“Il progetto di Governo del centro-destra riguardante l’autonomia differenziata riveste in questi giorni particolare attenzione tra gli organi di informazione e tra l’opinione pubblica. Tale argomento costituiva già uno dei punti dell’agenda Draghi. Vi sono per onestà di cronaca riferimenti sul medesimo oggetto anche nei passati Governi. I precedenti risalgono al Governo Gentiloni che nel febbraio 2018 firmò un accordo con i Governatori Zaia, Fontana e Bonaccini. Di recente la stessa Ministra Gelmini ha presentato un accordo che ricalca l’intesa Gentiloni, a cui hanno aderito anche i Governatori Cirio e Giani”. E’ quanto evidenzia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto . “Da sempre l’autonomia differenziata è stata considerata a torto uno strumento in grado di ledere lo stato unitario, l’unità nazionale. Alcuni poi sostengono, aspetto poco credibile, che aprire all’ autonomia differenziata regionale diventa propedeutico al riconoscimento di altre autonomie come quella provinciale, comunale, facendo venire meno qualsiasi idea di comunità. Esattamente il contrario di quanto voluto dall’ attuale Governo di centro-destra e di FdI in particolare. Il progetto – aggiunge Quarto – così come oggi previsto dall’esecutivo si svilupperà su direttive ben precise. Come quella di attuare la Costituzione nel rispetto degli articoli 116,117,119. Costruire delle polemiche su questo appare abbastanza strumentale, infatti, i rischi che vengono paventati per il Paese nell’ approvazione di tale provvedimento sono abbastanza irrisori. Anzi, oggi con l’attuale situazione assistiamo ad un Paese a due velocità, con dei ritardi evidenti per le regioni meridionali, con delle prestazioni assistenziali che non sono affatto adeguate in una parte del Paese”. “Con l’attuazione concreta dell’articolo 119, articolo che prevede interventi concreti sulla coesione e sul riequilibrio territoriale – continua – si mettono in campo delle ottime misure in grado di coprire queste sperequazioni. Siamo ancora comunque, di fronte ad una proposta di legge che deve essere adeguatamente discussa e portata avanti con la massima partecipazione e condivisione di tutte le parti sociali presenti sul territorio nazionale, il tutto poi dovrà essere attualizzato e presentato alla Commissione Europea. Ovviamente non giova a nessuno come alcuni prospettano stigmatizzare lo spettro di un Paese spaccato, con il sud abbandonato a se stesso, con un nord invece sempre più ricco che prospera sulle disgrazie altrui”. “Noi di FdI – conclude Quarto – siamo apertamente schierati per la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni, che devono continuare ad essere garantite a tutti i cittadini a prescindere dalla regione o dal comune di appartenenza. L’ autonomia differenziata, opportunamente regolamentata, può e deve rappresentare un’occasione di crescita e sviluppo per tutto il Paese. La Basilicata in particolare poi, ricca di risorse naturali e luogo di affollate mete turistiche deve solo trovare gli strumenti giusti come l’autonomia in questione per valorizzare al meglio e in modo più incisivo e opportuno le sue infinite potenzialità”.
Dic 01