quello lucano. La migrazione sanitaria ha un costo per la Regione Basilicata e quindi realizzare un centro di radioterapia a Matera vuol dire anche garantire un risparmio di fondi regionali e tutelare sopratutto le fasce deboli che devono sopportare spese ingenti per sottoporsi alla radioterapia per pochi minuti. Vedremo se nei prossimi giorni l’assessore regionale riuscirà ad ascoltare le nostre richieste. Dal rapporto Censis- sottolinea Di Lorenzo- si rileva che la Basilicata è l’unica Regione che non ha tecnici di radioterapia e a Rionero è applicata solo la tecnica usuale BRT. Sono assenti quindi sul territorio lucano le tecnologie di radioterapia note come IRT, IGRT, Total Body. Occorre pertanto razionalizzare il sistema radiologico lucano anche perchè con l’inserimento di un nuovo centro al San Carlo di Potenza c’è il rischio di sovrapposizione con il servizio offerto al Crob di Rionero. La nostra battaglia è nata in seguito alle sollecitazioni di cittadini che periodicamente devono sottoporsi a questo tipo di cure. E’ un problema delle famiglie lucane ed è stato doloroso notare l’assenza del Direttore Generale alla commissione”. Di Lorenzo precisa: “L’iniziativa per la radioterapia a Matera rappresenta una battaglia di civiltà e convenienza economica. Occorre la perequazione in tutta la Basilicata”. Dopo aver registrato l’assenza dell’assessore regionale alla sanità Potenza e del direttore generale della ASM Di Lorenzo auspica che venga al più presto convocata una nuova seduta della Commissione e che questa volta sia l’assessore sia il direttore generale possano partecipare, condizione questa essenziale per affrontare con atti concreti il problema della realizzazione del centro di radioterapia a Matera”.
Nov 19